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20 luglio 2016 3 20 /07 /luglio /2016 15:35
Una esperienza magica e unica, un viaggio nella storia antica da rabbrividire!

Una esperienza magica e unica, un viaggio nella storia antica da rabbrividire!

Magia, mitologia, misteri, maledizioni. L’isola di Dino, la più grande delle due isole della Calabria, sorge di fronte a Praia a Mare, in provincia di Cosenza. Chi ammira la fascia costiera calabrese dalla sua vetta, tra le primule di Palinuro, le piante rare, il mirto ed i rapaci, viene colpito da bellezza e terrore. Sentimenti che si sposano bene con le due principali teorie riguardanti il nome dell’isola, di origine chiaramente magnogreco.
C’è chi dice che derivi dal tempio (aedina) costruito dai naviganti in onore a Venere, in virtù del meraviglioso effetto che suscitano le acque del Tirreno battendo sulle sue pareti. C’è chi, invece, pensa che provenga dalla parola greca dine, ovvero tempesta, bufera, per le frequenti mareggiate che storicamente hanno sempre insidiato i pescatori.
Un dolce ossimoro, che si rivive visitando due tra le sue principali grotte marine, la grotta del Leone e la grotta Azzurra. Quest’ultima teatro dell’ultimo record realizzato dal campione del mondo di apnea Simone Arrigoni, durante la scorsa edizione dei Giochi del Mare, che è riuscito ad attraversarla tra mille difficoltà con un mare proibitivo a causa della risacca e delle correnti.
L’isola di Dino è stata teatro di battaglie, assalti ed incursioni. Basta una veloce panoramica per comprendere quanto la sua posizione fosse strategica per monitorare le minacce dei pirati, così come dimostra la torre per gli avvistamenti, di origine normanna, costruita sul frontone.
Potrebbe essere il naturale set per un remake di “Cast Away”, la straordinaria pellicola in cui il naufrago Tom Hanks si ritrova a trascorrere quattro anni su un’isola deserta e, dopo la disperazione dei primi periodi ed il ricorrente pensiero di farla finita, riesce a sopravvivere ed a trovare il modo di tornare a casa. Solo uno, tra i mille pensieri suscitati dall’isola.
Negli anni 60 questo splendido sito di 50 ettari, con altitudine massima di 100 metri, venne notato dall’avvocato Gianni Agnelli che, immaginando di poterlo rendere una perla turistica internazionale, lo acquistò per 50 milioni di lire. Vennero costruiti un pontile di attracco con la parte alta, oltre che villette, boungalow e ristoranti. Negli anni l’isola di Dino passò a varie società e, nel frattempo, venne dichiarata “sito di interesse comunitario”.
Oggi l’amministrazione di questo splendido luogo è passata all’Isola di Dino Club di Matteo Cassiano, giovanissimo imprenditore praiese, animato da passione e amore per sua terra, che ne è diventato amministratore unico ed ha avviato, da zero, un percorso per la sua valorizzazione. “Il mio obiettivo è quello di dare nuova linfa all’isola di Dino e renderla uno dei vessilli della Calabria – afferma Matteo Cassiano – per la sua storia, per la sua bellezza, per ciò cha ha rappresentato e per le potenzialità ancora inespresse che la contraddistinguono. Ho avviato un percorso che, in primis, faccia conoscere questa realtà a tutti i calabresi, a quelli che vivono nella regione ed a chi risiede all’estero”. Il ventottenne calabrese ha un sogno molto ambizioso: “Credo si possano creare le condizioni, passo dopo passo, lavorando negli anni, per rendere l’isola di Dino un fiore all’occhiello del turismo mondiale. Il mio auspicio – conclude Cassiano – è di essere accompagnato in questo percorso da tutti i miei corregionali”.

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14 maggio 2016 6 14 /05 /maggio /2016 10:30
Importante scoperta fatta da nostri scienziati creati in laboratorio gli enzimi della vita umana.

Importante scoperta fatta da nostri scienziati creati in laboratorio gli enzimi della vita umana.

COME è avvenuto il passaggio dall'inorganico all'organico? Come, in sostanza, ha avuto origine la vita? Un importante passo in avanti nelle nostre conoscenze è stato compiuto grazie a due fisici di Messina - Franz Saija, ricercatore dell'Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Ipcf-Cnr) e Antonino Marco Saitta, professore di Fisica all'Università Pierre e Marie Curie - che per la prima volta hanno riprodotto al computer il celebre esperimento di Stanley Miller, con il quale nel 1953 si dimostrò in laboratorio la possibilità di formare spontaneamente gli aminoacidi, le molecole base della vita, sottoponendo a intense scariche elettriche le semplici molecole inorganiche presenti nel brodo primordiale così come ipotizzato già nel 1871 da Charles Darwin.

