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9 febbraio 2015 1 09 /02 /febbraio /2015 18:21
il gioco musicale di Mozart

Nel 1793 venne pubblicato, simultaneamente a Berlino e ad Amsterdam, un "Musikalisches Würfelspiel" ("Gioco di dadi musicale"), utilizzabile per comporre minuetti "senza la minima conoscenza della musica, tirando due dadi".
Il gioco ebbe subito un grandissimo successo: in pochi anni moltissime case editrici europee lo ristamparono, e vennero pubblicate versioni economiche e di lusso.
Il dettaglio più interessante è però rappresentato dall'autore di questo "divertimento": niente meno che Wolfgang Amadeus Mozart!
Tra la seconda metà del Settecento e l'inizio dell'Ottocento questo tipo di giochi musicali diventarono molto popolari in Europa, e oltre a Mozart anche altri compositori di grande rilevanza, come Carl Philip Emanuel Bach e Haydn ne furono attratti.
Il "Musikalisches Würfelspiel" mozartiano permetteva di comporre, in modo automatico, un minuetto strutturato secondo la forma tripartita in auge a quell'epoca: una prima parte, cioè il minuetto vero e proprio, una parte centrale detta "trio" perché originariamente era assegnata a tre strumenti solisti, e una terza parte che riproponeva il minuetto iniziale.
I minuetti e i trii dell'epoca erano costituiti tipicamente da 16 battute, e la loro struttura poteva basarsi su schemi abbastanza standard. Questa semplicità strutturale rappresentò per Mozart il requisito necessario per poter concepire l'idea di una composizione automatica.
Per comporre il minuetto, il gioco prevedeva l'utilizzo di una tabella con 11 righe e 16 colonne. In ognuna delle caselle risultanti era presente un numero da 1 a 176, che rimandava ad un libretto nel quale erano trascritte 176 battute composte da Mozart.
Le 16 colonne della tabella corrispondevano alle 16 battute del minuetto. Lanciando, per ciascuna delle 16 battute, due dadi e sottraendo 1 dal punteggio totale si otteneva un numero da 1 a 11. Consultando il libretto con il numero presente all'intersezione tra la colonna del numero di battuta e la riga determinata dal lancio dei dadi, si trovava la battuta mozartiana da utilizzare.
Seguendo questo procedimento il "giocatore" si ritrovava in mano un bel minuetto di 16 battute. E il trio da usare come parte centrale? Il procedimento era del tutto analogo, ma in questo caso la tabella da utilizzare aveva soltanto 6 righe, cosa che rendeva possibile utilizzare un solo dado.
Da notare che, lanciando due dadi, le 11 combinazioni possibili non hanno tutte la stessa probabilità: ad esempio il punteggio 7 è molto probabile, perché si ottiene con 6 diverse combinazioni, mentre il 2 o il 12 si ottengono con una sola combinazione. Alcuni minuetti, quindi, sono più probabili di altri, e non sappiamo se Mozart abbia tenuto conto di questo, ad esempio facendo corrispondere le battute "meglio riuscite" ai lanci di dadi più probabili.
La bravura di Mozart fu, in ogni caso, quella di scrivere battute che potessero adattarsi bene l'una con l'altra, cosa non banale anche in un contesto tonale come quello ovviamente scelto dal genio salisburghese.

Quanti possibili minuetti sono possibili con questo gioco? Per ognuna delle 16 battute del tema principale ci sono 11 battute possibili: quindi le combinazioni possibili sono in tutto 1116. Analogamente, il gioco consente la composizione di 616 trii. Poiché il minuetto come forma musicale tripartita è dato dalla combinazione di un minuetto e di un trio, abbiamo in tutto:
1116 x 616 = 129.629.238.163.050.258.624.287.932.416 diverse composizioni possibili, cioè circa 129 miliardi di miliardi di miliardi!

Leggendo queste righe vi è venuta la voglia di giocare anche voi al "Musikalisches Würfelspiel" e comporre piacevolissimi minuetti mettendo insieme le battute del grande Amadeus? Andate QUI e provate!

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9 febbraio 2015 1 09 /02 /febbraio /2015 17:58
un nuovo progetto per bonificare le acque del Ticino

un nuovo progetto per bonificare le acque del Ticino

Bucce di banana per ripulire il Ticino dai metalli pesanti (come piombo e rame) che hanno fatto scappare via gran parte delle specie ittiche presenti nel fiume. E' il progetto per trasformare l'idroscalo pavese abbandonato in un ristorante di pregio che offra ai clienti specialità tipiche e la possibilità di rilanciare il turismo fluviale.

Così un gruppo di studenti della 5^LB dell'Istituto tecnico Statale Commerciale e per il Turismo "Antonio Bordoni" - Pavia (Sezione Liceo delle Scienze Economiche "Brocca") ha pensato di valorizzare le risorse naturalistiche e paesaggistiche di un'area tanto bella quanto trascurata.

Un modo per riportare agli antichi fasti il "fiume azzurro", da sempre simbolo della città, e per rendere partecipi tutti delle sue bellezze.

L'iniziativa, intitolata "Un nuovo Ticino e la riscoperta della tradizione", è stata presentata nell'ambito del concorso "Alla scoperta del POR (Programma Operativo Regionale finanziato dall'Unione Europea) Lombardia", indetto dalla Regione Lombardia per avvicinare i giovani alle Politiche Comunitarie. Selezionata tra i 12 finalisti, poi, ha vinto il Premio Moebius per gli interessanti risvolti scientifici.

