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5 febbraio 2016 5 05 /02 /febbraio /2016 09:20
Hanno finalmente vinto la Class Action contro l'inerzia del Governo!

Hanno finalmente vinto la Class Action contro l'inerzia del Governo!

Aggiornamento 2 febbraio 2016


CLASS ACTION ISPETTORI
PUBBLICATA LA SENTENZA

Siamo felicissimi di comunicarvi che il ricorso per la costituzione del Ruolo Direttivo Speciale della Polizia di Stato, presentato e discusso dall'Avv. Pietro Celli dinanzi al T.A.R. del Lazio (c.d. Class Action Co.T.I.Pol.) E' STATO ACCOLTO con una magnifica sentenza depositata in data odierna (Sezione Prima Ter, sentenza n. 1439/2016).
Il T.A.R. del Lazio ha condiviso appieno, facendole proprie, le argomentazioni prospettate dal nostro Avvocato.
In favore dei quasi 1600 partecipanti al giudizio (tra ricorrenti principali e interventori ad adiuvandum), il T.A.R. ha statuito che:
“il fatto che le attività amministrative dirette al riordino dei ruoli attengano a profili organizzatori e gestori dell'apparato amministrativo e, quindi, presentino caratteri di discrezionalità, non osta - secondo la vigente normativa dettata in materia - al sindacato giurisdizionale in tema di ritardo o inerzia dell'Amministrazione”;
“l’esigenza dei ricorrenti di vedere soddisfatta l’aspettativa legislativamente prevista alla copertura della dotazione organica del ruolo direttivo speciale della Polizia di Stato, assume particolare rilievo in considerazione della previsione del riordino delle carriere;
“l'inerzia dell'amministrazione nel dare attuazione alle disposizioni di legge sul ruolo direttivo speciale non appare giustificata neanche dall'articolo 1, comma 261, della 1. 266/2005, il quale sospende "fino a quando non saranno approvate le norme per il riordinamento dei ruoli del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali di grado corrispondente delle Forze di polizia ad ordinamento militare e delle Forze armate", l'applicazione dell'articolo 24 del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, considerato che tale disposizione, appunto, non riguarda anche l’articolo 25 dello stesso decreto legislativo”;
“appare condivisibile la tesi secondo cui la scelta di sospendere l'applicazione dell'articolo 24 del d.lgs. 334/2000 a partire dal 1° gennaio 2006, trova la sua ragion d'essere non nell'intenzione del Legislatore di "congelare" la costituzione del ruolo direttivo speciale della Polizia di Stato, ma in quella di consentirne una più rapida costituzione”;
“poiché tra il 2001 e il 2005 il Ministero non ha indetto alcun concorso ai sensi del citato articolo 25, il Legislatore ha sospeso l'applicazione dell'articolo 24 a decorrere dal 1° gennaio del 2006: in tal modo, l'Amministrazione è stata messa nella condizione di costituire immediatamente l'intera dotazione organica del nuovo ruolo”;
“essendo rimasta inerte di fronte agli obblighi previsti dalla normativa sopra descritta, all’Amministrazione va ordinato di emanare gli atti sopra indicati, entro un termine non superiore a novanta giorni, decorrente dalla comunicazione o, se anteriore, notificazione della presente sentenza, ai sensi dell’art. 117, c., 2, c.p.a.”.
Per questi motivi, il T.A.R. del Lazio, definitivamente pronunciando sul ricorso, lo ha ACCOLTO e, per l'effetto, HA DICHIARATO SUSSISTENTE L'OBBLIGO DELL'AMMINISTRAZIONE DI PROVVEDERE ALLA COSTITUZIONE DEL RUOLO DIRETTIVO SPECIALE.
Il Presidente Gaetano Barrella e l'intero Direttivo del COTIPOL esprimono tutta la loro soddisfazione per l'importante risultato raggiunto: l'Amministrazione è stata finalmente bacchettata per la colpevole e grave inerzia durata oltre 15 anni, inerzia che è valsa ad impedire la normale progressione in carriera degli appartenenti al ruolo degli Ispettori, fortemente penalizzati rispetto agli omologhi pari grado e qualifica delle altre Forze di Polizia.
Alla luce della pronuncia del Giudice Amministrativo, ci auguriamo che l'Amministrazione si adoperi immediatamente per porre rimedio alla grave situazione che ha generato, anche in considerazione dell'ormai imminente riordino delle carriere.
Il Co.T.I.Pol., per il momento, potrebbe aver raggiunto lo scopo per cui è stato costituito, ma continuerà a battersi ove la pronuncia del T.A.R. non sarà eseguita.

