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8 novembre 2015 7 08 /11 /novembre /2015 13:41
La scoperta ha dell’incredibile. Secondo quanto riportato dallo studioso Antony Paster, l’uomo sarebbe vicino alla programmazione della macchina del tempo.  “Stiamo studiando da anni le aree temporali di passato, presente e futuro. Dividendo la gravità per la massa magra dell’ossigeno e moltiplicando per la velocità al cubo dell’idrogeno, ci siamo resi conto di come potessimo spostare gli equilibri temporali. Ieri Silvano Laporta è riuscito ad arrivare nel novembre del 1989, sostando per più di un mese in Germania, assistendo a tutte le ultime fasi che hanno interessato la caduta del muro di Berlino. Per ora, siamo in grado di arrivare solo a massimo 50 anni indietro nel tempo, ma contiamo di riuscire a completare la macchina entro la fine dell’anno.”  Poi prosegue “Per quanto riguarda il futuro, quello è più complesso. Il futuro non c’è. Quindi ogni persona lanciata avanti nel tempo vivrà futuri diversi dagli altri, eventi poi, comunque irripetibili. Secondo i nostri studi, il futuro è in continua evoluzione e sarebbe impossibile calcolarlo e unificarlo per tutti.” Una scoperta quindi che porterebbe l’umanità a livello di progresso assoluti.  Lo studioso Enrico Avanti però ammonisce: “Ma come si fa a pensare di tornare indietro nel tempo? Cosa si cerca di fare? L’uomo vive una sola vita che è in progressione. Così si rischia di sfociare in universi paralleli e non sappiamo che effetto avrà questo per l’universo. Il presidente americano Obama si è però dimostrato subito felice della cosa, chiedendo agli studiosi di rivivere la notte della sue prima vittoria come presidente americano. Tempi nuovi per la storia? Vedremo.

La scoperta ha dell’incredibile. Secondo quanto riportato dallo studioso Antony Paster, l’uomo sarebbe vicino alla programmazione della macchina del tempo. “Stiamo studiando da anni le aree temporali di passato, presente e futuro. Dividendo la gravità per la massa magra dell’ossigeno e moltiplicando per la velocità al cubo dell’idrogeno, ci siamo resi conto di come potessimo spostare gli equilibri temporali. Ieri Silvano Laporta è riuscito ad arrivare nel novembre del 1989, sostando per più di un mese in Germania, assistendo a tutte le ultime fasi che hanno interessato la caduta del muro di Berlino. Per ora, siamo in grado di arrivare solo a massimo 50 anni indietro nel tempo, ma contiamo di riuscire a completare la macchina entro la fine dell’anno.” Poi prosegue “Per quanto riguarda il futuro, quello è più complesso. Il futuro non c’è. Quindi ogni persona lanciata avanti nel tempo vivrà futuri diversi dagli altri, eventi poi, comunque irripetibili. Secondo i nostri studi, il futuro è in continua evoluzione e sarebbe impossibile calcolarlo e unificarlo per tutti.” Una scoperta quindi che porterebbe l’umanità a livello di progresso assoluti. Lo studioso Enrico Avanti però ammonisce: “Ma come si fa a pensare di tornare indietro nel tempo? Cosa si cerca di fare? L’uomo vive una sola vita che è in progressione. Così si rischia di sfociare in universi paralleli e non sappiamo che effetto avrà questo per l’universo. Il presidente americano Obama si è però dimostrato subito felice della cosa, chiedendo agli studiosi di rivivere la notte della sue prima vittoria come presidente americano. Tempi nuovi per la storia? Vedremo.

Il sogno di Tornare indietro nel Tempo e Ormai sfumato. La notizia giunge proprio Nell'anno in cui Martin McFly, protagonista di 'Ritorno al futuro', celebre pellicola degli anni ottanta, sarebbe dovuto arrivare Ai giorni Nostri con la SUA macchina del tempo, per Salvare il futuro e Tornare a casa, nel 1985 .
Studio Uno, Pubblicato Sulla rivista Scientific Reports, ha infatti provato sperimentalmente Che la freccia del tempo punta da solo verso il futuro. La ricerca has been guidata da Claudio Conti, Direttore dell'Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr ), In collaborazione con il Dipartimento di Fisica della Sapienza e con l'Università dell'Aquila ed e finanziata Dalla Fondazione John Templeton. "Uno dei Problemi Principali della Fisica Moderna e Spiegare Perchè il tempo va avanti da solista nel, e non Si Può Tornare indietro. La meccanica quantistica non fornisce nessuna Indicazione sul Perché i FENOMENI naturali Siano irreversibili ", Spiega Conti. "Consideriamo un pendolo Messo un testa in giù: Nella nostra Esperienza Quotidiana sappiamo Che, DOPO Qualche istante, l'asta Cadra e non ritornerà Più su. Cio non Stato era mai Verificato per un pendolo quantistico, cioè Una particella venire fotone un o un elettrone Che si muove Intorno al proprio nucleo: diciamo che sì ha un pendolo inverso QUANDO QUESTE particles decadono, cioè si scompongono in particles Differenti e - si dice in fisica -. 'Vanno All'Infinito', in Un certo senso, spariscono "Le fondamenta teoriche su cui E Basata la ricerca Sono stato introdotte nel 1986 dal premio Nobel per la fisica, Roy Glauber. Il modello matematico Prevede Che i decadimenti degli 'Oscillatori Inversi quantistici' avvengano assolo una determinata Velocità. Allo Stesso tempo, affinchè la teoria SIA verificata, occorre Che questo tipo di Trasformazioni siano irreversibili , il Che significa Che la particella, una volta decaduta, non si Possa Più riformare. Da qui l'assunto Che Non Si Può Tornare indietro nel tempo. "Nessuno prima d'ora AVEVA mai Testato empiricamente this teoria. Per simulare un oscillatore di Glauber, Switch ABBIAMO Fatto per un Raggio luminoso Attraverso un liquido fototermico. Il liquido assorbe la luce e la defocalizza rendendola simile a un oscillatore quantistico invertito e Rende Più facile individuare la quantizzazione dei decadimenti. Avendo ottenuto this prova sperimentale, POSSIAMO affermare Che la Teoria e verificata, Anche Per Quanto riguarda la freccia del tempo ", aggiunge Conti. Il Direttore dell'Isc-Cnr SPECIFICHE Che la ricerca" oltre al Suo Valore intrinseco, apre Nuove Prospettive per lo Sviluppo di tecnologie Di Più immediata Applicazione, for example nel campo della fotonica, tepee vieni Nuovi di laser per la medicina e microscopi ad altissima risoluzione ".