I ragazzi hanno pensato in primo luogo a un sistema che consentisse di bonificare le acque dall'inquinamento. Hanno così proposto un metodo elaborato da Milena Boniolo, ricercatrice presso l'Università Federale di San Carlos (Brasile), che prevede l'utilizzo delle bucce di banana. Questo scarto - essiccato, tritato e messo a mollo - è in grado di catturare le sostanze tossiche (5 mg di polvere di banana ripuliscono 100 ml di acqua inquinata), può essere riutilizzato 11 volte e costa 20 volte meno degli attuali mezzi di depurazione.

Acque pulite, ritorno dei pesci e possibilità di cucinare specialità locali vanno di pari passo. Da qui, l'idea di trasformare l'idroscalo, una gigantesca palafitta in disuso, in un punto di ristoro in grado di offrire anche la possibilità di noleggiare imbarcaderi per gite domenicali lungo il corso d'acqua.

In questo modo, i giovani puntano a conciliare attività del passato (come la navigazione e la pesca) con elementi di modernità.

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7 febbraio 2015 6 07 /02 /febbraio /2015 13:34
l'avversario del Tirannosaurus Rex

l'avversario del Tirannosaurus Rex

Lo scontro profetizzato da Steven Spielberg Tra Tirannosauro e Spinosauro ( Spinosaurus aegyptiacus ) SEMBRA essersi concretizzato, at least carta Silla, proprio in QUESTI giorni. Il Motivo per cui this (Improbabile) sfida sta prendendo vita, E dovuto principalmente, vapore e Recenti Scoperte di squadra delle Nazioni Unite Internazionale di studiosi, di tra cui i paleontologi italiani Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco (Museo di Storia Naturale di Milano) Hanno Firmato l'articolo " semiaquatic adattamenti in un dinosauro predatore gigante ", Pubblicato su Science. In this in studio, basato sull'analisi di ONU nuovo esemplare e sul Riesame di vecchi reperti, Sono stato Colmate numerose lacune circa le Dimensioni ( 15 metri di Lunghezza ) e la Struttura ossea dello Spinosauro. InOLTRE, Spinosaurus aegyptiacus e Stato Riconosciuto vengono Il più grande dinosauro predatore mai vissuto Sulla Terra.

Al di là dei Confronti con il Tirannosauro Sulla presunta ferocia o Sulle Dimensioni, il vero Elemento di novità di This Studio e la Conferma dell'attitudine dello Spinosauro alla vita semiacquatica, resa possibile da Una serie di adattamenti morfologici sopravvenuti 95 Milioni di anni fa.
La scoperta avvenuta grazie all'analisi E di ONU nuovo scheletro Scoperto Nel Sahara (Figura 01, 02, 04 in fondo all'art.), ONU cranio Parziale Conservato (Figura 10, 11 in fondo all'art.) al Museo di Storia Naturale di Milano e Altri Resti custoditi in collezioni museali di tutto il Mondo, Oltre ai di Documenti storici e alle immagini del primo Spinosaurus Scoperto in Egitto Più di 100 anni fa.

I Principali adattamenti alla vita semiacquatica descritti Dagli Autori Sono Molteplici. Per Esempio, Colpisce innanzitutto Il Fatto Che le narici Siano Molto piccole e Molto arretrate Sulla Struttura del cranio, circa una meta della Lunghezza totale del muso, per riuscire a respirare also when buona Parte del muso era immerso in acqua.
Sono STATI evidenziati InOLTRE, Grazie all'utilizzo Combinato di Tecniche di tomografia computerizzata (Figura 11 in fondo all'art.) e modellazione Tridimensionale, Una fitta rete di fori neurovascolari all'estremità del cranio. Fori Simili si trovano sul muso di rettili Acquatici Moderni venire Alligatori e coccodrilli e contengono recettori di pressione Che permettono un QUESTI animali di percepire i Movimenti delle prede also in Acque poco limpide e melmose. Per analogia, E lecito Pensare quindi di Che QUESTE Strutture avessero Una Funzione simile also in Spinosaurus .
A Differenza di MOLTI Altri predatori terrestri, lo Spinosauro non ha denti Sottili e appuntiti, ma affusolati e Dalla forma conica, in Grado di costituire UN MECCANISMO letale di Incastro Tra le due arcate, una preda cui Nemmeno Una scivolosa Come un pesce Poteva sfuggire.
Per Quanto riguarda la Struttura ossea, le Recenti Scoperte Sono stato davvero sensazionali: un bacino piccolo con zampe corte e muscolose Sono un'ulteriore Conferma dell'adattamento acquatico . Strutture Simili stato Sono infatti riscontrate in MOLTI Cetacei primitivi Che, proprio venire Spinosaurus , DOPO UN PERIODO DI vita Sulla terraferma, Sono Tornate verso il mare.
Le ossa Sono particolarmente denso, prive delle Tipiche Cavità midollari Che caratterizzano i dinosauri predatori (e la maggior Parte degli uccelli Moderni). Sempre comparando l'anatomia di Spinosaurus con specie Recenti, E possibile evidenziare adattamento simile nia pinguini, le cui ossa dense aiutano il nuoto e l'immersione delle Nazioni Unite in acqua. Le ossa delle zampe posteriori InOLTRE avevano artigli Grandi e piatti, con piedi Simili annuncio ALCUNI uccelli limicoli Che si muovono su Superfici fangose. I Ricercatori ipotizzano Che Spinosauro potesse Avere Piedi palmati. Anche le vertebre della coda indicano ONU forte adattamento alla vita acquatica, infatti Sono articolate Tra loro in modo lasco: CIO permetteva una this grande predatore acquatico di flettere la coda lateralmente con moto ondulatorio delle Nazioni Unite, vieni Fanno i pesci ossei Moderni per la propulsione.