IL PRESIDENTE
Gaetano Barrella

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4 febbraio 2016 4 04 /02 /febbraio /2016 17:06
La piu semplice delle ricette a costo zero ma che nessuno lo dice, neanche la medicina ufficiale altrimenti le case farmaceutiche fallirebbero, ma la natura ha gli anticorpi per tutte le malattie ma dobbiamo spendere milioni di euro per medicine inuti e dannose!

La piu semplice delle ricette a costo zero ma che nessuno lo dice, neanche la medicina ufficiale altrimenti le case farmaceutiche fallirebbero, ma la natura ha gli anticorpi per tutte le malattie ma dobbiamo spendere milioni di euro per medicine inuti e dannose!

La sanità non diffonde la notizia perché la soluzione é troppo economica

Il bicarbonato di sodio è uno dei più potenti alcalinizzanti. Otto Heinrich Warburg, premio Nobel nel 1931 per la sua tesi
La causa principale e la prevenzione del cancro, ha dichiarato:

Le cellule tumorali vivono in un ambiente estremamente acido e privo di ossigeno. Le cellule sane vivono in un ambiente alcalino, ossigenato, consentendo il funzionamento normale, privare una cellula del 35% di ossigeno per 48 ore può probabilmente innescare un processo canceroso. Le sostanze acide respingono ossigeno, mentre le sostanze alcaline lo attraggono. Le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. Invece la GLICEMIA sopravvive fino a quando l’ambiente è privo di ossigeno. I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini, quindi il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e alcalinità.

La dr. Elisabetta Izquierdo : “Io sono un medico e mi rifiuto di credere che radio e chemio terapia siano gli unici strumenti per debellare il cancro”.

Il bicarbonato di sodio, umile composto e molto a buon mercato, secondo recenti e sorprendenti ricerche farmaceutiche può curare il cancro. E non solo, allevia molto significativamente anche gli effetti secondari negativi della chemioterapia. La “soluzione” della medicina organizzata per il cancro si basa su tre procedure molto rischiose e altamente invasive la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia. La soluzione può essere nel kit del vostro bagno.

Dose Consigliata: 1/2 litro di acqua + succo di 3 limoni + 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio. Prendere a stomaco vuoto al mattino, può essere suddivisa in due dosi durante il giorno , ma non tra i pasti. E ‘ meglio prenderla ogni giorno, anche quando la malattia è sparita, perché tutti i tumori possono tornare, ed è importante prevenire.

Nel suo libro, “Vincere la guerra al cancro“, il suo autore – il dottor Mark Sircus – affronta la questione del bicarbonato di sodio che aiuta a salvare innumerevoli vite ogni giorno. Il bicarbonato di sodio è noto come antico metodo per accelerare il ritorno a livelli normali di bicarbonato nel corpo. E’ inoltre economico, sicuro, e forse potrebbe essere la medicina più efficace a disposizione contro il cancro.

Il Bicarbonato di sodio dà al corpo una forma naturale di chemioterapia che uccide efficacemente le cellule tumorali senza gli effetti collaterali devastanti evitando anche i costi della chemioterapia convenzionale. Dal momento che nessuno si può arricchire e fare un sacco di soldi con qualcosa di così semplice, nessuno lo promuove e quindi manca il supporto per essere studiato e sperimentato. La comunità medica ha voltato le spalle Dr. Simoncini e ad altri colleghi, perché, da onesto specialista oncologo, ha rifiutato di utilizzare i metodi convenzionali per i suoi pazienti che decidono di farsi somministrare cure a base di bicarbonato di sodio, curando con impressionante successo nel 99 per cento dei casi il cancro al seno. Il cancro della vescica può essere curato in breve tempo, completamente e senza chirurgia, chemio o radioterapia, utilizzando solo un apparato di infiltrazione locale (simile ad un catetere) per infondere bicarbonato di sodio direttamente nella zona infetta del seno o della vescica, ma può anche essere consumato per via orale.