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4 novembre 2015 3 04 /11 /novembre /2015 20:27
Sempre più persone nel mondo asseriscono di essere stati rapiti dagli Ufo

Sempre più persone nel mondo asseriscono di essere stati rapiti dagli Ufo

Uno degli sviluppi più recenti e più significativi del mistero degli UFO è senza dubbio il fatto che molte migliaia di persone affermano in tutto il mondo di essere state rapite dagli alieni. Dobbiamo anche dire che moltissime persone credono che tali rapimenti siano un fatto reale.

Il fenomeno del rapimento alieno emerse agli inizi degli anni ’60 ma negli ultimi decenni si è avuto un aumento esponenziale delle persone che sostengono di essere state rapite degli alieni. Volendo utilizzare delle categorie sociologiche potremmo dire che soprattutto negli Stati Uniti è sorta una vera e propria subcultura creata dai racconti riguardanti le abductions: tale subcultura si sta ora sviluppando in maniera tale da dare origine ad un organismo culturale unitario.

Cercheremo ora di individuare alcune delle caratteristiche di base riscontrabili nelle abductions. In genere le vittime sono trasportate dagli alieni a bordo delle loro astronavi o mentre sono alla guida delle loro auto o addirittura mentre dormono nelle loro case. Nelle abductions che si verificano nella camera da letto del rapito i visitatori alieni dimostrano di avere la capacità di passare attraverso i muri e di rimanere sospesi nell’aria. Inoltre essi dimostrano di avere anche la capacità di assumere il controllo totale delle loro vittime che vengono spesso immobilizzate e rese in tal modo incapaci di opporsi alle azioni degli alieni i quali sembrano essere dotati anche di poteri telepatici e paranormali. Quando le vittime dei rapimenti alieni vengono portati a bordo degli UFO subiscono molto spesso situazioni umilianti e traumatiche. Inoltre viene spesso eseguito su di loro ogni tipo di test medico, in genere in grandi stanze su freddi tavoli operatori. Un’altra caratteristica molto interessante ed inquietante riscontrabile nei racconti dei rapiti è il fatto che gli alieni agiscono come se fossero comandati da una sola mente tanto che alcuni autori hanno avanzato l’ipotesi che essi abbiano una coscienza collettiva riscontrabile ad esempio nelle formiche di un formicaio.

In genere i rapiti raccontano di aver provato un forte senso di paura durante la loro esperienza sebbene accada talvolta che gli alieni dicano alle loro vittime che ciò che gli sta accadendo non è finalizzato a causare danni ai rapiti o al genere umano ma al contrario le abductions avvengono per il bene del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Come strana giustificazione del loro comportamento talvolta gli alieni mostrano ai rapiti immagini relative a distruzioni e a sofferenze umane al fine di ricordare ai rapiti che essi devono lavorare duramente per prevenire eventi apocalittici. Inoltre molto spesso ci sono forti connotazioni sessuali nel comportamento degli alieni: essi prelevano spesso ovuli dalle donne e sperma dagli uomini ed hanno non raramente rapporti sessuali con le loro vittime (c’è da mettere in evidenza che circa l’80% delle vittime dei rapimenti sono donne) a volte accade pure che gli alieni trapiantino o rimuovano feti ibridi dal grembo delle donne. Alla fine del rapimento gli individui vengono riportati nei loro letti o dovunque si trovassero al momento del rapimento ma talvolta sono abbandonati a se stessi in un luogo diverso. Nella maggior parte dei casi le vittime dei rapimenti mantengono solo un debole ricordo oppure non ricordano assolutamente niente della loro traumatica esperienza cosicché essi riescono a ricordare la loro esperienza quasi esclusivamente grazie al massiccio ricorso all’ipnosi. In sintesi possiamo dire che lo scenario relativo ai rapimenti deriva quasi esclusivamente dalla regressione ipnotica alla quale vengono sottoposti i rapiti.

Dopo aver sintetizzato le caratteristiche di base riscontrabili nei racconti dei rapiti riteniamo opportuno mettere in evidenza che nelle esperienze delle vittime dei rapimenti sono riscontrabili una serie di importanti caratteristiche che non possono non interessare gli storici delle religioni in quanto tali caratteristiche fanno parte della dimensione religiosa.

In primo luogo l’incontro con gli alieni sconosciuti nettamente più potenti degli esseri umani è simile all’idea dell’incontro con l’“Altro” che è basilare in tutti i sistemi religiosi. Nell’universo religioso l’“Altro” può essere sia un dio o un semidio oppure un essere che in generale trascende la dimensione umana.

In secondo luogo veder luci, avere la visione di strani segni, compiere viaggi fuori dal corpo, misteriose esperienze di guarigioni, immagini di distruzione globale, forte senso di amore o di paura sono tutti elementi comuni nelle esperienze di rapimento ma ognuno di questi elementi può essere facilmente ritrovato nei sistemi religiosi tradizionali.

In terzo luogo i messaggi che alcuni rapiti affermano di aver ricevuto dagli alieni fanno venire alla mente i messaggi che molte persone che affermano di aver avuto incontro con esseri soprannaturali sostengono di aver avuto nel corso del loro incontro con l’“Altro”.