Trattando le interazioni dei singoli atomi a livello quantistico, i due ricercatori sono riusciti a individuare i meccanismi coinvolti in queste reazioni chimiche su scala atomica e a determinare le condizioni necessarie per la sintesi degliaminoacidi. ''Abbiamo simulato al computer il comportamento di una miscela di molecole semplici (acqua, ammoniaca, metano, monossido di carbonio, azoto), sottoponendola a intensi campi elettrici'', spiega Saija. ''L'effetto di tali scariche elettriche, dell'ordine dei 50 MV/cm, ha determinato la trasformazione delle molecole del sistema iniziale in altre via via più complesse fino alla comparsa della glicina, l'aminoacido più semplice in natura, considerato il ''mattone fondamentale'' per costruire peptidi e proteine''. Tali intense scariche elettriche simulano l'azione dei fulmini presenti nell'ambiente terrestre primordiale.

Gli autori del lavoro, pubblicato questa settimana sulla rivista dell'Accademia delle scienze americana Pnas, hanno dimostrato mediante tecniche avanzate di simulazione numerica che queste reazioni avvengono attraverso stadi di reazione più complessi di quanto supposto in precedenza, individuando il campo elettrico come sorgente di energia fondamentale nell'innescare la formazione degli aminoacidi e identificando gli acidi formico e cianidrico e la formammide come prodotti intermedi "chiave" per la sintesi degli aminoacidi e, quindi, dei precursori del dna e degli acidi metabolici. "La portata di questo studio si spinge al di là degli esperimenti di Miller", prosegue il ricercatore dell'Ipcf-Cnr, "poiché campi elettrici estremamente intensi, anche se molto localizzati, sono presenti in natura sulla superficie dei minerali che si trovano nelle profondità della Terra. Questo risultato pionieristico suggerisce dunque la necessità di esplorare a fondo il ruolo di tali campi: sia per comprendere i meccanismi chimici che hanno portato allo sviluppo di molecole biologiche sempre più complesse, sia per sfruttare le enormi opportunità che questo tipo di simulazioni numeriche quantistiche possono aprire in molti ambiti scientifici che vanno dall'elettrochimica alla neurobiochimica". "L'attività da cui nasce questo articolo si inquadra nello studio dei sistemi macromolecolari, polimeri efluidi complessi condotto tramite metodi di simulazione numerica all'Istituto per i processi chimico-fisici afferente al Dipartimento Scienze chimiche e tecnologie della materia del Cnr", sottolinea il direttore Cirino Salvatore Vasi. "Da questa ricerca è stato possibile chiarire alcuni meccanismi fondamentali alla base delle reazioni chimiche prebiotiche, che aprono nuove frontiere per lo studio dell'origine della vita e per applicazioni nell'ambito delle biotecnologie".

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8 aprile 2016 5 08 /04 /aprile /2016 09:39
Sono sicuramente le armi più seducenti delle donne!

Sono sicuramente le armi più seducenti delle donne!