Il bicarbonato di sodio applicato ai tumori alla fine li fa scomparire rapidamente, che molti dei trattamenti chemioterapici attualmente includono bicarbonato di sodio, con la scusa che “aiuta” a proteggere i reni, il cuore e il sistema nervoso del paziente è un dato di fatto. Ed è stato già stabilito che la somministrazione di chemioterapia senza bicarbonato può uccidere il paziente. Così , quando sentiamo parlare sui “successi” della chemioterapia è proprio il bicarbonato di sodio che agisce, non solo per fermare metastasi ma anche per ridurre al minimo gli effetti collaterali dannosi della tossicità chemioterapica. Inoltre non esistono studi per separare gli effetti del bicarbonato di sodio dagli agenti chemioterapici tossici.

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27 gennaio 2016 3 27 /01 /gennaio /2016 10:46
Un'altra denuncia contro l'ostruzionismo del governo verso i pensionati!

Un'altra denuncia contro l'ostruzionismo del governo verso i pensionati!

Un'altra mazzata all'orizzonte per le casse dello Stato. Il tribunale di Palermo ha appena rispedito alla Consulta il decreto legge con il quale il governo aveva tentato di porre rimedio alla sentenza dello scorso aprile, la quale a sua volta censurava l’azzeramento della perequazione. Il nuovo pronunciamento non sarà naturalmente immediato, ma se andasse nella stessa linea della sentenza 70 il governo si troverebbe nella necessità di correre di nuovo ai ripari. La vicenda, come riporta il Messaggero, nasce dal ricorso di un pensionato (difeso dagli avvocati Riccardo Troiano e Alessia Ciranna dello studio Orrick) che nel 2013 aveva chiesto ai giudici di dichiarare l’illegittimtà del cosiddetto decreto salva-Italia, nella parte in cui appunto cancellava completamente la rivalutazione spettante nel biennio 2012-2013 alle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo Inps. Il blocco era stato ritenuto incostituzionale in quanto applicato anche a pensioni di importo non elevato e per un periodo di due anni consecutivi, in nome di una non meglio precisata (secondo i giudici) "contingente situazione finanziaria".

Se in precedenza la Consulta aveva ammesso interventi limitativi della perequazione, in via eccezionale, la norma Monti-Fornero era stata invece giudicata troppo sbilanciata a favore delle esigenze finanziarie dello Stato, rispetto a quelle del pensionato di vedere tutelato l proprio potere d’acquisto. Erano stati così violati, per la Corte, gli articoli 36 e 38 della Costituzione, nelle parti in cui richiedono rispettivamente la proporzionalità del trattamento pensionistico, inteso come retribuzione differita, e la sua adeguatezza. A quella sentenza il governo aveva risposto cercando di limitare danni e prevedendo quindi una restituzione solo parziale delle somme a suo tempo non attribuite, in misura decrescente al crescere dell’importo: 40 per cento per le pensioni tra tre e quattro volte il minimo, 20 tra quattro e cinque, 10 per cento tra cinque e sei. Al di sopra delle sei volte il minimo non era stato previsto alcun rimborso. Così il pensionato, un ex dirigente il cui trattamento nel 2011 superava di poco i 2 mila euro lordi al mese si è visto riconoscere una rivalutazione pari solo al 20 per cento di quanto teoricamente dovuto e per di più senza la possibilità di recuperare negli anni successivi quanto comunque perso a causa del nuovo meccanismo. Per il tribunale di Palermo tutto ciò non basta a rispettare le osservazioni dei giudici costituzionali ed è quindi fondata la richiesta di ridare loro la parola.

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21 gennaio 2016 4 21 /01 /gennaio /2016 20:00
Ecco sono sono le obbligazioni subordinate se chi le emesse fallisce non paga piu nulla!

Ecco sono sono le obbligazioni subordinate se chi le emesse fallisce non paga piu nulla!


1-Le obbligazioni subordinate sono strumenti complessi e spesso difficili da inquadrare
Le caratteristiche tecniche di questi titoli sono esplicitate nei prospetti di emissione o in altri documenti, molto spesso scritti in inglese e con una terminologia che fa riferimento al diritto civile ed alla normativa bancaria. In un certo senso, per capire a fondo le caratteristiche di questi titoli, bisogna avere ben chiare le logiche di funzionamento degli intermediari creditizi e delle banche centrali. Il ruolo delle soggetti incaricati della vigilanza sulle banche è, infatti, molto importante per capire a fondo questi strumenti; si pensi che l’esercizio delle clausole di rimborso anticipato e, nel caso dei soli bond Tier 3, il rimborso del capitale alla scadenza finale vanno specificamente approvati dalla banca centrale da cui dipende l’emittente.
Non è sempre chiaramente evincibile dalla documentazione il reale rischio a cui ci si espone e le effettive caratteristiche dell’obbligazione possono essere diverse da quelle ipotizzate sulla base di informazioni sommarie. La stessa ripartizione tra le quattro tipologie da noi analizzate può non essere immediata. Inoltre, anche a parità di tipologia, due diverse obbligazioni possono avere caratteristiche e rischi assolutamente diversi tra loro.