In quarto luogo molti rapiti sviluppano la convinzione di essere degli eletti in quanto sono convinti che gli alieni hanno affidato loro un’importantissima missione. Allo stesso modo in molte tradizioni religiose esistono persone che sono convinte di avere ricevuto da entità soprannaturali importanti missioni da svolgere nell’interesse del genere umano.

In quinto luogo vi sono molte prove che vari elementi dei moderni racconti di rapimento sono versioni modernizzate di racconti che fanno parte del folklore europeo. Ad esempio esistono molte similitudini tra i racconti forniti dalle persone che in passato sostenevano di essere state rapite dal “piccolo popolo” o dalle fate e i racconti forniti dalle vittime dei rapimenti alieni. Per fare un esempio concreto la perdita del senso del tempo spesso presente nelle abductions è un fenomeno ben noto al folklore europeo dal momento che le persone che affermavano di essere state rapite dalle fate erano vittime a loro volta della perdita del senso del tempo.

Dobbiamo anche mettere in evidenza che nel Medioevo molte persone appartenenti alla religione cristiana raccontavano di essere cadute sotto il potere degli incubi e dei succubi, terrificanti demoni che visitavano le persone nella loro stanza da letto allo scopo di avere rapporti sessuali con tali persone (gli incubi avevano rapporti sessuali con le donne e i succubi con gli uomini). Come abbiamo detto in precedenza accade non raramente nelle abductions che i rapitori alieni abbiano rapporti sessuali con i rapiti. Non dobbiamo poi dimenticare che in alcuni miti della religione pagana tradizionale greca e romana si affermava che gli dei e le dee avevano rapporti con gli esseri umani e da tali rapporti sessuali nascevano gli eroi, esseri semidivini.

Inoltre dobbiamo anche tenere presente che in alcuni casi i rapiti hanno acquistato poteri paranormali o hanno acquisito un forte interesse per la religione o comunque per tematiche di carattere mistico. Non bisogna poi dimenticare che un certo numero di rapiti ha subito un forte cambiamento della personalità cosa che accade spesso agli individui che affermano di avere avuto un incontro con entità soprannaturali. Riteniamo opportuno dire qualcos’altro intorno ai cambiamenti della personalità e della visione del mondo che si verificano non raramente nei rapiti. Essi sembrano spesso simili alle persone che hanno ricevuto un rito di iniziazione (tali riti erano frequenti nelle religioni misteriche e sono ancora oggi frequenti nel mondo dell’esoterismo). Infatti gli individui che hanno subito qualsiasi rito di iniziazione finiscono per modificare notevolmente sia la propria personalità sia la propria visione del mondo. Anche un certo numero di rapiti ritiene di far parte di una minoranza eletta alla quale sono state rivelate delle verità non alla portata dei comuni esseri umani e proprio tale consapevolezza determina nei rapiti spesso un cambiamento della personalità e del modo di percepire la realtà. Vogliamo mettere in evidenza che anche gli iniziati di qualsiasi gruppo religioso o esoterico venivano a conoscenza di verità e di segreti assolutamente sconosciuti agli individui comuni non iniziati. Per tali ragioni possiamo dire che esiste una certa similitudine tra il rapimento alieno e il fenomeno religioso della iniziazione.

Per dirla in altro modo sembra quasi che un certo numero di rapiti si considerino degli individui iniziati dagli alieni e pertanto contrapposti alla maggioranza delle altre persone che è esclusa dal contatto diretto con gli alieni.

In conclusione dobbiamo anche dire che spesso i rapiti formano delle associazioni allo scopo di aiutarsi a vicenda. Per fare un esempio concreto un famosissimo rapito, Budd Hopkins fondò la Intruder Foundation, un istituto di ricerca e di consulenza con l’aiuto del quale le persone che avevano subito l’esperienza del rapimento alieno potevano incontrarsi, scambiare il proprio punto di vista e condividere i propri sentimenti e le proprie emozioni. Secondo i resoconti di queste riunioni le persone che partecipavano ad esse le utilizzavano per mettere alla prova le proprie convinzioni e per mostrare i vari segni fisici che supportavano le loro affermazioni riguardanti il rapimento. Appare evidente che anche nell’universo religioso gli individui che appartengono ad una data religione si riuniscono spesso tra di loro non solo per celebrare determinati riti religiosi ma anche per supportarsi a vicenda dal punto di vista psicologico.

Noi siamo convinti che non solo gli ufologi ma anche i sociologi e gli storici delle religioni devono studiare con attenzione le affermazioni dei soggetti che sono stati rapiti dagli alieni allo scopo di cercare di comprendere quali entità si nascondono dietro questo inquietante e sinistro fenomeno e quali sono i veri scopi che essi perseguono. A nostro avviso queste similitudini riscontrabili tra l’universo religioso e l’universo dei rapimenti alieni non sono casuali e proprio lo studio di tali similitudini potrebbe fornirci importanti elementi per tentare di comprendere meglio questo importante elemento della fenomenologia ufologica.

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3 novembre 2015 2 03 /11 /novembre /2015 21:04
E' possibile oggi rendere la donna di una nuova fertilità oramai persa.

E' possibile oggi rendere la donna di una nuova fertilità oramai persa.

Congelare una cellula uovo è un processo molto più lungo e difficile rispetto al congelamento degli spermatozoi, ma il costante miglioramento delle tecniche ha permesso di fare notevoli passi in avanti, al punto che la tecnica è ormai ampiamente utilizzata.
La nuova frontiera si è spostata ora verso la conservazione ed il reimpianto del tessuto ovarico. Una possibilità, questa, che consiste nel ripristinare completamente la funzione riproduttiva nelle donne che devono affrontare chemioterapia e radioterapia.