Grazie al'utilizzo di Tecnologie Avanzate Molto e al Sostegno della National Geographic Society, e Stato possibile realizzate ONU Modello 3D a grandezza naturale (15 metri) Presentato all'interno della mostra " Spinosaurus: Perso gigante del Cretaceo "a Washington.
Il paleontólogo Maganuco ci Spiega Tutti i dettagli di this Preziosa Ricostruzione.

In Occasione di EXPO 2015, Spinosauro potrebbe arrivare a Milano, venite ci racconta Cristiano Dal Sasso.

Ascolta l'intervista ai due paleontologi
Cristiano Dal Sasso e Simone Ma
ganuco

Scarica il file audio in mp3 il

CARTA D'IDENTITÀ dello SPINOSAURO

Nome scientifico Spinosaurus aegyptiacus
Significato "rettile Egiziano con le spine" Classificazione Saurischi> Teropodi> Spinosauridi. Prime Scoperte Ernst Stromer, 1912, in Egitto: poche ossa, conservate a Monaco diBaviera e poi distrutte Durante la Seconda guerra Mondiale. Ultima scoperta 2008-2014 , in Marocco: è lo scheletro completo Più Che si conosca, soprannominato "Spino C", e per la prima comprises volta le gambedell'animale Luogo e Periodo di vita KemKem (Marocco), 95 Milioni di anni fa (Cretaceo superiore). Età subadulto Dimensioni 11 metri. Da adulto Poteva Raggiungere i 15 metri, risultando il piùlungo predatore terrestre di Tutti i Tempi (2 metri Più Lungo di Tyrannnosaurus rex ) Peso 3.5 Tonnellate. Da adulto, 6,7 Tonnellate Habitat Grandi Fiumi, ambienti ripariali e delta fluviali Distribuzione geografica Nord Africa (Marocco, Algeria, Egitto) Stile di vita semiacquatico: nuoto con movimento alternato delle gambe accoppiato ad ondulazioni Laterali della coda; Camminata bipede-quadrupedecon coda e testa protesa in avanti; caccia d'agguato, prevalentemente in acqua. Dieta pesci, ma also piccoli dinosauri erbivori e pterosauri. Segni Particolari muso stretto e allungato, da coccodrillo, con denti conici e benspaziati, Fortemente intersecati a bocca chiusa; piccola cresta sullafronte; grande vela di pelle sul dorso, sostenuta Dalle colonna vertebrale dellevertebre; braccia robuste, con tre dita e Grandi artigli; Gambe corte, con piedi Grandi e piatti, Forse palmati. Curiosità numerosi fori Che attraversano le ossa premascellari indicano lapresenza di terminazioni nervose Che rendevano il muso sensibile, Capace di localizzare le onde prodotte in acqua dal movimento delle sue prede preferite .











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6 febbraio 2015 5 06 /02 /febbraio /2015 20:20
una medicina antichissima ma oggi poco usata

una medicina antichissima ma oggi poco usata

Le basi scientifiche dell'omeopatia in questi ultimi tempi vanno rafforzandosi sempre di più, in quanto sta emergendo un nuovo paradigma all'interno del quale l'omeopatia trova la sua ragione di essere. Le basi scientifiche dell'omeopatia vanno ricercate nell'acqua. Tutti sappiamo che l'uomo è formato per il 75-80% di acqua e mentre la medicina tradizionale si occupa del restante 20%, non possiamo fare a meno di chiederci e di indagare quale funzione deve avere l'acqua all'interno del nostro corpo – se è così abbondante qualche funzione importante deve pure averla! Studiando l'acqua e perfezionandosi lo studio della coerenza elettrodinamica quantistica – che è una branca della fisica quantistica – abbiamo cominciato a intravedere la possibile spiegazione dei meccanismi di funzionamento del rimedio omeopatico. Si è visto che l'acqua è in grado di codificare informazioni, in quanto essa può strutturarsi secondo domini di coerenza ovvero un insieme di molecole che si uniscono e, risuonando allo stesso ritmo, ruotano e pulsano all'interno di un campo magnetico.La caratteristica del dominio di coerenza è quella di resistere anche a situazioni molto forti e di impedire alle molecole di uscire fuori dalla coerenza per effetto di altre molecole che circolano nel liquido. Il dominio di coerenza oscilla e l'oscillazione superiore è molto vicina alla soglia di libertà di un elettrone: siccome ci troviamo in uno stato di coerenza di fase, l'elettrone quando "salta" su una molecola vicina si trascina dietro tutti gli altri elettroni per cui il dominio di coerenza comincia a ruotare. Ma noi sappiamo che una carica elettrica che si muove in un campo genera un campo magnetico ortogonale che può interagire con altri campi veicolati dalla sostanza.

L'omeopatia cura le malattie croniche?

