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24 giugno 2011 5 24 /06 /giugno /2011 12:42

5947958977_c6773baf3c.jpgSecondo un'antica leggenda la città di Pergamo, presso Smirne in Anatolia, venne fondata dal nipote di Achille, appunto di nome Pergamo nel V° secolo a.c. ma riconosciuta anche patria di Esculapio padre della medicina il cui tempio era oggetto di pellegrinaggi per le sue facoltà taumaturgiche. Poi passò sotto il dominio di A. Magno e successivamente sotto il re Attalo I° fedele a Roma, che diede inizio alla sua egemonia in tutta l'Asia Minore e l'impulso alle pergamene e unguenti miracolosi.

Assunse la denominazione di Bergama sotto gli ottomani che si insediarono dopo la caduta dell'impero romano e ne fecero il centro di numerose manifatture di tappeti leggendari e il centro di raccolta dei tappeti nomadi limitrofi.

La produzione di tappeti si avvale di annodatori di origine caucasica e turcomanna, senza influenze esterne quindi i suoi esemplari sono autoctoni di stili e disegni, le relative fasi di lavorazione si sono mantenute nella ristretta cerchia familiare delle tribù locali, conosciute come Yunydag, Akhisar, Dikili e i più noti e bellicosi Yagcbedir autori di vere opere d'arte.

Essi usavano telai mobili, i nodi non superavano i 1200 per dcmq, le testate dal prevalente colore blu ottenuto dall'indaco, le fasce laterali coloratissime, ampie, con inserti di rosso cupi, arancione, giallo ecc.

I disegni sempre geometrici, con rombi, ottagoni, quadrati, e poligoni uncinati, tutti annodati col nodo ghiordes, un'altra caratteristica è la forma tendente al quadrato forma, dettata dall'uso nelle tende.

Di queste lavorazioni esistono testimonianze in alcuni dipinti Holbein il giovane e nelle chiese di Transilvania. Essi rappresentano degnamente la storia del tappeto anatolico perché esprimono tutto il fascino dell'arte del tappeto annodato e dal valore inestimabile.

Oggi vengono prodotti tappeti da preghiera, con la classica lampada votiva centrale esposta tra due colonne laterali ed il campo libero di chiara ispirazione ottomana. La produzione è scarsa e le maestranze sono emigrate in centri di produzioni più copiosi, come Konia, Kaysery, Yuruk ecc. realtà più a contatto col turismo. L'industrializzazione della Turchia segna lentamente la fine di prestigiose manifatture come questa per mancanza di manodopera distolta da guadagni più facili.

Quando la Turchia entrerà nel consesso europeo, sarà un ulteriore colpo ai suoi meravigliosi tappeti di cui resterà solo il ricordo e si potranno ammirare solamente nei musei del mondo.

1 Holbein_carpet_with_small_medallions_Bergama_early_16th_century. | 7, -Templo de Trajano-, Bergama (Pergamo)

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  • : Blog di lalchimista
  • : Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
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