Migliaia di volte più grandi degli spermatozoi, gli ovuli sono cellule particolarmente difficili da conservare utilizzando le tecniche di congelamento. Uno degli ostacoli maggiori è dato dalla grande quantità di acqua presente al loro interno: raffreddandosi può dare origine alla formazione di cristalli che possono provocare danni all'intera struttura cellulare.

Le tecniche di crioconservazione tramite congelamento lento oppure attraverso il congelamento rapido, ossia la vitrificazione, ''hanno raggiunto in questi anni notevoli miglioramenti'', spiegato Riccardo Talevi, del dipartimento di Biologia strutturale e funzionale dell'Università di Napoli Federico II. La misura del successo è nel numero di bambini nati da ovociti conservati con il freddo: più di 3.000 soltanto nel 2009.

‘’Non sempre però – prosegue l’esperto - sia hanno la possibilità ed il tempo di indurre nella paziente la produzione di ovociti da prelevare e conservare. Per questo negli ultimi anni si sono messe a punto tecniche di prelievo e conservazione dei tessuti ovarici dove sono presenti follicoli oppure di singoli follicoli''.

La crioconservazione del tessuto ovarico ha già prodotto i primi risultati, registrando la nascita di 17 bambini in tutto il mondo. L'obiettivo è riuscire a conservare parte del tessuto delle ovaie: per le donne che devono affrontare cure antitumorali questo significherebbe poter ricevere il proprio tessuto, sano e funzionale, al termine della terapia, ritrovando la fertilità.

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1 novembre 2015 7 01 /11 /novembre /2015 19:22
Free electric la cyclette intelligente pedalando fai uno sport benefico e accumuli energia elettrica per la casa!

Free electric la cyclette intelligente pedalando fai uno sport benefico e accumuli energia elettrica per la casa!

Da quando il mercato di luce e gas ha assistito ad un'improvvisa liberalizzazione, capita spesso di imbattersi in (finti) delegati di compagnie elettriche desiderosi di vendere piani tariffari apparentemente convenienti, come se le grandi aziende di settore ardessero dalla voglia di spingere i loro clienti in direzione di un risparmio continuo in termini di energia e si prodigassero pure di spargere la buona novella casa per casa.

Grazie all'ideazione del miliardario americano Manoj Bhargava risulta tuttavia possibile immaginare un futuro prossimo in cui potersi agevolmente sbarazzare tanto delle compagnie elettriche quanto dei fasulli venditori porta a porta, mediante il ricorso ad una particolare cyclette che parrebbe (il condizionale è d'obbligo) in grado di alimentare un'intera casa a fronte di un'ora di pedalata.

La particolare invenzione, denominata Free Elecrtic, è infatti costituita da un sistema di riconversione energetica in grado di consentire la trasformazione dell'energia cinetica prodotta con il movimento corporeo in un quantitativo dienergia elettrica in grado di alimentare una comune abitazione per l'arco di un'intera giornata, senza il bisogno di ricorrere a fonti di approvvigionamento esterne, siano esse di tipo classico o rinnovabile.

Ideata per portare energia elettrica laddove le carenze sono pressoché endemiche, Free Electric farà il suo esordio in India nei prossimi mesi, dove i primi 10 mila esemplari fungeranno da campione per una sperimentazione successiva su larga scala e dove la particolare cyclette sarà chiamata a mostrare le sue postulate meraviglie.

Primo atto di un'operazione filantropica ideata dal miliardario americano, la “cyclette energetica” dovrebbe essere succeduta da altri dispositivi che, almeno nelle intenzioni del suo creatore, dovrebbero riuscire a trarre energia dall'acqua piovana e da altri elementi naturali, attualmente difficili da quantificare e incanalare per fini umani.

In caso di reale efficacia, bene venga dunque la trovata di Manoj Bhargava, elemento in grado di limare alle basi il costo delle bollette e di convertire la fatica di dover rispondere al citofono con una fatica decisamente più salutare.

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29 ottobre 2015 4 29 /10 /ottobre /2015 19:14
Sarà impossibile clonare e utilizzare a scopo fraudolento e nuove carte di credito.

Sarà impossibile clonare e utilizzare a scopo fraudolento e nuove carte di credito.

La paura del furto di identità e i crimini bancari cibernetici hanno portato ad una ricerca spasmodica per cercare nel corpo umano dei caratteri non riproducibili. Si è pensato a sistemi che riconoscano le vene, i volti, l'iride, il tono della voce e perfino le lacrime dell'uomo, per arrivare a stabilire i canoni di una unica identità globale rintracciabile con un solo clic standardizzato e centralizzato che darà accesso ad una matrice consumer, Internet e bancaria unica.

Un passo in questo senso è l'evoluzione di un ID biometrico voluto dalla MasterCard che insieme alla compagnia norvegese Zwipe introdurrà le prime CARTE DI CREDITO completamente biometriche, che al posto del PIN avranno un sensore di verifica a fingerprint.

Lo scorso 26 settembre 2014 la MasterCard e la norvegese Zwipe hanno annunciato il lancio di una carta di pagamento contactless, con un sensore di impronte digitali integrato. Possiamo dire addio al PIN.

PC Mag ha verificato la semplicità della procedura di questa carta: basta tenere il pollice premuto sull'ID per le impronte digitali sulla carta di credito e passarla sopra un punto di pagamento contactless. Quando la transazione è terminata, la macchinetta emette un segnale acustico. Questa carta di credito dovrebbe arrivare il prossimo anno.