L'omeopatia è nata proprio come cura per le malatie croniche, in quanto Hahnemann fece un trattato proprio su questo tema. Quando la medicina omeopatica lavora sul sintomo acuto si tratta di una adattamento dell'omeopatia, in quanto essa nasce e viene definita come medicina costituzionale: essa cura l'indivuduo nella sua globalità, in quelli che sono nel complesso tutti i suoi aspetti e le sue patologie croniche, se al momento sono manifeste. Ma la cosa seconodo me più interessante che fa della medicina omeopatica una vera e propria forma di medicina preventiva è che una volta fatta l'analisi costituzionale della persona , ecco che l'omeopatia ci indica anche le potenzialità patologiche della persona, ovvero le malattie di cui può ammalarsi nel futuro. Quindi se c'è una patologie cronica aiuta nel miglioramento della persona e quindi nella guarigione della persona dalla malattia, nello stesso tempo se ci sono delle basi che indicano che c'è una possibilità patogena di ammalarsi di una determinata malattia, correggendo il terreno si riesce anche a evitare che delle patologie croniche insorgano.

L'omeopatia è efficace per le malattie acute, come ad esempio l'influenza?

Con l'omeopatia, nell'acuto si hanno i migliori risultati nei tempi più brevi: se poi andiamo a considerare i bambini li abbiamo in tempi ancora più rapidi, anche rispetto a un antibiotico. Se noi consideriamo che gli antibiotici vanno somministrato mediamente per una settimana, con il rimedio omeopatico spesso basta una terapia di soli tre giorni per il ritorno della salute. Quello che bisogna ben tenere presente è che l'omeopatia lavora sulla cura della malattia e non sulla sparizione del sintomo, che viene visto sempre come l'espressione della nostra difesa dalla malattia. Se noi abbiamo la febbre e vogliamo che la febbre scompaia nell'arco di tre ore prendiamo in antipiretico e il gioco è fatto, ma in questo modo noi abbiamo fatto scomparire il sintomo mentre la malattia rimane latente. Bisognerebbe far passare nuovamente certi concetti che una volta erano veicolati dai pediatri e dai medici di famiglia, come ad esempio il fatto che un'influenza ha una sua durata fisiologica di 4/5 giorni e che se ci imbottiamo di farmaci facciamo sì durare meno i sintomi, ma la malattia rimane.
L'omeopatia usata in acuto – non essendo un "anti", ovvero un antibiotico, antipiretico, ecc - dà la possibilità all'organismo di creare le proprie difese e di conseguenza le ricadute successive sono molto più rare . Spesso tante persone dicono di aver preso l'influenza cinque volte in un inverno: come mai accade questo? Perché sopprimendo con i farmaci allopatici i sintomi e non rispettando i fisiologici tempi di ripresa dell'organismo non si ha mai una guarigione totale e completa. Noi dobbiamo anche pensare che è indispensabile dare ai bambini e ai ragazzi la possibilità di rinforzare il sistema immunitario tramite l'incontro con la malattia e l'esplicazione di quelle che sono le naturali forme di difesa che l'organismo mette in campo: in questo senso una febbre non va vista in senso negativo e immediatamente repressa, anche quando sfiora appena i 38 gradi.

L'omeopatia ci insegna una nuova visione dell'uomo?

L'omeopatia ricompone l'uomo nella sua integrità di corpo, mente e spirito: il primo passo da compiere, in questo cammino verso l'unità, è quello di capire che la malattia porta sempre con sé un messaggio e di quale messaggio si tratta.
Il problema di fondo è anche che noi oggi diamo tanta importanza alla malattia perché abbiamo spento qualunque significato, nel senso che oggi si vive per esistere, non per compiere un destino.

Perché dobbiamo affidarci a un esperto omeopata piuttosto che usare i timedi omeopatici da banco?

Oggi i rimedi omeopatici vengono utilizzati di più rispetto a vent'anninfa, ma senza cognizione di casua, soprattutto quando si utilizzano come farmaci da banco. In questo senso l'omeopatia ha un tipo di prescrizione diversa dall'allopatia: in seno all'omeopatia rivolgersi al medico o al farmacista dicendo che si ha la tosse non significa nulla. L'omeopata che sia realmente tale ha bisogno di indagare meglio il sintomo, e, ad esempio, cercherà di capire dal paziente come è questa tosse, in quali momenti della giornata di presenta, con quale intensità ecc. ecc. In omeopatia abbiamo 4 o 5 rimedi per la tosse, dipende appunto da che tipo di tosse è.
L'omeopatia da banco, per concludere, non ha molto senso: accanto a una maggiore frubilità del rimedio omeopatico, che è quello cui assistiamo oggi, dobbiamo lavorare per far capire a medici, farmacisti e pazienti che l'omeopatia non funziona con i criteri dell'allopatia.

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6 febbraio 2015 5 06 /02 /febbraio /2015 10:48
specializzato in ricerche di tracce ematiche e dna di resti umani

specializzato in ricerche di tracce ematiche e dna di resti umani

Si chiama Orso, è un pastore tedesco e da quattro anni aiuta la Polizia di Stato a risolvere casi complessi. Grazie al suo fiuto, Orso è capace - sotto la guida del suo "papà", l'ispettore Paolo Lunardi - di individuare tracce ematiche su scala molecolare e resti umani in contesti difficili.

La sua abilità è frutto di un particolare addestramento e dell'esperienza maturata sul campo anno dopo anno, oltre che di un buon pedigree e di predisposizione naturale. I cani formati per questo genere di compito, così come quelli che rilevano tracce di esplosivo, di denaro o di stupefacenti, vengono preselezionati attraverso test specifici (volti a verificare le loro attitudini) e valutazione del patrimonio genetico. La razza non è dunque l'elemento chiave nella scelta di uno "sniffer dog" (cane poliziotto), anche se le più comunemente utilizzate sono quelle da caccia, oltre ai pastori tedeschi.