  1. Le più grandi tette rifatte del mondo sono una taglia 38KKK che corrispondono più o meno a 4 kg di silicone. Appartengono all’esuberante Sheyla Hershey, una Texana 29enne che dopo essere andata contro il parere di medici amici ed ex-ragazzo, ha deciso di andare in Brasile e operarsi per ben 9 volte per raggiungere questa taglia da record.
  2. Esiste un’organizzazione non governativa che si batte per il diritto femminile di andare in giro in Topless. L’arganizzazione si chiama GoTopless e da anni rivendica il diritto femminile di poter girare a torso nudo così come fanno gli uomini. Spesso i membri di questa particolare società organizzano raduni per rivendicare il loro diritto. Sosteniamo anche noi queste bellezze!! Questo il sito:GoTopless.org
  3. La tetta sinistra solitamente è quella più grande. Come molti/e di voi sapranno le due tette non hanno praticamente mai la stessa dimensione. La cosa curiosa però è che quasi sempre è il seno sinistro ad essere il più grande. Se non ve ne siete rese conto, no problem, spesso (per fortuna) la differenza è quasi nulla.
  4. E’ stato dimostrato che la prima cosa che gli uomini notano in una donna, sono le tette. Non una grande sorpresa a dire il vero. Una ricerca condotta al Victoria University di Wellington ha mostrato come il seno è spesso la prima cosa che gli uomini guardano in una donna e senza dubbio, la parte del corpo che guardano per più tempo rispetto alle altre. Buone notizie per noi uomini, un altro studio ha rivelato che guardare il seno ad una donna per almeno un minuto al giorno può giovare sulla nostra salute e allungarci la vita da 1 a 4 anni. Donne tranquille, noi lo facciamo solo per questo!
  5. Gli uomini possono allattare. Anche se accade in rari casi, gli uomini, essendo “dotati” di ghiandole mammarie sono in grado di produrre latte e quindi di allattare. la maggiorparte delle volte in cui l’allattamento maschile avviene è a causa di trattamenti ormonali per tumori e malattie simili.
  6. Le donne Inglesi sono quelle con le tette più grandi d’Europa. Un’indagine effettuata dalla marca di biancheria intima Triumph ha scoperto che le donne Inglesi sono quelle con i seni più grandi d’Europa, più della metà delle donne d’oltremanica veste almeno una coppa D. Al secondo posto si piazzano le Danesi, seguite dalle Olandesi. Le italiane sono in fondo alla classifica con un significativo 68% che non supera la coppa B. Non importa, siete bellissime ugualmente!
  7. In media una tetta pesa circa 500 grammi. Il seno contribuisce al 4-5% circa della massa grassa e a circa l’1% del peso corporeo totale in una donna media. Quindi se vi sentite grasse provate a togliere il peso e il grasso delle vostre tette, se siete maggiorate magari potreste tornare al peso forma.
  8. Il seno ingrassa. All’età di 20 anni, il vostro seno sarà composto da collagene, ghiandole mammarie e grasso e sarà quasi sicuramente sodo; con il passare degli anni le prime due pian piano si ritireranno lasciando sempre più spazio al grasso. Per questo il seno con l’avanzare dell’età tende sempre più a collassare sotto il suo stesso peso.
  9. La chirugia plastica al seno può portare al suicidio. Nell’ Agosto del 2007 uno studio dell’Annals of Plastic Surgery ha portato alla luce che le donne che hanno effettuato un intervento di chirirgia plastica al seno, hanno la probabilità di commettere un suicidio 3 volte superiore rispetto alle altre donne. Si crede che la causa sia riconducibile al fatto che le donne con il seno rifatto sono più propense ad avere problemi psichici.
  10. In Cina esiste una facoltà per lo studio del reggiseno. Si trova ad Hong Kong la Polytechnic University, università nel quale è presente una laurea specialistica per lo studio, la progettazione e la realizzazione di reggiseni.
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29 marzo 2016 2 29 /03 /marzo /2016 10:09

http://www.meteoweb.eu/2016/03/stasera-la-congiunzione-luna-marte-saturno-ecco-come-osservarla/658857/

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28 dicembre 2015 1 28 /12 /dicembre /2015 21:11
Una nuova scoperta scientifica utilissima in medicina e in molte attività umane.

Una nuova scoperta scientifica utilissima in medicina e in molte attività umane.

Sembra che le cozze siano in gradi fornire una forte colla naturale!
Le cozze hanno poteri straordinari, che potrebbero rivelarsi molto utili. In medicina e non solo. La loro 'bava' appiccicosa è una colla potente. Una ricerca pubblicata su 'Nature Communication' dall'Istituto di nanotecnologia del Cnr di Rende (Cosenza) e dal Nanyang Technological University di Singapore ha scoperto che è basata su una proteina che rimuove le molecole d'acqua e si lega fortemente al substrato. Un risultato di grande rilevanza per realizzare adesivi efficaci in acqua, da applicare nel settore navale e in campo medico.

Era già noto da tempo che la cozza fosse fonte preziosa di principi antiossidanti, proteine nobili, vitamine e sali minerali, potente antinfiammatorio naturale e cibo afrodisiaco, ed era già altrettanto noto che la sua bava fosse una colla dotata di 'superpoteri'. Nessuno però aveva misurato la portata dell'appiccicosità né il meccanismo su cui si basa, come invece hanno fatto i ricercatori del Cnr-Nanotec di Rende, in collaborazione con gli scienziati dell'università della Calabria e con il gruppo di ricerca di Ali Miserez di Singapore.

"Si tratta di un risultato di grande rilevanza applicativa, perché anche i più tenaci tra i moderni adesivi sintetici si rivelano inefficaci nel generare adesione in presenza di molecole d'acqua", spiega Bruno Zappone di Cnr-Nanotec.