“È nostra convinzione che dovremmo essere in grado di essere identificati senza dover usare password o codici PIN. L'autenticazione biometrica può aiutarci a farlo”-Lo ha dichiarato Ajay Bhalla, presidente dell'Ufficio di Sicurezza aziendale della MasterCard. Bhalla non è estraneo alla tecnologia contactless e sa bene cosa potrebbe significare per la MasterCard. Ha seguito la sperimentazione della tecnologia contactless PayPass di MasterCard in 14 mercati asiatici e ha consolidato diverse partnership, una delle quali ha permesso ai viaggiatori di pagare con una contactless MasterCard i servizi di trasporto pubblico a Singapore. Il mese scorso, parlando sul futuro dei pagamenti biometrici, ha detto che “l'idea di andare a comprare il latte, o girare per un negozio e usare il pollice per effettuare un acquisto suona come qualcosa di futuristico, ma la tecnologia lo permetterebbe già da un po' di tempo, abbiamo già avuto un grande successo in Africa, con i progetti di inclusione finanziaria che utilizzano la biometria per identificare i milioni di titolari delle carte”.

Tornando al lancio di venerdì scorso è interessante notare chela tecnologia delle carte permette che i dati dell'impronta digitale del titolare venga memorizzata direttamente nella carta di credito, non su un database esterno, e non serve più inserire nessun PIN. e poi questa carta funziona senza batterie, l'energia che serve a farla funzionare arriva direttamente dai terminali di pagamento. L'attivazione avviene attraverso una semplice scansione delle impronte digitali e la carta di credito può essere utilizzata in tutti i punti di pagamento contactless, senza nessun limite di valore.

Zwipe offre la sicurezza di una autenticazione biometrica con una tecnologia che conosce i dati biometrici del cardholder, contenuta in un elemento certificato EMV in base alla domanda alla MasterCard contactless. EMV è un circuito integrato di carte di credito globale standardizzato (significa Europay, MasterCard and Visa) che include oltre alle carte di credito i terminali POS e ATM. L'equipe di ingegneri della Zwipe ha creato quello che descrivono come un algoritmo efficiente e sicuro dell'impronta digitale.

Nel commentare l'annuncio del lancio, Chris Merriman dell'Inquirer ha detto:

“il vantaggio di questo nuovo processo è chiaro: a meno che non ci sia un ladro che possa appropriarsi del tuo dito, nessuno riuscirà a usare la tua carta. E se egli rubasse il tuo dito, poi dovrebbe spiegare al cassiere perché per pagarsi un caffè o un giornale si porta appresso quel mezzo dito”.

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26 ottobre 2015 1 26 /10 /ottobre /2015 16:34
Cosa cambia con la digitalizzazione delle auto

Continua la fase di digitalizzazione dei documenti relativa al settore dei veicoli a motore.

Dal 5 ottobre il tradizionale certificato di proprietà su carta, (CdP) necessario per vendere o rottamare ogni mezzo, è stato sostituito dal nuovo attestato online che sarà conservato negli archivi magnetici del PRA, Pubblico Registro Automobilistico.

Il cambiamento messo in atto dall’ACI (Automobil Club Italia) è stato ribattezzato con il nome di Semplificauto e interessa tutte le agenzie di pratiche che effettuano intermediazione tra il PRA e gli automobilisti.

La completa digitalizzazione del certificato di proprietà avverrà gradualmente. Fino al mese di febbraio 2016 ci sarà un regime transitorio nella gestione di alcune pratiche e durante il passaggio gli atti predisposti dai notai e dai Comuni continueranno a essere effettuati in modalità tradizionale.

Ai nuovi acquirenti di veicoli e a chi effettua nuove trascrizioni verrà rilasciata unicamente unaricevuta con un codice di accesso attraverso il quale consultare il CdP online sul sito dell’ACI. I vantaggi per i cittadini non saranno di tipo economico e la spesa per l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione, che comprende la registrazione al PRA) resterà la stessa, partendo per un’automobile nuova da una tariffa base di 150,80 euro.

I benefici dell’abolizione del documento materiale riguardano piuttosto la sicurezza intrinseca del certificato in quanto elimina le situazioni di furto o di smarrimento dello stesso atto, evitando l’incombenza di dover fare denuncia alle Forze dell’Ordine per ottenerne in un secondo momento il duplicato. Grazie alla conservazione elettronica dei dati spariranno 30 milioni di fogli di carta, liberando milioni di metri cubi di archivi, che evidentemente richiedevano alti costi gestionali per lo stesso ente.

Il CdP attesta l’effettiva proprietà del veicolo: contiene oltre ai dati del proprietario, la targa del mezzo, il numero di telaio, la data dell’immatricolazione, i cavalli fiscali e eventuali ipoteche che gravano sul veicolo. Il cartaceo era entrato in vigore nel 1927, quando le annotazioni erano effettuate rigorosamente a mano e in bella scrittura: solo nel 1970 arrivò il primo archivio informatico.

La smaterializzazione del certificato riguarderà circa 11 milioni di formalità effettuate dal PRA ogni anno, che si compongono di 1,8 milioni di nuove iscrizioni, 6 milioni di trasferimenti di proprietà, 1,7 milioni di radiazioni e circa 1,2 milioni di altre tipologie (iscrizioni ipoteche, fermi amministrativi, perdite di possesso, duplicati).

“L’ACI è orgoglioso che il PRA, gestito da 88 anni, rientri tra le prime pubbliche amministrazioni centrali ad aver completato il processo di digitalizzazione”, si legge sul sito dello stesso Automobil Club. La digitalizzazione messa in atto dall’ente arriva a pochi mesi dall’approvazione della riforma della pubblica amministrazione, che prevede in futuro l’introduzione di 'un’unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento unico contenente i dati di proprietà e di circolazione degli autoveicoli', mettendo fine all’esistenza dei due attestati.

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26 ottobre 2015 1 26 /10 /ottobre /2015 13:54
Ottimi consigli per migliorare il vostro segnale Wireless,provate per credere!

Ottimi consigli per migliorare il vostro segnale Wireless,provate per credere!

Le connessioni wifi nella nostre case sono spesso poco o per nulla ottimizzate per fornire le massime performance e in questo articolo passeremo in rassegna i metodi che danno i migliori risultati.