Obbligazioni subordinate: cosa sono e perché sono rischiose

2-Il loro rischio di credito è elevato
In generale, tutte le obbligazioni subordinate comportano un rischio di perdita del capitale e degli interessi superiore a quello delle obbligazioni senior (non subordinate). In caso di fallimento o di dissesto, la perdita che può subire l’investitore è sempre elevata e molto spesso tendente al 100% del capitale investito, poiché vengono privilegiati gli altri creditori ed il cuscinetto di capitale proprio destinato ad attenuare le perdite dei finanziatori è piuttosto limitato (troppo limitato, come abbiamo avuto già modo di dire).

In particolare, il rischio di credito è elevatissimo per le obbligazioni di tipo Tier 1 e per alcuni Upper Tier 2, che possono prevedere la cancellazione delle cedole e di parte del capitale, senza che si debba giungere ad una vera e propria insolvenza dell’emittente.

3-Sono difficili da valutare, specie se è incerta la data di rimborso del capitale (“extension risk”)
Molte obbligazioni subordinate non hanno una vera e propria scadenza (essendo emesse come titoli perpetui o a), ma prevedono la possibilità di essere richiamate dall’emittente a certe date (opzione “call”). Se fino alla fine del 2007 era invalsa la consuetudine di richiamare le obbligazioni alla prima data di call prevista dal prospetto e tutti gli investitori consideravano la data di call come fosse una vera e propria scadenza, la crisi finanziaria che ha colpito tutto il pianeta dalla fine del 2007 ad oggi ha cambiato questo stato di cose. Qualche emittente ha deciso di non rimborsare anticipatamente i bond (come è stato il caso per Credito Valtellinese e Deutsche Bank) pur essendo in grado di farlo; in altri casi, società sostanzialmente insolventi come alcuni istituti inglesi o tedeschi, salvati in extremis dall’intervento pubblico, non solo non hanno rimborsato i bond alla call, ma hanno anche avvisato gli investitori che dovranno subire perdite sul capitale, pur non essendosi mai verificata una vera e propria insolvenza. In generale, è cresciuto a dismisura il cosiddetto “extension risk”, cioè l’incertezza sull’effettiva scadenza dell’investimento, specialmente per gli strumenti emessi senza una vera e propria scadenza (molti UT2 e tutti i T1). In poche parole, è diventato assai difficile stimare il rendimento dell’investimento, dal momento che non si consoce con certezza la sua scadenza.
L’investitore in un titolo Tier 1, in particolare, deve essere oggi consapevole di fare un investimento di lungo termine, molto simile ad un investimento azionario.

4-La loro liquidità è scarsa
Ancora più dei consueti corporate bond, i bond subordinati possono essere veramente difficili da acquistare e da vendere, in quanto ogni titolo fa storia a se poichè, al contrario della carta non subordinata, ogni emissione ha caratteristiche peculiari che la distinguono dalle altre. In periodi di elevata incertezza, come è stato il caso negli ultimi due anni, fattori come l’extension risk finiscono con il complicare ulteriormente il compito ai market maker.

5-Il rischio è difficile da diversificare
Il recente passato ha provato come il prezzo di queste obbligazioni, in fasi di estrema turbolenza, tenda a deprimersi senza molto riferimento alle specifiche caratteristiche dei titoli e degli emittenti, rendendo estremamente gestire e diversificare il rischio. Non basta avere un portafoglio ampiamente diversificato per potere controllare il rischio. Per di più, per l’ampiezza delle oscillazioni, il rischio che comporta questo tipo di investimento assomiglia più a quello di un portafoglio azionario (specie per i titoli Tier 1) che a quello di un portafoglio di obbligazioni corporate.

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15 gennaio 2016 5 15 /01 /gennaio /2016 17:08
IL MASSAGGIO PIU' ANTICO AL MONDO DA OLTRE 5 MILA ANNI!

IL MASSAGGIO PIU' ANTICO AL MONDO DA OLTRE 5 MILA ANNI!