"Usando il Surface Force Apparatus (Sfa) in dotazione al nostro Istituto - continua Zappone - è stata misurata l'adesione che le proteine delle cozze riescono a generare tra due superfici completamente immerse in un mezzo acquoso. Il nostro studio ha rivelato che le cozze verdi asiatiche producono varie proteine secondo una sequenza di secrezione ben orchestrata. Dapprima la cozza produce una proteina 'asciugatrice' che rimuove le molecole d'acqua e successivamente si lega fortemente al substrato. Su questo primo strato superficiale di proteine viene progressivamente costruito un complesso tessuto proteico in cui ogni proteina svolge una funzione specifica (protezione dall'ambiente esterno, resistenza alle sollecitazioni meccaniche, eccetera)".

Lo studio Sfa è stato determinante per chiarire la relazione tra l'ordine di secrezione e le proprietà adesive delle proteine, aprendo nuove prospettive nello sviluppo di adesivi sintetici biomimetici, biocompatibili e biodegradabili ispirati a molecole biologiche.

"Una 'colla subacquea' potrebbe avere importanti applicazioni nel settore navale, ma senza dubbio straordinarie risulterebbero le applicazioni in campo medico, finalizzate ad esempio ad evitare inestetiche suture chirurgiche, a ricostruire tessuti danneggiati oppure ossa fratturate, a riparare i distacchi di retina o ad integrare materiali biomedicali in presenza di liquidi biologici", conclude il ricercatore.

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4 dicembre 2015 5 04 /12 /dicembre /2015 20:24
La strana creatura rinvenuta sull'isola Plum. E' un mostro?

La strana creatura rinvenuta sull'isola Plum. E' un mostro?

Plum Island, nella Baia Gardiner, al largo della costa di Long Island nello stato di New York, sede del centro federale di ricerche Plum Island Animal Disease Center of New York (PIADCNY), è da anni al centro di storie e misteri. Già la natura dell'impianto è rimasta a lungo coperta dal riservo: ufficialmente il centro conduce ricerche sugli agenti patogeni animali (dal colera alla febbre suina africana) così da poter elaborare terapie efficaci per proteggere agricoltori e allevatori e così tutelare la produzione alimentare statunitense, ma durante la guerra fredda venne anche utilizzato per progettare una particolare arma biologica e non è escluso che siano anche state condotte ricerche sull'antrace.

Per la natura di simili ricerche l'accesso al centro di ricerche e a tutta l'isola è stato a lungo proibito e solo nel 1992 l'isola è stata aperta ai media. In quello stesso anno, curiosamente, il Senato americano tornò a considerare l'ipotesi di ampliare le ricerche condotte sull'isola non solo agli agenti patogeni animali ma anche quelliumani. Non se ne fece niente anche a causa della crisi economica degli inizi del nuovo millennio, ma l'isola è rimasta al centro delle cronache.

Se ogni animale selvatico sull'isola viene di regola abbattuto per prevenire la possibilità di trasmissione di pericolosi agenti patogeni (nelle celle frigorifere del centro sono conservati anche campioni di polio e altri virus trasferibili dagli animali all'uomo), quando nell'estate del 2008 una donna di 27 anni, Jenna Hewitt, e tre suoi amici scoprono sulla spiaggia di East Hampton presso Montauk (a poche miglia nautiche di distanza da Plum Island) il cadavere di un animale che sembra uscito da una favola gotica, in molti pensarono che vi fosse un collegamento con le ricerche del PIADCNY.

Il "mostro di Montauk" non è del resto stato l'unico caso di animali mostruosi, apparentemente ibridi fra varie specie dai procioni ai cani: a Old Lyme, nel Connecticut, nell'aprile del 2009 venne rinvenuta un'altra carcassa biancastra dalle forme simili a quelle di Montauk, nel 2010 una terza carcassa simile alle prime due venne rinvenuta nel nord dell'Ontario, nel 2011 vengono rinvenuti a Milford Beach, nuovamente nel Connecticut, e nell'East River, nei pressi del ponte di Brooklyn, altre due carcasse sospette, mentre è del 2012 l'ultima segnalazione di cui si è avuta notizia, a Lloyd Neck, nel Nortwestern Long Island, in questo caso tuttavia senza aver potuto esaminare i resti in quanto scomparsi in mare trascinati dalla risacca. E' possibile che tutte le creature ritrovate provenissero da Plum Island?