Questo consiglio può sembrare il più banale, ma molti non sanno che il wifi non è tutto uguale. Infatti, questa tecnologia si sta evolvendo e mano a mano che il tempo passa nascono sempre nuovi standard che promettono sempre maggiori performance in termini di velocità e copertura. L’ultima versione disponibile, che garantisce le migliori prestazioni, è la N, dove “n” è la letterina che trovate dopo la scritta 802.11, che è una standard IEEE.

Ovviamente perchè possiate utilizzare l’ultimo standard a disposizione, tutti i dispositivi che fanno parte della vostra rete domestica dovranno essere compatibili con lo stesso.

Già il nome router sembra una parolaccia, poverini sono spesso anche bruttini da vedere e quindi vengono sempre nascosti dietro la tv, o nel ripiano più basso di qualche mobiletto… Installare correttamente il router permette di avere il miglior segnale possibile in ogni punto della casa. Per ottenere questo risultato bisogna assicurarsi di installare il router in un luogo quanto più possibile privo di ostacoli per il segnale (come muri o oggetti metallici di grandi dimensioni come i frigoriferi) o dove possono esserci interferenze di altri apparecchi. Inoltre, bisogna che sia al centro della casa, in modo da poter offrire la massima copertura possibile, magari in una posizione sopraelevata e con le antenne in posizione verticale. Alle volte la soffitta può essere una buona soluzione. Per effettuare i vostri test sul segnale, se possedete uno smartphone Android potete usare l’app Network Signal Info.

Molto spesso, soprattutto se si vive in città, è possibile che il nostro segnale wifi venga disturbato dalle interferenze di altri router wifi dei vicini di casa. Quindi onde evitaredi far fuori il vicino di casa per l’ennesimo motivo, è possibile sfruttare una caratteristica sconosciuta ai più del wifi per ovviare al problema. Infatti potete impostare il vostro router in modo da trasmettere su un canale differente in modo da evitare così le interferenze. Per trovare il canale giusto potete utilizzare degli appositi software che sono stati ideati proprio a questo scopo come Wi-Fi Stumbler o Wi-Fi Analyzer.

Non bisogna dimenticare che il wi-fi è una tecnologia basata sulla trasmissione radio e come tale soggetta ad intreferenze molto di più di quelle via cavo. Chiunque abbia in macchina un autoradio sa quali possano essere gli effetti delle interferenze. Per il wi-fi è la stessa cosa e le fonti di possibili interferenze sono tante: forni a microonde, cancelli automatici (se particolarmente vicini), apparecchi bluetooth (solo se nelle immediate prossimità vista la bassa potenza di trasmissione propria di questa tecnologia), elettrodomestici, sistemi di allarme, telefoni cordless, ecc… Se sospettate delle interferenze bisognerà andare per esclusione per risolvere il problema. La vostra prima arma a costo zero sarà il buon senso: installate il router quanto più possibile lontano dalle fonti di interferenze citate. Inoltre, vi sono sul mercato telefoni cordless il cui segnale non interferisce col wi-fi. Se poi volete investire qualcosa in più per risolvere il problema alla radice potreste optare per un router dual band.

A meno che non viviate in campagna è molto facile che qualcuno possa raggiungere il segnale del vostro router wi-fi, quindi è fondamentale utilizzare la migliore tecnologia di protezione. Infatti, una connessione wifi è abbastanza semplice da craccare e il vostro tentativo di protezione potrebbe facilmente vanificarsi. Utilizzare una password WPA è fondamentale per rendere un po’ più difficile la vita ai ladri di wi-fi. Questo però alle volte potrebbe essere insufficiente: per rafforzare la vostra protezione, nel caso in cui alla vostra rete casasaliga accedano pochi dispositivi conosciuti, è possibile impostare il router in modo che permetta l’accesso solo ai vostri dispositivi che verranno identificati attraverso il Mac address che è un codice univoco, una sorta di targa, che contraddistingue ogni scheda di rete in commercio.

Quando si condivide una connessione ad internet tra più utenti è possibile che vi sia qualcuno che utilizza applicazioni di streaming video, di file sharing o altri servizi avidi di risorse di rete, che possono compromettere l’esperienza di navigazione degli altri utenti. A questo scopo ci viene in aiuto la “Quality of Service” (abbreviato QoS), che è una funzione che è possibile settare sul router che assegna delle priorità ai vari servizi in modo da ottimizzare le risorse a disposizione.

Se nonostante tutto non avete ancora segnale sufficiente potete utilizzare dei trucchetti fai da te a costo zero (o quasi) che permettono di miglioreremo la potenza del vostro segnale wifi di casa. Il mio metodo preferito è il Windsurf: consiste nel creare una parabolina di cartone e alluminio (la carta stagnola per intenderci) che permette di rendere più direzionale la vostra antenna wifi del router aumentandone la portata in una determinata direzione. Se volete essere più cool potete optare anche per il metodo della lattina. Se invece siete degli smanettoni veri e vi piace usare attrezzi come il saldatore a stagno potete creare un’antenna amplicata low cost.


Se il tuo router è compatibile con i firmware DD-WRT è possibile aumentarne la potenza di trasmissione. Questo in alcuni casi può danneggiare il router, ma è un’eventualità molto rara, visto cje questi di solito lavorano ben al di sotto delle loro possibilità.


Se hai in casa un vecchio router puoi dargli nuova vita attraverso i firmware DD-WRT trasformandolo in un vero e proprio ripetitore. In pratica il router modificato si connette alla tua rete wireless e spara il segnale più lontano… Ovviamente lo vedrai sotto forma di nuova rete.


I firmware DD-WRT aggiungono molte funzioni avanzate al tuo router, che normalmente non ci sono di defaut. Tra queste, molto importante per manterere elevata l’affidabilità e, quindi, le performance del dispositivo c’è il ravvio automatico a intervalli di tempo prefissati. Così eviterai i rallentamenti dovuti all’instabilità del software del vostro router.