Lo Snehana Abhyanga è un’antica pratica Ayurvedica di oleazione del corpo.
In Sanscrito la parola ‘snehana’ letteralmente significa ‘ungere ed accarezzare, comunicare con un altro essere’. Non è un caso che si usino le mani per farlo, dato che nel loro palmo si trovano dei punti energetici (sotto Chakra) che sono in diretta comunicazione di flusso energetico col Cuore (Chakra del Cuore).
La pratica di Snehana Abhyanga ricopre un ruolo estremamente importante in tutta la pratica Ayurvedica. Essa è considerata la pratica della comunicazione più sottile, la comunicazione della bellezza e delicatezza dello spirito, del sentimento dell’Amore.

Caratteristica di questa pratica è quella di ungere, oliare, lubrificare e accarezzare il corpo esternamente
Il flusso di Energia vitale ed amorevolezza che scorre tra l’operatore che esegue il trattamento a chi lo riceve, aiuta il corpo, la mente e lo spirito a ritrovare lo stato di equilibrio e di benessere.
La pratica di Snehana Abhyanga permette inoltre di espellere dal corpo le tossine e gli elementi di tossicità sia fisica che energetica che ostruiscono le Nadi, ovvero i canali energetici di scorrimento del Prana (Energia Vitale), favorendo il corretto funzionamento del corpo e della mente. Lubrifica tutti i tessuti e pulisce tutti i canali del corpo attraverso cui fluiscono l’energia e gli elementi nutritivi.

La pratica Snehana Abhyanga viene usata per lubrificare il corpo prima del trattamento di Pancha Karma, ma può essere usata indipendentemente per alleviare tutti i disturbi causati da aggravamento di Vata. In Ayurveda, descrivendo le qualità del Dosha Vata, si afferma che poiché esso è secco e freddo l’uso dell’olio caldo è il miglior rimedio che lo pacifichi.

La schiena è una delle zone del corpo che maggiormente accumula stress. Soprattutto la regione del collo, delle spalle e della vita necessitano di particolare attenzione. Il sistema muscolare del tronco è abbastanza forte per cui si può esercitare una manualità profonda, con conseguente completo rilassamento e sensazione di benessere generale. Migliora la postura della schiena, rafforzandola. Ringiovanisce i tessuti, promuove la longevità delle ossa e rinvigorisce. Il trattamento proposto è defaticante e antistress; previene e corregge varie afflizioni del sistema nervoso

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13 gennaio 2016 3 13 /01 /gennaio /2016 17:26
Come spuntare le migliori tariffe e ottenere sconti sensbili.

Come spuntare le migliori tariffe e ottenere sconti sensbili.

Nel Bilancio di Una famiglia, le Bollette di luce e gas Sono Sicuramente le SPESE immancabili. In media, Una famiglia COMPOSTA da quattro PERSONE arriva un spendere circa 1.500 € all'anno per provvedere all'illuminazione e al Riscaldamento della casa propria.
La Spesa, tuttavia, puo Essere contenuta se si riesce a Scoprire la Tariffa Più vantaggiosa Tra i vari concorrenti e della base ai di Consumi propri, ma Oltre this esistono dei bonus che sì possono richiedere per alleviare La Spesa mensile.

Il Bonus Luce 2016 e Stato ideato per le Famiglie con un Reddito ISEE Che Non Supera i 7500 € annui che sì innalza un 20.000 € per i nuclei Che comprendono tre figli un Carico. Tale agevolazione ha Una Durata di 12 mesi e bisogna rinnovarlo allo scadere del Termine a Caso il requisito Fosse Ancora valido. Per richiedere il bonus Luce 2016 bisogna compilare l'apposito modulo disponibile Informazioni sul sito Aeegsi e consegnarlo al proprio Comune di residenza Insieme a vari Documenti venire Quello di identità e il modulo ISEE, ma also Una Bolletta precedente.

Il Bonus Luce 2016 Sarà erogato tramite Uno sconto in bolletta, di cui non Sono Ancora noti i Valori per il 2016 ed e valido Anche per le Famiglie in cui vive Una Persona Che ha bisogno di Apparatus elettrica per Essere Tenuto in vita.

Il Bonus Gas ha lo Stesso funzionamento del bonus Luce e Gli Stessi Requisiti e PUÒ Essere Richiesto alla STESSA maniera. I Valori degli Sconti vengono Decisi della base alla zona climatic e prevederà Sconti Che varieranno probabilmente Dagli 80 € Ai 300 € della base alla Situazione e al numero di PERSONE Che compongono il nucleo familiare. Per Poter ottenere Maggiori informazioni dotete tariffa cliccare qua e Attendere Qualche Secondo affinchè a pagina Carichi CORRETTAMENTE.