Quando non presta servizio, Orso è un cane socievole: ama giocare, stare in mezzo alle persone ed essere accarezzato. Nel momento in cui viene portato sul luogo da esaminare e riceve uno specifico “comando” che attiva la sua ricerca, però, non alza più la testa dal suolo fino al termine dell’operazione. In caso di rilevamento, attira l’attenzione dell’ispettore abbaiando e grattando con le zampe il punto in cui ha sentito la traccia. Ogni volta che Orso porta a termine una missione positivamente, riceve una ricompensa. La più gradita, nel suo caso, è una palla di gomma.

Recentemente è riuscito a far ritrovare i resti di un corpo umano murato da parecchi mesi grazie a qualche molecola trasudata dalle componenti cementizie.

Non è una sorpresa che la tecnologia non sia ancora riuscita a eguagliare in termini di sensibilità e versatilità le prestazioni del naso di un cane. Non esiste infatti alcuna apparecchiatura tecnica seppur avanzata (per esempio gli sniffatori elettronici) in grado di discriminare le molecole dell’odore nel modo in cui ci riesce un cane, afferma Lunardi. Si pensi che, mentre l’universo visivo dell’uomo (e ricordiamo che la vista è uno dei nostri sensi più importanti) è composto da soli tre colori primari, quello olfattivo del cane conta ben 50 odori primari!

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5 febbraio 2015 4 05 /02 /febbraio /2015 17:24

Il cherosene deriva dal petrolio come la benzina e il gasolio che usiamo nelle auto, ma lo si può anche produrre usando acqua, anidride carbonia e luce solare. Non è la nuova Pietra Filosofale ma quasi quella creata nell'ambito del progetto Solar-Jet - realizzato con il finanziamento dell'Unione Europea e di alcuni colossi industriali come Shell.
Per la prima volta infatti è stato prodotto del kerosene convertendo acqua e anidride carbonica (catturata dall'aria) in un gas sintetico - il syngas, una miscela di idrogeno e monossido di carbonio. Quest'ultimo a sua volta può diventare cherosene con il processo Fischer - Tropsch, già usato in molti contesti industriali. Al momento si punta al carburante per gli aerei, ma da lì a tutti gli altri settori il passo è relativamente breve.
"Questa tecnologia significa che un giorno potremmo produrre carburante più pulito per aerei, automobili e altre forme di trasporto. Ciò potrebbe accrescere molto la sicurezza dell'energia e trasformare uno dei principali gas serra (la CO2, NdR) in un'utile risorsa", ha commentato Maire Geoghgan-Quinn, Commissario Europeo per la Ricerca, l'Innovazione e la Scienza.

Siamo ancora ai primissimi passi, comunque, ed è sicuramente presto per cantare vittoria, ma è senz'altro possibile realizzare idrocarburi a partire da fonti rinnovabili e abbondanti, con un processo che sembra tra l'altro piuttosto pulito. Il prodotto di scarto infatti è semplice idrogeno (H2).

Secondo i ricercatori guidati dal professor Hans Geerlings (ricercatore presso Shell), inoltre, con lo stesso procedimento sarebbe possibile produrre anche altri carburanti, compresi appunto benzina e gasolio - per ora si punta al settore dell'aviazione. Quanto all'inquinamento generato dall'uso di questi carburanti, in linea teorica l'emissione di CO2 sarebbe compensata dall'assorbimento della stessa in fase produttiva.

Insomma l'inquinamento prodotto dal motore a combustione sarebbe usato per produrre nuova benzina: sì, forse è proprio la versione moderna della Pietra Filosofale. E allora è il caso di essere cauti, perché sembra davvero troppo bello per essere vero.

Il cherosene deriva dal petrolio come la benzina e il gasolio che usiamo nelle auto, ma lo si può anche produrre usando acqua, anidride carbonia e luce solare. Non è la nuova Pietra Filosofale ma quasi quella creata nell'ambito del progetto Solar-Jet - realizzato con il finanziamento dell'Unione Europea e di alcuni colossi industriali come Shell.
Per la prima volta infatti è stato prodotto del kerosene convertendo acqua e anidride carbonica (catturata dall'aria) in un gas sintetico - il syngas, una miscela di idrogeno e monossido di carbonio. Quest'ultimo a sua volta può diventare cherosene con il processo Fischer - Tropsch, già usato in molti contesti industriali. Al momento si punta al carburante per gli aerei, ma da lì a tutti gli altri settori il passo è relativamente breve.
"Questa tecnologia significa che un giorno potremmo produrre carburante più pulito per aerei, automobili e altre forme di trasporto. Ciò potrebbe accrescere molto la sicurezza dell'energia e trasformare uno dei principali gas serra (la CO2, NdR) in un'utile risorsa", ha commentato Maire Geoghgan-Quinn, Commissario Europeo per la Ricerca, l'Innovazione e la Scienza.

Siamo ancora ai primissimi passi, comunque, ed è sicuramente presto per cantare vittoria, ma è senz'altro possibile realizzare idrocarburi a partire da fonti rinnovabili e abbondanti, con un processo che sembra tra l'altro piuttosto pulito. Il prodotto di scarto infatti è semplice idrogeno (H2).