Nel gennaio 2010 i ritrovamenti diventano agghiaccianti, sulla spiaggia di Plum Island venne ritrovato un corpo umano in avanzato stato di decomposizione, l'uomo presentava diverse malformazioni in tutto il corpo, tra cui delle dita estremamente lunghe.

A questo punto viene naturale porsi una domanda: gli animali sono state le uniche cavie degli esperimenti batteriologici segreti americani o anche degli esseri umani sono stati contagiati? Il fatto che Erich Traub, scienziato nazista che diresse il centro di ricerca per le armi batteriologiche del terzo reich sull'isola di Riems, sia stato fatto arrivare negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale nell'ambito del programma Paperclip e abbia collaborato consentendo di avviare il programma di studi di Plum Island è un fatto, come è un fatto che nel 1975 sempre a Old Lyme sia scoppiata improvvisamente una micidiale epidemia con sintomi comefebbre, debolezza, psicosi, delirio e paralisi.

Una patologia che si diffonde tramite le punture di zecca (simili a quelle conservate proprio a Plum Island) e che da allora chiamata la malattia di Lyme. Tutte semplici coincidenze o c'è un filo tenebroso che lega tutte queste vicende? Le autorità naturalmente smentiscono ma mai come in questo caso le smentite non riescono a chiarire tutti di dubbi accumulatisi negli anni.

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22 novembre 2015 7 22 /11 /novembre /2015 13:09
Dimmi in che posizione dormi e ti dirò chi sei!!

Dimmi in che posizione dormi e ti dirò chi sei!!

Ognuno di noi ha una posizione preferita nel dormire: se per qualsiasi motivo non possiamo assumere la suddetta posizione non riposiamo bene o addirittura non riusciamo a chiudere occhio.

Si può dedurre molto sulla personalità di una persona analizzando il modo in cui dorme: questa è la conclusione degli studi “Learn to sleep well” condotto dal Professor Chris Idzikowski, uomo a capo della Sleep Assessment and Advisory Service di Londra.

Il linguaggio del corpo è presente in ogni momento, persino mentre dormiamo; anzi, mentre di giorno riusciamo a gestire e controllare i nostri atteggiamenti, durante il sonno non possiamo impedire che vengano a galla gli aspetti più profondi delle nostre personalità.

Nonostante sia ovvio che ci possono essere tante posture quante persone nel mondo, queste possono essere differenziate in sei principali.

Posizione fetale (dormire sul fianco, curvi, con le ginocchia verso il petto, le braccia sovrapposte o vicino le gambe): è la postura più frequente tra le persone mentre si dorme. Nello studio citato anteriormente, il 41% dei 1000 intervistati hanno affermato di assumere tale posizione. In quanto alla personalità, questa posizione indica una persona sensibile ed emotiva, che è predisposta ad avere rapporti intensi. Queste persone possono sembrare timide quando conoscono qualcuno, ma dopo si rilassano, sono molto gentili, affettuose e hanno paura di essere ferite sentimentalmente.

Posizione a tronco (dormire sul fianco, con entrambe le gambe stese e giunte e la schiena ben retta; le mani di solito sono attaccate al corpo oppure una di esse sotto il cuscino o stesa): questa postura viene assunta dal 15% delle persone intervistate durante lo studio. Chi l’assume è una persona molto socievole, va d’accordo con la maggior parte della gente, si sente bene quando fa parte di un gruppo, ma si fida fin troppo degli altri, e spesso viene deluso.

Posizione semi-fetale o richiedente (dormire su di un fianco, con entrambe le braccia protese verso l’avanti): il 13% dei volontari di questo studio ha affermato di dormire in questo modo. In genere, chi dorme in questa postura ha una personalità più complessa. Nonostante per natura siano amichevoli e aperti, allo stesso tempo spesso sono cinici e sospettosi. Prendono una decisione con molta difficoltà e calma, ma quando quest’ultima è stata presa, difficilmente cambiano idea. Possono essere ottimi amici e ricompensare con affetto gli altri.

Posizione supina o soldato (dormire a pancia sopra, con le gambe separate a livello dei fianchi o delle spalle, le braccia sono stese lateralmente al corpo): solo l’8% degli intervistati dorme in questo modo, con il mento rivolto verso il tetto. Queste persone sono riservate, silenziose, che difficilmente si abbandonano alle emozioni. Sono molto leali e proteggono la famiglia e i cari. Hanno una notevole stima di sé e pretendono sempre molto, anche dagli altri.