Nel Bilancio di Una famiglia, le Bollette di luce e gas Sono Sicuramente le SPESE immancabili. In media, Una famiglia COMPOSTA da quattro PERSONE arriva un spendere circa 1.500 € all'anno per provvedere all'illuminazione e al Riscaldamento della casa propria.
La Spesa, tuttavia, puo Essere contenuta se si riesce a Scoprire la Tariffa Più vantaggiosa Tra i vari concorrenti e della base ai di Consumi propri, ma Oltre this esistono dei bonus che sì possono richiedere per alleviare La Spesa mensile.

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Il Bonus Luce 2016 Sarà erogato tramite Uno sconto in bolletta, di cui non Sono Ancora noti i Valori per il 2016 ed e valido Anche per le Famiglie in cui vive Una Persona Che ha bisogno di Apparatus elettrica per Essere Tenuto in vita.

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Nel Bilancio di Una famiglia, le Bollette di luce e gas Sono Sicuramente le SPESE immancabili. In media, Una famiglia COMPOSTA da quattro PERSONE arriva un spendere circa 1.500 € all'anno per provvedere all'illuminazione e al Riscaldamento della casa propria.
La Spesa, tuttavia, puo Essere contenuta se si riesce a Scoprire la Tariffa Più vantaggiosa Tra i vari concorrenti e della base ai di Consumi propri, ma Oltre this esistono dei bonus che sì possono richiedere per alleviare La Spesa mensile.

Il Bonus Luce 2016 e Stato ideato per le Famiglie con un Reddito ISEE Che Non Supera i 7500 € annui che sì innalza un 20.000 € per i nuclei Che comprendono tre figli un Carico. Tale agevolazione ha Una Durata di 12 mesi e bisogna rinnovarlo allo scadere del Termine a Caso il requisito Fosse Ancora valido. Per richiedere il bonus Luce 2016 bisogna compilare l'apposito modulo disponibile Informazioni sul sito Aeegsi e consegnarlo al proprio Comune di residenza Insieme a vari Documenti venire Quello di identità e il modulo ISEE, ma also Una Bolletta precedente.

Il Bonus Luce 2016 Sarà erogato tramite Uno sconto in bolletta, di cui non Sono Ancora noti i Valori per il 2016 ed e valido Anche per le Famiglie in cui vive Una Persona Che ha bisogno di Apparatus elettrica per Essere Tenuto in vita.

Il Bonus Gas ha lo Stesso funzionamento del bonus Luce e Gli Stessi Requisiti e PUÒ Essere Richiesto alla STESSA maniera. I Valori degli Sconti vengono Decisi della base alla zona climatic e prevederà Sconti Che varieranno probabilmente Dagli 80 € Ai 300 € della base alla Situazione e al numero di PERSONE Che compongono il nucleo familiare. Per Poter ottenere Maggiori informazioni dotete tariffa cliccare qua e Attendere Qualche Secondo affinchè a pagina Carichi CORRETTAMENTE.

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10 gennaio 2016 7 10 /01 /gennaio /2016 12:16
La nuova WattsApp disporrà di chiamate video con le quali oltre a parlare vedrai l'interlocutore.

La nuova WattsApp disporrà di chiamate video con le quali oltre a parlare vedrai l'interlocutore.

WhatsApp non si ferma più e, dopo le gettonatissime chiamate vocali, potrebbero arrivare presto quelle video, una novità tanto attesa dagli smanettatori di smartphone.

La soffiata arriva da un blog tedesco che sarebbe riuscito a impossessarsi di alcuni screenshot della versione più nuova per dispositivi iOs, la 2.12.16.2, in cui si può notare la presenza di tre tasti mai introdotti finora dall'applicazione di messaggistica mobile più utilizzata al mondo: un pulsante per mettere il microfono in modalità 'mute', un altro per interrompere la videochiamata in corso e un terzo che rimanda all'attivazione della fotocamera.

Foto | In Arrivo Su #WhatsApp Le #Videochiamate - Ecco Le Prime Immagini https://t.co/salOfmk32n pic.twitter.com/j8DzAluwOg

Gli esperti stanno indagando sulla veridicità di queste schermate prese a tradimento dagli hacker alemanni: se non fosse una bufala, si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione da parte di WhatsApp, che andrebbe così a competere a pieno titolo con i vari Skype, Viber, WeChat e Hangouts, servizi che già includono le conversazioni 'vis-à-vis'. E allora perché non pensarci prima? A quanto pare per garantire un prodotto impeccabile, senza interruzioni o disturbi sulla linea. Insomma, prima di far partire la videochiamata, quelli di WhatsApp hanno voluto... vederci chiaro.