Secondo i ricercatori guidati dal professor Hans Geerlings (ricercatore presso Shell), inoltre, con lo stesso procedimento sarebbe possibile produrre anche altri carburanti, compresi appunto benzina e gasolio - per ora si punta al settore dell'aviazione. Quanto all'inquinamento generato dall'uso di questi carburanti, in linea teorica l'emissione di CO2 sarebbe compensata dall'assorbimento della stessa in fase produttiva.

Insomma l'inquinamento prodotto dal motore a combustione sarebbe usato per produrre nuova benzina: sì, forse è proprio la versione moderna della Pietra Filosofale. E allora è il caso di essere cauti, perché sembra davvero troppo bello per essere vero.

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5 febbraio 2015 4 05 /02 /febbraio /2015 17:04
il nuovo Windows 10? sara gratuito per un anno

Entro un anno dalla sua disponibilità Windows 10 sarà presente su più di 350 milioni di PC. Non è un dato ufficiale ma una previsione di Gregg Keizer di Computerworld alla luce dell'iniziativa di Microsoft di rendere il nuovo sistema operativo gratuito per il primo anno di disponibilità, per tutti coloro che hanno dispositivi Windows 7, Windows 8.1 e Windows Phone 8.1. E che per averlo non bisognerà nemmeno scaricare una ISO, creare un disco avviabile o fare altre operazioni complesse per l'utente inesperto. Come vi avevamo spiegato in dettaglio, sarà disponibile in Windows Update.

Windows 10

L'analisi di Keizer è interessante perché tenendo conto di questi due fattori chiave ipotizza che circa i due terzi di tutti i PC su cui attualmente gira Windows 8.1 saranno aggiornati nei primi 12 mesi. La previsione è condivisibile, non solo per la gratuità del passaggio ma anche alla luce dell'insoddisfazione espressa da molti verso Windows 8 e dei dati precedenti.

Keizer infatti cita giustamente i dati storici di NetApplications relativi all'incremento di quote di mercato seguito alla distribuzione gratuita dell'aggiornamento a Windows 8.1, in circolazione da ottobre 2013 per i modelli con Windows 8 in vendita dal 2012.

Windows 8.1 (gratuito) ha guadagnato quote di mercato molto più velocemente rispetto al suo predecessore (a pagamento) dal momento del debutto. In particolare, a ottobre 2014, a un anno dal lancio di Windows 8.1, Windows 8 e 8.1 risultavano installati sul 65% dei PC con sistema operativo Microsoft, con un incremento del 15% rispetto a sei mesi prima. In sostanza secondo la visione unanime degli analisti la scelta di offrire Windows 8.1 come upgrade gratuito ha contribuito ad accelerare il passaggio.

Windows 10 multipiattaforma

Ricordiamo inoltre che le novità annunciate da Microsoft sia per PC sia per tablet sono talmente interessanti da stimolare molti utenti all'upgrade.

A questo si aggiunga poi la percentuale minore, ma ancora significativa, di PC in circolazione con Windows 7 che potrebbero passare a Windows 10. Su questa percentuale però non c'è da contare troppo perché molti sono installati in ambienti commerciali o di governo, in cui l'aggiornamento non dipende dal dipendente.

L'analisi di Keizer è circoscritta ai PC, ma ricordiamo che Windows 10 sarà un sistema operativo universale che interesserà anche smartphone e tablet e avrà una sostanziosa estensione alla console Xbox One.

Windows 8 e 8.1 non hanno riscosso un successo prorompente sui tablet e hanno faticato a fronteggiare la concorrenza Android e iOS. Windows 10 in quest'ambito potrebbe costituire una chiave di svolta. Secondo i dati diffusi da IDC nel 2014 Windows era il terzo sistema operativo tablet con solo il 4,6% di quote di mercato, ma nel 2018 sarà l'unico a crescere raddoppiando le sue quote di mercato. Staremo a vedere.

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30 gennaio 2015 5 30 /01 /gennaio /2015 11:12
metalli terre rare

metalli terre rare

Il liquido seminale del salmone è un ottimo agente (organico, ovviamente) per estrarre le Terre rare, preziosi elementi indispensabili a telefoni, computer e altri oggetti elettronici, molto difficili da riciclare una volta che questi diventano rifiuti. Lo ha scoperto una squadra di scienziati nipponici in una ricerca sperimentale pubblicata su PlosOne. Le cosiddette Terre rare sono composte da 17 elementi chimici: i quindici lantanoidi più ittrio e scandio (in realtà sono sedici, perché il Promezio è radioattivo con emivita molto breve e in pratica non si trova in natura). Le Terre rare entrano come componenti essenziali in molti dispositivi tecnologici tra i più diffusi, ma anche in magneti di alta prestazione, pannelli fotovoltaici,catalizzatori e persino come coloranti delle ceramiche.

Estrazione e riciclo

​La Cina è il principale produttore di Terre rare, ma il loro smaltimento e recupero è questione problematica ed essenziale. TraTerre rare e metalli nobili, l’Italia ne importa il 90% e ne ricicla appena il 17% (dati 2012). Attualmente l’estrazione e il riciclo delle Terre rare è costoso, complicato e dannoso per l’ambiente, perché implica di solito l’utilizzo di sostanze chimiche aggressive, tossiche e persino radioattive. Si tratta principalmente di processi pirometallurgici o idrometallurgici (questi ultimi tendenzialmente più sostenibili e efficaci dei primi). C’è fame di alterative – come il biomining, tecnologia dell’industria mineraria che usa batteri specializzati per estrarre e isolare gli elementi utili direttamente dalle rocce dei giacimenti. Sorprendentemente, lo sperma di pesce potrebbe essere quella vincente.