Posizione prona o caduta libera (dormire sdraiati a pancia sotto, con la testa girata verso un lato; una o entrambe le mani sotto o sopra il cuscino): il 7% degli intervistati nel sondaggio assume questa posizione. In genere, chi dorme in questa posizione è una persona molto intensa, socievole, spontanea e in fondo in fondo molto sensibile. Ama molto la libertà, non vuole sentirsi dire cosa deve fare e non sopporta le critiche. Nasconde una certa fragilità ed è facilmente presa dall’ansia e dallo stress.

Posizione a stella (dormire a pancia sopra, con le braccia parzialmente o del tutto attorno il cuscino, le gambe semi-piegate oppure una stesa): è la postura meno preferita con il solo 5% delle persone. Parlando della personalità, diciamo che sono bravi ascoltatori dei problemi altrui, ottimi amici, sempre disposti ad aiutare il prossimo; preferiscono non essere al centro dell’attenzione e in genere evitano di assumersi delle responsabilità.

Vuoi scoprire veramente che personalità ha una persona? Beh che aspetti: chiedi in che posizione dorme o, se puoi, osservala.

E tu? Rispecchi la tua personalità nella tua posizione nel dormire?

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10 novembre 2015 2 10 /11 /novembre /2015 20:51
Creata la foglia artificiale e la relativa fotosintesi, cioè la fonte dell'energia naturale

Creata la foglia artificiale e la relativa fotosintesi, cioè la fonte dell'energia naturale

'La foglia artificiale mostra particolare promessa come una fonte economica di energia elettrica per le case dei poveri nei paesi in via di sviluppo. Il nostro obiettivo è di rendere ogni casa una propria centrale elettrica.

'Si può immaginare villaggi in India e in Africa non molto tempo da oggi l'acquisto di un sistema di alimentazione di base a prezzi accessibili basati su questa tecnologia.'

Future: La foglia divide acqua nei suoi due componenti, idrogeno e ossigeno che sono memorizzate in una cella a combustibile che converte l'energia in elettricità

Il dispositivo non ha alcuna somiglianza con le controparti di Madre Natura sulle querce, aceri e altre piante verdi, che gli scienziati hanno usato come modello per i loro sforzi per sviluppare questo nuovo genere di celle solari.

Circa la forma di una carta di poker, ma più sottile, il dispositivo è ricavata da silicio, elettronica e catalizzatori, sostanze che accelerano le reazioni chimiche che altrimenti non si verificherebbero, o sarebbero correre lentamente.

Situato in un singolo gallone di acqua in una luce del sole, il dispositivo potrebbe produrre abbastanza elettricità per alimentare una casa in un paese in via di sviluppo con l'elettricità per un giorno, ha detto Nocera.

Lo fa dividendo acqua nei suoi due componenti, idrogeno e ossigeno.

I gas idrogeno e ossigeno saranno memorizzati in una cella a combustibile, che utilizza i due materiali per produrre energia elettrica, sia situato sulla parte superiore della casa o accanto.

Nocera, che è con il Massachusetts Institute of Technology, sottolinea che la 'foglia artificiale', non è un concetto nuovo.

La prima foglia artificiale è stato sviluppato più di dieci anni fa da John Turner del National Renewable Laboratory energia degli Stati Uniti a Boulder, Colorado.

Anche se è molto efficace a realizzare la fotosintesi, dispositivo di Turner era poco pratico per l'uso più ampio, come è stato composto da rare, metalli costosi ed era altamente instabile - con una durata di appena un giorno.

Nuova foglia di Nocera supera questi problemi.

'Il nostro obiettivo è di rendere ogni casa una propria centrale elettrica'

Dr. Daniel Nocera

Esso è fatto di materiali poco costosi che sono ampiamente disponibili, lavora in condizioni semplici ed è altamente stabile. In studi di laboratorio, ha dimostrato che una foglia prototipo artificiale potrebbe funzionare in modo continuo per almeno 45 ore senza un calo dell'attività.

La chiave di questa innovazione è recente scoperta di Nocera di diversi potenti nuovi catalizzatori, poco costoso, di nichelio e cobalto, che sono capaci di acqua in modo efficiente scissione nelle sue due componenti, idrogeno e ossigeno, in condizioni semplici.

In questo momento, foglia di Nocera è di circa 10 volte più efficiente a realizzare la fotosintesi di una foglia naturale. Tuttavia, è ottimista che può aumentare l'efficienza della foglia artificiale molto maggiore in futuro.

'Natura è alimentato da la fotosintesi, e penso che il mondo futuro sarà alimentato dalla fotosintesi e in forma di questa foglia artificiale', ha detto Nocera, un chimico presso il Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, Mass.