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9 gennaio 2016 6 09 /01 /gennaio /2016 17:57

Riminescenze

Il percorso della vita

può sembrar sempre in salita

ma quello che apparir un volte può

Una calamità si Trasforma

Spesso in Opportunità.

Non bisogna Mettersi di traverso

Al Corso degli eventi o addirittura

di intralcio e contro ESSI,

ma Tariffa in modo di agevolarne il decorso.

Fai in modo sempre di costruirti

Intorno Una cintura di certezze

ed ESSA grata ti ricompenserà

garantendoti sempre Sicurezza

Non affrontare mai salti nel

buio o voli pindarici ma da solista

la semplicità e praticità Prudenza

e stai sicuro Che il futuro ti arriderà

Non affannarti Una vendetta cercar

verso chi ti ha causato dolori e dispiaceri

rifarti sempre un ricordar la detta

Che chi di spada ferisce di spada perisce!

La vita e dona Toglie Perché

il destino avversa Spesso colui

Che ha seminato vento, prima

o poi raccoglierà tempesta!

Non si sfugge alle Sue leggi

nè al peso della propria Coscienza

SE SEI UN posto con ESSA ti

risvegli sereno al mattino, senza

Non Porre odio e rancori in mezzo

non servono alla salute, anzi

procurano solista Danni e disagi

usa la noncuranza, Che il peggior disprezzo!

Cav. Giuseppe Esposito lalchimista

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6 gennaio 2016 3 06 /01 /gennaio /2016 20:48
Una invenzione che sfrutta principi naturali come la fotosintesi delle piante, cioè il processo clorofilliano.

Una invenzione che sfrutta principi naturali come la fotosintesi delle piante, cioè il processo clorofilliano.

Niente pioggia da molto tempo, temperature sopra le medie stagionali, stesso quantitativo di veicoli circolanti in città con pericolose emissioni di inquinanti e impianti di riscaldamento in funzione, questo autunno-inverno sarà ricordato nella storia d'Italia come uno dei periodi stagionali più preoccupanti del paese a cauda del tasso d'inquinamento sempre più elevato in molte città della penisola. È dal 25 novembre che Milano è in emergenza smog e con il capoluogo lombardo anche altre città, della Pianura Padana soprattutto, come Monza, Brescia e Torino, stanno vivendo questa situazione allarmante fino al sud con Napoli e Cagliari. Solo Milano per più di 86 giorni ha raggiunto la soglia limite di inquinamento di oltre il doppio del valore permesso e vive situazioni di disagio con giorni di blocco del traffico automobilistico per cercare di limitare i danni in attesa di qualche pioggia. E non aiuta affatto il dato diffuso dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (Aea) per cui l'Italia è il Paese dell'Unione europea con il record del numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita per l'inquinamento dell'aria: 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue solo nel 2012.

Interventi per arginare l'emergenza smog si rendono necessari, e non basta promuovere un ripetuto blocco delle auto per cambiare le condizioni dell'aria in città. Bisognerebbe iniziare ad educare sicuramente gli italiani ad usare di meno i mezzi di trasporto privati e dotare le città di un sistema di trasporti pubblici migliore ed efficiente, ma le problematiche sono molte a partire dalle condizioni economiche inadeguate di molte regioni. Da oggi però un modo per cercare di risolvere il problema dello smog arriva dalla tecnologia e di preciso da una startup italiana Airlite che ha inventato una pittura, applicabile ad ogni superficie, capace di ridurre gli inquinanti dell'aria fino al 88,8%: "Per dare un’idea dipingendo la superficie esterna di un palazzo di 7 piani (circa 1000mq) in 12 ore verrebbe eliminato l’inquinamento prodotto da oltre 70 auto a gasolio Euro 6", spiega l'azienda, "Tenendo conto che in Provincia di Milano ci sono, secondo i dati del censimento 2011, circa 280.000 edifici e che ci sono circa 1,8 milioni di veicoli, considerando una resa del 50%, se solo il 20% degli edifici presenti in provincia utilizzasse questa tecnologia, sarebbe possibile eliminare ogni giorno i gas di scarico di tutte le vetture presenti in Provincia".