Shirako e bio- mineraria

Lo sperma di salmone è ben noto in Giappone, dove gli organi genitali maschili del pesce, che contengono il liquido seminale, sono usati come cibo – lo shirako, una specialità al pari del siciliano lattume che si ottiene lavorando le sacche del liquido seminale di tonno e ricciola. Il gruppo di scienziati delle Università di Tokyo e Hiroshima - che nel 2010 aveva studiato tecnologie di biomining per il riciclo di Terre rare - ha iniziato a ragionare su questa nuova, possibile soluzione. È noto, infatti, che il liquido seminale del pesce contiene fosfato, lo stesso che attraeva i batteri nell’esperimento precedente. A esserne ricco è il Dna, di cui è in gran parte costituito. Il fosfato, a differenza del Dna puro, è insolubile in acqua e viene usato dai salmoni per fecondare le uova nei fiumi del mondo.

Recuperare sostanze strategiche, senza inquinare

Gli scienziati hanno dunque versato liquido seminale essiccato e polverizzato di salmone essiccato e polverizzato in un contenitore di vetro contenente campioni di tulio e lutezio (le due Terre rare più “rare” e costose). Lo sperma di salmone ha attratto e assorbito le due Terre rare, che sono state successivamente separate (usando acido e una centrifuga) per poterle riutilizzare. Si tratterebbe dunque di un estrattore non inquinante, anche se il processo deve essere ulteriormente testato e perfezionato, possibilmente usando elementi chimici per potenziarlo e renderlo efficace con altre Terre rare – i processi di separazione sono spesso specifici per alcuni elementi, e non è possibile l’estrazione contemporanea di tutti. La sua fattibilità economica è ancora tutta da verificare, ma potenzialmente è fattibile, dato che lo sperma di salmone – usi gastronomici a parte – è generalmente un sottoprodotto dell’industria ittica, che finisce nella spazzatura: solo in Giappone ne vengono buttate via migliaia di tonnellate all’anno. Potrebbe rivelarsi alla fine una soluzione poco costosa e di facile reperibilità.

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26 gennaio 2015 1 26 /01 /gennaio /2015 20:12
Incredibile,bimba salvata da una stampante 3D

La vita di Una bambina Gravemente malata è stata salvata grazie a delle Nazioni Unite Modello Molto Preciso del Suo cuore Creato con Una Stampante in 3D . L'Intervento pionieristico e Stato ESEGUITO al St Thomas Hospital di Londra sotto la guida del professor David Anderson.

Il Difetto cardiaco

La piccola Mina E nata con Una tomba malformazione cardiaca: un foro Tra i ventricoli e la SUA breve vita è Stata Una continua lotta per Sopravvivere. Il Suo piccolo cuore infatti non riusciva Più Una pompare il sangue, era in Pratica esausto e Di conseguenza la bambina restava Spesso senza fiato, non riusciva A Mangiare e persino i Suoi capelli avevano smesso di Crescere. A preoccupare i medici Il Fatto Che il cuore Fosse Talmente deformato Che sembrava impossibile intervenire per ripararlo. Con ONU Foro nda ventricoli il lavoro di pompaggio che fa circolare il sangue dal cuore Ai Di epoca polmoni Così compromesso era Che Mina perennemente stanca, malata e sottopeso.

Il Modello in 3D del cuore: la salvezza

L'unica speranza era dei Chirurghi tentare di «rattoppare» il foro, ma il cuore dei bambini E Così piccolo Che anche i cardiochirurghi pediatrici si Sono Trovati in difficolta. La salvezza ë arrivata grazie ONU Modello ONU in 3D del cuore di Mina basato Sulla risonanza magnetica (MRI) e la tomografia computerizzata: i medici Sono riusciti Così ONU Riprodurre il cuore e il Suo Difetto, e Capire la Posizione Precisa in cui AGIRE. «Foro Molto Complesso nel Cuore La bambina AVEVA UN - ha spiegato al Volte il professor David Anderson, il Che ha Guidato Il Gruppo chirurgico -. Con la Stampante in 3D ABBIAMO potuto ricreare ONU Modello del Suo cuore, il replicare foro quando il cuore pompava sangue per Capire Venire funzionava Così quando siamo intervenuti chirurgicamente sapevamo Già Quello che avremmo Trovato ». L'Intervento E andato molto bene. «Ora Mina e Una bimba normale -racconta la madre - Mangia, ha smesso di Essere stanca e sta crescendo».

SEMBRA Che l'uso di Stampati in 3D per ricreare Gli organi dei Pazienti diventerà ONU Importanti Strumento chirurgico nda Prossimi anni Perché Con questa tecnica i Chirurghi possono studiare la Riproduzione degli organi malati prima di AGIRE con il bisturi Sugli organi veri e prendere le Decisioni Migliori . NEGLI STATI UNITI Con questa tecnica è stata salvata la vita di ONU bambino delle Nazioni Unite di Appena dovuto Settimane. E a Southampton ONU imprenditore Di Una Società di Servizi di stampa in 3D ha Convinto i medici a studiare il Suo rene con Una Riproduzione dell'Organo prima dell'intervento per rimuovere ONU Calcolo renale. Ed ora la Tecnica e in Sperimentazione su Altri 21 Pazienti.