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8 novembre 2015 7 08 /11 /novembre /2015 13:41
La scoperta ha dell’incredibile. Secondo quanto riportato dallo studioso Antony Paster, l’uomo sarebbe vicino alla programmazione della macchina del tempo.  “Stiamo studiando da anni le aree temporali di passato, presente e futuro. Dividendo la gravità per la massa magra dell’ossigeno e moltiplicando per la velocità al cubo dell’idrogeno, ci siamo resi conto di come potessimo spostare gli equilibri temporali. Ieri Silvano Laporta è riuscito ad arrivare nel novembre del 1989, sostando per più di un mese in Germania, assistendo a tutte le ultime fasi che hanno interessato la caduta del muro di Berlino. Per ora, siamo in grado di arrivare solo a massimo 50 anni indietro nel tempo, ma contiamo di riuscire a completare la macchina entro la fine dell’anno.”  Poi prosegue “Per quanto riguarda il futuro, quello è più complesso. Il futuro non c’è. Quindi ogni persona lanciata avanti nel tempo vivrà futuri diversi dagli altri, eventi poi, comunque irripetibili. Secondo i nostri studi, il futuro è in continua evoluzione e sarebbe impossibile calcolarlo e unificarlo per tutti.” Una scoperta quindi che porterebbe l’umanità a livello di progresso assoluti.  Lo studioso Enrico Avanti però ammonisce: “Ma come si fa a pensare di tornare indietro nel tempo? Cosa si cerca di fare? L’uomo vive una sola vita che è in progressione. Così si rischia di sfociare in universi paralleli e non sappiamo che effetto avrà questo per l’universo. Il presidente americano Obama si è però dimostrato subito felice della cosa, chiedendo agli studiosi di rivivere la notte della sue prima vittoria come presidente americano. Tempi nuovi per la storia? Vedremo.

La scoperta ha dell’incredibile. Secondo quanto riportato dallo studioso Antony Paster, l’uomo sarebbe vicino alla programmazione della macchina del tempo. “Stiamo studiando da anni le aree temporali di passato, presente e futuro. Dividendo la gravità per la massa magra dell’ossigeno e moltiplicando per la velocità al cubo dell’idrogeno, ci siamo resi conto di come potessimo spostare gli equilibri temporali. Ieri Silvano Laporta è riuscito ad arrivare nel novembre del 1989, sostando per più di un mese in Germania, assistendo a tutte le ultime fasi che hanno interessato la caduta del muro di Berlino. Per ora, siamo in grado di arrivare solo a massimo 50 anni indietro nel tempo, ma contiamo di riuscire a completare la macchina entro la fine dell’anno.” Poi prosegue “Per quanto riguarda il futuro, quello è più complesso. Il futuro non c’è. Quindi ogni persona lanciata avanti nel tempo vivrà futuri diversi dagli altri, eventi poi, comunque irripetibili. Secondo i nostri studi, il futuro è in continua evoluzione e sarebbe impossibile calcolarlo e unificarlo per tutti.” Una scoperta quindi che porterebbe l’umanità a livello di progresso assoluti. Lo studioso Enrico Avanti però ammonisce: “Ma come si fa a pensare di tornare indietro nel tempo? Cosa si cerca di fare? L’uomo vive una sola vita che è in progressione. Così si rischia di sfociare in universi paralleli e non sappiamo che effetto avrà questo per l’universo. Il presidente americano Obama si è però dimostrato subito felice della cosa, chiedendo agli studiosi di rivivere la notte della sue prima vittoria come presidente americano. Tempi nuovi per la storia? Vedremo.

