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8 novembre 2012 4 08 /11 /novembre /2012 19:01
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8 novembre 2012 4 08 /11 /novembre /2012 09:44

 

 

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http://www.esseresani.it/le-propriet-salutari-del-grano-saraceno-155506.html

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7 novembre 2012 3 07 /11 /novembre /2012 18:47

 

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http://www.esseresani.it/come-sfruttare-le-propriet-benefiche-del-sedano-154727. html prego inserirlo nel browser.

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6 novembre 2012 2 06 /11 /novembre /2012 13:51
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5 novembre 2012 1 05 /11 /novembre /2012 18:55

 

 

Ogni parte del corpo del ghepardo (Acinonyx jubatus)è "progettata" per prestazioni da record: il più veloce mammifero terrestre può accelerare da 0 a 64 km/h in tre falcate e raggiunge la sua velocità massima di 112 km/h in soli tre secondi. È l'unico felino ad avere artigli corti, spuntati, semi-retrattili che come i tacchetti delle scarpe da calcio, consentono un'eccellente aderenza.


Le sue zampe sono più snelle di quelle degli altri grandi felini e i suoi cuscinetti, più duri, lo aiutano a effettuare sterzate improvvise ad alta velocità senza scivolare.  La struttura compatta e leggera, le zampe lunghe ne fanno, anche dal punto di vista aerodinamico, un modello ideale. I muscoli specializzati degli arti lo aiutano ad accelerare molto rapidamente, mentre la coda, lunga e muscolosa, funziona come stabilizzatore.

 

Il ghepardo ha anche narici ampie che permettono un efficiente ingresso dell'aria durante la corsa. La sua respirazione, in corsa, aumenta da 60 a 150 respiri al minuto: ma a questo ritmo può correre solo per poco più di 500 metri prima di essere stanco. 

 

Quindi la sua resistenza fisica limitata deve essere sfruttata al massimo per raggiungere la preda , altrimenti il ghepardo rischia di morire di fame, perché difficilmente potrà ripetere le performance diverse volte: La sua velocità è l'unica arma che gli permette di sopravvivere e di sfamare la sua prole. Inoltre egli predilige prede velioci e leggere, come gazzelle,  perché non potrebbe sopprimere animali molto più pesanti di liui.

 

Inoltre egli è solito trascinare la preda presso la tana per soddisfare i cuccioli e ciò gli sarebbe impossibile con un animale più pesante. Il suo scatto repentino e la prodigiosa velocità, a differenza di altri felini, gli permettono di non tendere l'agguato alla preda, anzi egli rimane ben  visibile ad essa, ma quando decide di attaccare lo fà immediatamente puntando la vittima prescelta, dandogli anche la possibilità di fuggire, ma la sua potenza è esplosiva e per quanto possa essere veloce, gazzella o zebra che sia, viene velocemente raggiunta  e azzannata alla gola. La sua morte avviene per soffocamento. 

 


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5 novembre 2012 1 05 /11 /novembre /2012 11:42

 

 

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La crioconservazione degli ovociti è una tecnica consolidata, che si avvale di 2 differenti metodiche: il congelamento lento, sviluppato alla fine degli anni ’80, che si è dimostrato efficace e sicuro in termini di bimbi nati e salute degli stessi, e la vitrificazione, di più recente introduzione (anni 2000), che ha il grosso vantaggio di garantire tassi di sopravvivenza degli ovociti superiori al 90%, ma di cui non è stata ancora dimostrata la sicurezza in termini di salute dei bimbi nati su grandi numeri. Entrambe sono metodiche di facile esecuzione nelle mani di un professionista esperto e garantiscono la sopravvivenza del campione stoccato in azoto liquido per lunghi periodi temporali, anche per più di 20 anni.

Crioconservazione del tessuto ovarico
Dalla prima gravidanza ottenuta nel 2004 da Donnez in seguito a reimpianto ortotopico di tessuto ovarico crioconservato, sono state riportate ad oggi 16 nascite. La crioconservazione del tessuto ovarico è una tecnica particolarmente innovativa per preservare la fertilità. Tale procedura può essere effettuata in qualsiasi momento del ciclo mestruale, evitando ritardi nell’inizio della terapia antiblastica, e consente di recuperare un elevato numero di follicoli primordiali, che risultano essere meno suscettibili ai danni da congelamento poiché sono di piccole dimensioni, mancano della zona pellucida e sono metabolicamente quiescenti.
Il protocollo attualmente in uso per la crioconservazione del tessuto ovarico prevede il congelamento lento associato allo scongelamento rapido. Il tessuto ovarico crioconservato, dopo scongelamento, può essere reimpiantato ortotopicamente nel sito d’origine, permettendo il ripristino della funzione endocrina e riproduttiva della paziente, ipotizzando la ripresa del ciclo mestruale ed il concepimento naturale; oppure può essere reimpiantato eterotopicamente in siti molto vascolarizzati (diversi dal sito d’origine), permettendo il ripristino della sola funzione endocrina.