La pittura antismog di Airlite funziona come la fotosintesi delle piante: l'energia della luce viene usata dalla nuova tecnologia per ionizzare l'aria vicino alla superficie trattata trasformando gli inquinanti in sali minerali idrosolubili innocui per la salute dell'uomo. La tecnologia brevettata da Airlite e presentata nell'ambito del progetto "Bosco Immobile" a Milano, in collaborazione con Retake Milano e l'associazione Vivaio, dimostra quanto può essere semplice migliorare la vita delle persone. L'innovativa pittura naturale al 100% può essere infatti utilizzata anche in ambienti chiusi, come case ed uffici, eliminando muffa, batteri e cattivi odori ed impedendo allo sporco di depositarsi sulle pareti. Inoltre Airlite, grazie alla sua particolare composizione che riflette la maggior parte della radiazione solare infrarossa, impedisce il passaggio eccessivo di calore mantenendo gli ambienti freschi senza ricorrere ad impianti di condizionamento: si riduce così il consumo di energia elettrica dal 15% al 50% e le emissioni di anidride carbonica. Ecco dunque il metodo più naturale per risparmiare e vivere meglio.


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6 gennaio 2016 3 06 /01 /gennaio /2016 20:09
Una fantastica e avventurosa invenzione nata per caso che ha rivoluzionato il mondo della comprensione scritta!

Una fantastica e avventurosa invenzione nata per caso che ha rivoluzionato il mondo della comprensione scritta!

La prima ‘Bic’, marchio inventato dal barone italo-francese Marcel Bich, che comprò durante la seconda guerra mondiale il brevetto da Laszlo Jozsef Birò, venne messa in vendita in un grande magazzino di New York il 29 ottobre 1945, esattamente 70 anni fa. La penna destinata a rivoluzionare completamente il mondo della scrittura era nata quasi casualmente: era la fine degli anni ’30 e Birò, giornalista ungherese, ebbe l’intuizione della penna a sfera osservando alcuni bambini che giocavano a biglie per la strada.

Tutto accadde a Budapest, nel 1936. Una biglia lanciata in qualche parte della capitale ungherese da un ragazzino rotolò dentro una pozzanghera, per poi uscirne lasciando una scia sulla strada. Lazlo Biro’, che passava casualmente, osservò incuriosito la scena. Lui aveva fatto della scrittura il suo lavoro: era redattore in una rivista della città, ma faceva anche il pittore; era però un tipo abbastanza schizzinoso e non amava sporcarsi le mani. Da questo la sua avversione per la nobile penna stilografica, con cui lavorava ogni giorno e che lasciava tante antiestetiche macchie. Quella bigilia rotolante, dunque, lo porta ad un’intuizione geniale: sostituire l’inchiostro liquido con quello delle rotative che stampano i giornali, molto più vischioso. Ma occorre qualcosa che renda fluida la scrittura. Ed ecco l’idea: inserire all’interno della punta una piccola pallina metallica che permetta la distribuzione omogenea dell’inchiostro. Laszlo si mette subito a lavoro insieme al fratello Gyorgy e, nel 1938, chiede il brevetto. Ma la seconda guerra mondiale è alle porte e il giornalista, che è di origini ebraiche, è costretto a fuggire inizialmente in Spagna, poi in Francia e, infine, in Argentina.

Ed è proprio in Argentina che Birò perfeziona e brevetta la sua invenzione, ma i tempi sono duri e i soldi scarseggiano. I costi di produzione troppo alti lo costringono a cedere i diritti della sua invenzione al barone Marchel Bich, torinese trasferitosi in Francia, che la perfezionerà ulteriormente e la legherà per sempre al suo cognome. Trasformata in una penna leggera e pratica, oltre che economica, la ‘Bic’ arriva così, il 29 ottobre 1945, in un grande magazzino di New York, al costo di 12,50 dollari. E da qui comincerà la fortuna del barone Bich che arriverà a produrne 10 milioni di pezzi al giorno, mentre Laszlo Birò morirà povero e sconosciuto a Buenos Aires nel 1985. Le prime penne a sfera arrivarono in Italia subito dopo la guerra, ma inizialmente il loro utilizzo fu osteggiato soprattutto dai maestri a scuola,che ritenevano peggiorassero la grafia. Anche negli uffici la biro non venne utilizzata se non negli anni ’60. Nota curiosa e tutta italiana: pare che il primo a chiamarla biro sia stato Italo Calvino, in onore dello sfortunato inventore.

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  • : Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
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