Ora che sapete cosa fare godetevi la vostra casa wifi ad alte prestazioni!
Hai altri trucchi? Segnalaceli nei commenti!

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26 ottobre 2015 1 26 /10 /ottobre /2015 13:38
Come ottenere il massimo dal proprio router wi-fi

Come ottenere il massimo dal proprio router wi-fi

Il Wi-Fi di casa tua - come si suol dire - “prende male”? Prima di sprecare soldi per cambiare il router o per chiamare un tecnico, prova a migliorare il segnale seguendo i nostri consigli. Tentare non costa nulla e chissà che non serva a regalargli una marcia in più.

Sempre più wireless - Un tempo era un bene di lusso, che solo in pochi si concedevano, mentre oggi è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana: stiamo parlando della connessione Wi-Fi domestica, ovvero il metodo più semplice per accedere a Internet senza dover disseminare per casa una vera e propria ragnatela di cavi. Ormai tutti gli elettrodomestici sono diventati wireless, ma non sempre riusciamo a collegarli perfino negli angoli più remoti del nostro appartamento.

I trucchi del mestiere - Talvolta, però, non è necessario ricorrere a cambiamenti radicali o a interventi esosi, perché basterebbe seguire alcune semplici accortezze per ottenere molto di più dai dispositivi che già abbiamo in casa. È ovvio, non siamo tutti tecnici informatici laureati, quindi non tutti conosciamo gli stratagemmi giusti per risolvere questi problemi senza spendere un centesimo. Ecco perché vogliamo proporti una serie di “trucchi del mestiere” che potrebbero rivelarsi di grande aiuto.

Al centro della casa - Innanzitutto, ricorda sempre che le onde si propagano radialmente in tutte le direzioni: è quindi fondamentale posizionare il router nel punto più centrale della casa, in modo tale da ridurre la distanza massima da percorrere quando ti colleghi dagli angoli più remoti. Quando scegli la sistemazione ottimale, tieni conto anche di eventuali interferenze e riduzioni di segnale, causate da muri, pavimenti e oggetti in metallo. Sono i nemici più insidiosi delle reti senza fili.

Focalizzare il segnale - Contrariamente a quanto credono in molti, non è quasi mai possibile incrementare il segnale in uscita dal tuo modem, ma puoi, però, rendere più efficiente quello che già esiste. Alcuni metalli riflettono le onde e complicano notevolmente il lavoro delle antenne omnidirezionali integrate, ma gli stessi materiali, analogamente, possono essere impiegati per focalizzare il segnale nelle sole zone in cui ti serve davvero, come la scrivania oppure il divano.

Una lattina per antenna - Se vuoi sperimentare un’interessante soluzione fai-da-te, è sufficiente acquistare una lattina di birra, svuotarla e poi srotolarla completamente, tagliandola al centro. Ricordati di eliminare il fondo e di lasciare, invece, una linguetta sul lato opposto, per poterla fissare all’antenna del router: in questo modo, otterrai una sorta di mini-radar in alluminio, che potrà trasmettere con più forza nella direzione in cui verrà puntato.

Attento alla frequenza - La stragrande maggioranza dei modem Wi-Fi trasmette all’interno dei confini dello standard 802.11, sulla lunghezza d’onda di 2,4 GHz. Questa non è l’unica tecnologia a sfruttare questa frequenza: anche i collegamenti Bluetooth, i telefoni cordless e i forni a microonde viaggiano nello stesso range di valori e questo contribuisce a deteriore la qualità del segnale. Alcuni router di ultima generazione sono in grado di trasmettere sulla frequenza di 5 GHz, mentre quelli un po’ più datati non offrono questa opzione.

Canali diversi, risultati diversi - In casi come questi, bisogna ricorrere a un’altra soluzione: la banda dei 2,4 GHz è stata convenzionalmente suddivisa in 13 diversi canali e alcuni di questi sono più al riparo dalle interferenze, come l’1, il 5, il 9 e il 13. Se, poi, vuoi fare le cose per bene, potresti organizzarti insieme al vicinato e stabilire a tavolino di utilizzare canali diversi, per non disturbarvi reciprocamente. Insomma, amici come prima, ma su canali diversi.

Un access point come ripetitore - Se tutti questi stratagemmi non hanno sortito alcun effetto, puoi decidere di integrare la tua rete domestica con un ripetitore di segnale wireless. Molti router nascondono la funzione di access point e magari ce l’ha anche quel vecchio modello che hai riposto in soffitta l’anno scorso. Altrimenti, puoi acquistarne uno a prezzi piuttosto contenuti: l’importante è che utilizzi le solite impostazioni di rete - netmask, gateway e SSID - dopodiché potrà quasi raddoppiare la copertura, se lo sistemi alla giusta distanza dalla sorgente.

Firmware sempre aggiornato - Non hai trovato questa funzione nel menu del tuo vecchio router? Oppure anche questa soluzione non è servita a risolvere i tuoi problemi? Allora prova a visitare il sito della casa produttrice del tuo modem Wi-Fi e verifica che non sia necessario aggiornare il firmware: capita spesso che gli sviluppatori, leggendo i feedback degli utenti, risolvano i bachi e migliorino le prestazioni, sistemando il software all’interno del dispositivo. Ricorda sempre di effettuare un backup delle impostazioni prima di procedere, altrimenti ti ritroverai con la rete da riconfigurare.

Consigli per gli acquisti - Il garage e la sopraccitata soffitta sono ancora scoperti dal segnale wireless? A questo punto, non ti resta altro da fare che cambiare modem. Se non vuoi rimpianti e non badi a spese, a poco meno di 150 euro puoi comprare il Netgear DGND3700, semplicissimo da installare e con performance degne di una WLAN professionale, grazie alla doppia banda di trasmissione e al doppio ingresso USB per condividere stampante e hard disk con tutti i computer di casa. (sp)

Trucchi - Fai il check-up alla tua connessione Internet

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24 ottobre 2015 6 24 /10 /ottobre /2015 19:31
La rivoluzionaria cyclette da camera ad una sola ruota!