La crioconservazione degli spermatozoi e del tessuto testicolare
Tutte le terapie utilizzate per il trattamento dei tumori e di alcune patologie non tumorali (la chemioterapia, la radioterapia e chirurgia) possono arrecare danni alla produzione di spermatozoi nell’uomo, sia per la rimozione chirurgica dei testicoli sia per il danno alle cellule dovuto al trattamento farmacologico; tale effetto è però variabile e dipende dalla dose e dal tipo di terapia, dall’età dei soggetti e dal tipo di tumore.
Nonostante l’effetto dannoso del trattamento terapeutico dipenda dalla dose, dal farmaco e dal numero dei cicli effettuati, risulta attualmente impossibile prevedere chi potrà riacquistare una normale produzione di spermatozoi e chi invece ne rimarrà privo. Pertanto, vista l’importanza della sfera riproduttiva in pazienti, molto spesso giovani e senza prole, potrebbe essere importante effettuare la crioconservazione degli spermatozoi, garantendosi in tal modo la possibilità di accedere alle tecniche di fecondazione assistita e la speranza di una futura paternità, ma anche un valido sostegno psicologico per affrontare le varie difficoltà della malattia.
Se nei pazienti in età post-adolescenziale la crioconservazione degli spermatozoi è in genere la tecnica più indicata, esistono situazioni i cui non si ottengono, o non si possono ottenere, spermatozoi nello sperma. In questi casi è indicata la crioconservazione del tessuto testicolare o di spermatozoi estratti dal tessuto testicolare. Inoltre, la crioconservazione del tessuto testicolare è l’unica alternativa per preservare la fertilità nei pazienti in età pre-adolescenziale che devono sottoporsi a trattamenti di chemioterapia o radioterapia, e che rischiano quindi di perdere la capacità di produrre spermatozoi, modificando radicalmente la prognosi di questi pazienti che in passato sarebbero stati candidati alla sterilità.

 

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3 novembre 2012 6 03 /11 /novembre /2012 19:25

In questa gallery le commoventi immagini del salvataggio di un koala, poi chiamato Sam, da parte di un vigile del fuoco dall'inferno delle fiamme che hanno distrutto un bosco australiano di eucalipto.
L'animale, ormai allo stremo delle forze, beve l'acqua offerta dall'uomo e alcune carezze.
Dopo i primi soccorsi, il koala è stato portato in un luogo sicuro insieme a Bob, un altro koala, che, almeno nelle foto, sembra abbracciarlo. i Koala come tanti altri animali, sono a rischio di estinzione.
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3 novembre 2012 6 03 /11 /novembre /2012 18:59

http://www.esseresani.it/dimagrire-senza-privazioni-153902.html

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2 novembre 2012 5 02 /11 /novembre /2012 19:12

 

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Come al solito faccio un po da cavia all'azienda del Canton Ticino cui non faccio nome per ovvi motivi, per la quale collaboro, che mi offre sempre in comodato d'uso i prodotti lanciati dalla Apple affinché li provi e poi esprimo il mio parere personale. I vertici aziendali raccolgono i pareri di diversi collaboratori formandosi cosi una opinione personale sul prodotto Apple di turno.

 

IPad mini non è sfuggito a questa regola, esso rappresenta la nuova sfida di Apple nel settore dei tablet più economici, presentando un dispositivo che racchiude tutte le funzionalità della linea iPad in un design più compatto. Un progetto che non piaceva molto al genio della Apple, Steve Jobs che non lo riteneva in linea con le sue idee, ma tanté gli sviluppatori che erano maggiormente convinti della sua bontà, dopo la sua scomparsa, hanno realizzato L'Ipad mini e lo hanno lanciato sul mercato, dimostrando di aver visto giusto aggiungendo così un nuovo successo ai prodotti Apple.


Infatti Il neonato della famiglia Apple non solo viene promosso a pieni voti dalla stampa internazionale e quella specializzata perché l'Ipad mini sinora ha rispecchiato esattamente le premesse della vigilia. Lo sto usando da quando è uscito il mio iPad mini datomi in comodato, e sinora devo dire che fa esattamente quanto promesso. Cioè offre l’esperienza del tablet ufficiale in un dispositivo più piccolo.

 

Tutte le applicazioni vengono gestite alla perfezione ed è possibile anche utilizzare il prototipo impugnandolo con una sola mano per lungo tempo senza stancarsi. L'unico problema evidenziato a mio modesto parere, che risulta troppo grande per essere portato in tasca e la risoluzione è un pò meno nitida rispetto al pannello Retina del fratello più grande.


La batteria mantiene fede alla sua longevità descritta per un uso continuo che si avvicina alle 10 ore consecutive.
Ma sicuramente non si avvale del Display Retina del fratello maggiore, ma mantiene una buona risoluzione di uno schermo da 10 pollici su uno da 7,9 pollici equivale alla aumentata capacità della densità dei pixel fino a 163 ppi, comunque lontana dagli altri iPad e dai 326 ppi di iPhone 5.

 

Pur trattandosi di un iPad più piccolo, ma sotto molti aspetti specifici del miglior tablet di sempre realizzato da Apple, incredibilmente sottile, leggero e ben costruito, con un’incredibile durata della batteria risulta essere tra i migliori prodotti analoghi in commercio.IPad mini dimostra di essere un passo avanti rispetto alla concorrenza per quanto riguarda la genialità realizzativa, nonché la qualità dei componenti e la solidità dell'involucro. Il dispositivo ha però anche un’altra dote altrettanto importante che accomuna tutti i prodotti Apple, una forte caratteristica.

 

Oggi devo dire che è assolutamente vero il detto popolare "Chi più spende meno spende" che calza perfettamente nei confronti del nuovo Ipad mini. Se si vuole risparmiare con un tablet meno blasonato fate pure la vostra scelta diversa diversa, il mercato e pieno di tablet mini concorrenti, ma un Mac è sempre un Mac.

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2 novembre 2012 5 02 /11 /novembre /2012 18:55
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  • : Blog di lalchimista
  • : Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
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