Il sogno di Tornare indietro nel Tempo e Ormai sfumato. La notizia giunge proprio Nell'anno in cui Martin McFly, protagonista di 'Ritorno al futuro', celebre pellicola degli anni ottanta, sarebbe dovuto arrivare Ai giorni Nostri con la SUA macchina del tempo, per Salvare il futuro e Tornare a casa, nel 1985 .
Studio Uno, Pubblicato Sulla rivista Scientific Reports, ha infatti provato sperimentalmente Che la freccia del tempo punta da solo verso il futuro. La ricerca has been guidata da Claudio Conti, Direttore dell'Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr ), In collaborazione con il Dipartimento di Fisica della Sapienza e con l'Università dell'Aquila ed e finanziata Dalla Fondazione John Templeton. "Uno dei Problemi Principali della Fisica Moderna e Spiegare Perchè il tempo va avanti da solista nel, e non Si Può Tornare indietro. La meccanica quantistica non fornisce nessuna Indicazione sul Perché i FENOMENI naturali Siano irreversibili ", Spiega Conti. "Consideriamo un pendolo Messo un testa in giù: Nella nostra Esperienza Quotidiana sappiamo Che, DOPO Qualche istante, l'asta Cadra e non ritornerà Più su. Cio non Stato era mai Verificato per un pendolo quantistico, cioè Una particella venire fotone un o un elettrone Che si muove Intorno al proprio nucleo: diciamo che sì ha un pendolo inverso QUANDO QUESTE particles decadono, cioè si scompongono in particles Differenti e - si dice in fisica -. 'Vanno All'Infinito', in Un certo senso, spariscono "Le fondamenta teoriche su cui E Basata la ricerca Sono stato introdotte nel 1986 dal premio Nobel per la fisica, Roy Glauber. Il modello matematico Prevede Che i decadimenti degli 'Oscillatori Inversi quantistici' avvengano assolo una determinata Velocità. Allo Stesso tempo, affinchè la teoria SIA verificata, occorre Che questo tipo di Trasformazioni siano irreversibili , il Che significa Che la particella, una volta decaduta, non si Possa Più riformare. Da qui l'assunto Che Non Si Può Tornare indietro nel tempo. "Nessuno prima d'ora AVEVA mai Testato empiricamente this teoria. Per simulare un oscillatore di Glauber, Switch ABBIAMO Fatto per un Raggio luminoso Attraverso un liquido fototermico. Il liquido assorbe la luce e la defocalizza rendendola simile a un oscillatore quantistico invertito e Rende Più facile individuare la quantizzazione dei decadimenti. Avendo ottenuto this prova sperimentale, POSSIAMO affermare Che la Teoria e verificata, Anche Per Quanto riguarda la freccia del tempo ", aggiunge Conti. Il Direttore dell'Isc-Cnr SPECIFICHE Che la ricerca" oltre al Suo Valore intrinseco, apre Nuove Prospettive per lo Sviluppo di tecnologie Di Più immediata Applicazione, for example nel campo della fotonica, tepee vieni Nuovi di laser per la medicina e microscopi ad altissima risoluzione ".



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3 novembre 2015 2 03 /11 /novembre /2015 21:04
E' possibile oggi rendere la donna di una nuova fertilità oramai persa.

E' possibile oggi rendere la donna di una nuova fertilità oramai persa.

Congelare una cellula uovo è un processo molto più lungo e difficile rispetto al congelamento degli spermatozoi, ma il costante miglioramento delle tecniche ha permesso di fare notevoli passi in avanti, al punto che la tecnica è ormai ampiamente utilizzata.
La nuova frontiera si è spostata ora verso la conservazione ed il reimpianto del tessuto ovarico. Una possibilità, questa, che consiste nel ripristinare completamente la funzione riproduttiva nelle donne che devono affrontare chemioterapia e radioterapia.

Migliaia di volte più grandi degli spermatozoi, gli ovuli sono cellule particolarmente difficili da conservare utilizzando le tecniche di congelamento. Uno degli ostacoli maggiori è dato dalla grande quantità di acqua presente al loro interno: raffreddandosi può dare origine alla formazione di cristalli che possono provocare danni all'intera struttura cellulare.

Le tecniche di crioconservazione tramite congelamento lento oppure attraverso il congelamento rapido, ossia la vitrificazione, ''hanno raggiunto in questi anni notevoli miglioramenti'', spiegato Riccardo Talevi, del dipartimento di Biologia strutturale e funzionale dell'Università di Napoli Federico II. La misura del successo è nel numero di bambini nati da ovociti conservati con il freddo: più di 3.000 soltanto nel 2009.

‘’Non sempre però – prosegue l’esperto - sia hanno la possibilità ed il tempo di indurre nella paziente la produzione di ovociti da prelevare e conservare. Per questo negli ultimi anni si sono messe a punto tecniche di prelievo e conservazione dei tessuti ovarici dove sono presenti follicoli oppure di singoli follicoli''.

La crioconservazione del tessuto ovarico ha già prodotto i primi risultati, registrando la nascita di 17 bambini in tutto il mondo. L'obiettivo è riuscire a conservare parte del tessuto delle ovaie: per le donne che devono affrontare cure antitumorali questo significherebbe poter ricevere il proprio tessuto, sano e funzionale, al termine della terapia, ritrovando la fertilità.

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  • : Blog di lalchimista
  • : Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
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