In Italia

In Italia la Ricostruzione cardiaca (e in Genere di Altri organi) Non E Ancora approdata. Ma non SEMBRA Rappresentare ONU grosso Problema Perché Una Disposizione ci Sono tre Strumenti da tempo testati e Che Tutti Insieme aiutano i Chirurghi a prepararsi al meglio all'intervento: la tac, la risonanza magnetica e la angiografia rotazionale. «La Stampante in 3D E Certamente un'innovazione Positiva - Spiega il professor Giacomo Pongiglione, Direttore del Dipartimento medico-chirurgico di cardiologia pediatrica del Bambino Gesù - ma ha Gli Stessi Limiti delle Ricostruzioni in 3D, ovvero E statica, bloccata su Una fase Particolare . Un cuore in sistole o in diastole per Esempio E Molto Diverso. Al Bambin Gesù da Una decina di anni utilizziamo Una specie di "avatar" del cuore, ONU Modello virtuale Nel Quale immettiamo Tutte le Nostre Conoscenze su cui non solista simuliamo le terapie, ma ne prevediamo Anche Gli Esiti

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25 gennaio 2015 7 25 /01 /gennaio /2015 19:17
Lo stretching è utile?

Fare stiramento PUÒ giovare a corpo e mente, se lo si Pratica in modo Corretto e Nel Momento giusto. Recenti studi, infatti, Dicono Che Gli Esercizi di allungamento prima di Una gara potrebbero Anche diminuire la Prestazione, specie se non associati a Corretto Riscaldamento ONU. «Nuove ricerche mostrano also Che lo stiramento prima dell'esercizio non Previene Gli infortuni, altra credenza comune da sfatare - fa Notare Gianfranco Beltrami, medico dello sport, docente del corso di laurea in Scienze motorie dell'Università di Parma -. D'altro canto this Metodica PUÒ Avere MOLTI Altri Benefici Che, non a Caso, la rendono Uno Strumento Molto apprezzato Nella riabilitazione DOPO EVENTUALI Interventi chirurgici o traumi all'apparato muscoloscheletrico ».
Quali Sono i Suoi Benefici?
«coinvolgendo Muscoli, tendini, ossa e Articolazioni, puo Avere ricadute positive su tutto l'apparato locomotore, un Partire Da Una Migliore lubrificazione articolare, Che PUÒ contrastare l'usura della cartilagine e quindi l'artrosi. Gli Esercizi di allungamento aumentano la Flessibilità e l'elasticità di Muscoli e tendini, migliorano la coordinazione e, favorendo il rilassamento, riducono lo stress e Tensioni. Lo stiramento contrasta also l'accorciamento dei Tessuti (retrazione), Fenomeno legato all'invecchiamento Che porta ad Assumere la postura scorrette. Infine, puo Essere di grande Aiuto Nei Programmi di riabilitazione DOPO Interventi chirurgici o traumi per Recuperare Ampiezza di movimento ».
QUANDO va praticato?
"puo Essere praticato SIA venire forma di ginnastica vera e propria SIA venire serie di Manovre da abbinare all'attività fisica prescelta. In generale È meglio eseguirlo al Termine di Una sessione di Esercizio, MENTRE conviene evitarlo Tra ONU Esercizio e l'altro Perché potrebbe aumentare il Rischio di traumi. In Passato lo si consigliava Anche prima di allenamento delle Nazioni Unite, ma Recenti Dati suggeriscono Possibili Effetti Negativi Sulle prestazioni. In QUESTI Casi il consiglio E Quello di tariffa Uno stiramento Molto blando, associandolo sempre un buon Riscaldamento ONU. Per non Correre Rischi MENTRE si eseguono le Manovre di allungamento E Importanti SEGUIRE ALCUNE Semplici Regole, venire, per Esempio, non Superare mai la Soglia del dolore, non Tenere la Posizione troppo a Lungo (di solito non Oltre i 30 Seconds) e, se lo si Pratica prima di un'attività, non tariffa le Manovre a freddo, ma DOPO UN breve Riscaldamento Di Una decina Minuti. Per ottenere i massimi Benefici E Importanti Anche la Respirazione Che DEVE Essere rilassata e Profonda ».
Esistono Esercizi Migliori di Altri?
«Esistono vari Tipi di stretching, ma non Si Può dire Che Uno SIA meglio di Altri. Dipende Dalle Preferenze del singolo e Soprattutto Dagli Obiettivi sportivi o riabilitativi Che ci si pone ».
Quali Sono i tepee Più noti di allungamento?
«Quello che la maggior Parte delle PERSONE CONOSCE e Pratica e lo stiramento statico Attivo. Si esegue da soli e si basa sull'assunzione di ALCUNE POSIZIONI in cui si allungano i diversificazione Muscoli Per un tempo di circa 20-30 Secondi. ESISTE poi Anche lo stiramento statico Passivo Che segue i Principi del precedente con La Differenza Che le Manovre diverse vengono eseguite con il supporto di partner di un, Spesso fisioterapista un, o di Macchinari. Un altro, Più diffuso Tra Gli sportivi Professionisti, E Quello Dinamico, in Genere preparatorio al tipo di sport che sì Pratica. Consiste Nel lontano oscillare in modo Controllato Gli arti o il busto e di solito si basa su UNA ordinaria di Movimenti Che richiama il gesto sportivo ».

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  • : Blog di lalchimista
  • : Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
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