La rivoluzionaria cyclette da camera ad una sola ruota!

Pedalare… su una ruota. D’altronde, chi l’ha detto che una bicicletta debba necessariamente averne due? L’ultima novità nell’universo del “luxury fitness” si chiama Ciclotte Carbon Fiber : presentata alla scorsa Fiera del Mobile, è stata realizzata da un’azienda bergamasca, la Lamiflex di Ponte Nossa, che ha preso ispirazione dai monocicli di fine Ottocento per realizzare un prodotto innovativo sotto tutti i punti di vista.

Monociclo moderno – Ciclotte si presenta come una grande ruota su cui sono fissati manubrio, sellino e pedali e si propone come molto più di una semplice cyclette: con la sua forma aerodinamica vuole essere anche un oggetto di design moderno e un elemento di arredamento nelle case degli italiani. Ma non per questo gli aspetti prettamente legati al fitness sono lasciati in secondo piano, anzi, la grande stabilità assicurata dalle pinne che tengono in piedi Ciclotte permettono di utilizzare la bicicletta anche per delle intense sedute di spinning, inoltre la cyclette monoruota è stata progettata in modo da riprodurre fedelmente le dinamiche della pedalata su strada (complice un sistema di resistenza elettromagnetico con trasmissione epicicloidale, utilizzato per la prima volta da una cyclette). Gli utilizzatori di Ciclotte possono scegliere fra dodici diversi livelli di sforzo.

Fitness e intrattenimento - Come ingannare il tempo pedalando? La soluzione arriva dal vostro smartphone, Ciclotte infatti può essere collegata a dispositivi Apple come iPhone e iPad, inoltre utilizzando l’app dedicata si possono avere sott’occhio i dati relativi alla distanza percorsa, alle calorie bruciate, ai tempi, ai battiti cardiaci, alla velocità e si può visualizzare una rappresentazione reale della strada.

Luxury fitness – Essendo anche un oggetto di design Ciclotte si propone in cinque eleganti versioni: da quella in fibra di carbonio e vetro a quella con il telaio in acciaio. Ma l’estetica deve fare i conti con la praticità, così visto che Ciclotte può essere utilizzata sia al chiuso che all’esterno sono previsti dei modelli resistenti al sale marino e agli agenti atmosferici. Infine, siccome l’’occhio vuole la sua parte anche quando si tratta di fitness, l’azienda Lamiflex ha previsto anche due versioni speciali ispirate ai marchi Lamborghini e Swarowsky, con tanto di zirconi (500 per l’esattezza) disponibili al costo di quasi 11 mila euro.

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23 ottobre 2015 5 23 /10 /ottobre /2015 18:22
I luoghi comuni e credenze su prodotti ritenuti sessualmente eccitanti.

I luoghi comuni e credenze su prodotti ritenuti sessualmente eccitanti.

Il segreto per una vita sessuale soddisfacente e piccante stuzzica da sempre uomini e donne. Alcuni ingredienti naturali vengono considerati come veri e propri rimedi afrodisiaci, ma l’efficacia non è stata dimostrata scientificamente. Per questo motivo, i ricercatori hanno dato la loro opinione in uno studio pubblicato dal Journal of International Society for Sexual Medicine utilizzando tutti i dati che avevano a loro disposizione. Il risultato è stato sorprendente.

Cioccolata

Funziona? No, ma consumata in un modo ragionevole, non fa male. Nessuno studio ad oggi dimostra la sua efficacia come afrodisiaco: gli scienziati hanno scoperto che la cioccolata contiene sostanze nutritive che stimolano la produzione di serotonina, ovvero l’ormone della felicità, ma le sue virtù non avrebbe alcun effetto sulla libido.

Ginkgo biloba

Funziona? Forse. Questa pianta sacra in Cina e Giappone appartiene alla famiglia degli alberi più antichi del mondo, in vigore da prima della comparsa dei dinosauri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto le virtù del suo estratto nel trattamento della demenza, e alcuni ricercatori hanno notato un miglioramento delle prestazioni sessuali in alcune persone, uomini e donne. Uno studio in questa direzione ha dato risultati promettenti, ma numerosi test prendendo in considerazione un campione più ampio di volontari non hanno confermato la sua efficacia.

Miele

Funziona? No. Anche se si parla di luna di miele, nessun dato o studio scientifico ha dimostrato sia afrodisiaco. Invece, i ricercatori avvertono coppie contro l’uso di “mad honey”, un prodotto venduto in Turchia, come stimolante sessuale. Questo estratto contiene una tossina che può essere pericolosa per la salute.

Maca (pianta)

Funziona? Forse. Questa radice coltivata per secoli nelle Ande peruviane è stata a lungo usata come trattamento per aumentare la fertilità e la libido. Numerosi studi dimostrano gli effetti benefici sulla funzione sessuale maschile e femminile, senza causare effetti collaterali particolari.

Ostriche

Funziona? No. Ricche di zinco, aminoacidi e serotonina, le ostriche sono state a lungo considerate (a torto) come afrodisiache. I ricercatori stimano che nessuno studio serio ha mai confermato alcun effetto sul desiderio e la funzione sessuale.

Ginseng

Funziona? Forse. I dati sono ancora in una fase preliminare, ma suggeriscono che questa pianta avrebbe aiutato gli uomini nei casi di disfunzione erettile. Una varietà di ginseng speciale, chiamato rosso coreano, sarebbe anche in grado di aumentare la libido delle donne in menopausa. La dose esatta da utilizzare è ancora sconosciuta e i ricercatori mettono in guardia le persone con tumore legato a cause ormonali.

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  • : Blog di lalchimista
  • : Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
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