Come è noto l'Italia è piena di bellezze artistico-culturali possedendo circa il 70% dei siti archeologici mondiali, ma quello che fece più scalpore nel 1972, fu sicuramente il ritrovamento di due capolavori dell'arte ellenica rinvenuti per caso da un sub nel mare Ionio: I bronzi di Riace, definiti la più grande scoperta archeologica del XX° secolo. Questa è una piccola guida per la loro conoscenza.
Come spesso succede le più grandi scoperte o invenzioni avvengono per caso come per i Bronzi di Riace. Un appassionato sub vide affiorare una mano dal fondale marino a circa 300 metri dalla costa ionica nei pressi di Riace, località marina in provincia di Reggio Calabria. Cosi furono ritrovati due eccezionali capolavori di statue in bronzo raffiguranti due guerrieri di incredibile bellezza.
La loro fattura esecutiva è stata fatta risalire al maestro Agelada di Argo, maestro anche del celeberrimo scultore Mirone di Lidia esaminando la comparazione con famoso tempio di Olimpia realizzato da Alcamene di Lemno della stessa scuola bronzistica e notevole somomiglianza con la statua di Atlante. La statua A si chiamerebbe Tideo e quella B incarnerebbe Anfiarao eroi della mitica spedizione dei Sette a Tebe.
Si sono fatte molte ipotesi sulla loro datazione storica e sinora gli studiosi concordano sul V° secolo a. C. ma poco ancora si sa sulla provenienza e sulla destinazione dei due capolavori dell'arte greca, probabilmente inabissatisi con la nave che li trasportava in Italia, a seguito di un fortunale.
Ciò fa pensare che il mare Ionio è ancora ricco di vestigia greco-romane per il continuo ritrovamento di reperti archeologici custoditi, come i Bronzi, presso il Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, ove si possono ammirare, vasellame, anfore, elmi, scudi, armi, ecc.
In buona parte essi sono stati restituiti dal mare Ionio, di cui è ricca la sezione di archeologia subacquea e si stà provvedendo alla sistemazione definitiva della grande quantità di reperti.
L'interesse suscitato dai Bronzi presso gli studiosi di tutto il mondo fece enorme scalpore, molti di essi si sono interessati al loro restauro e conservazione. Attualmente le due statue sono custodite, momentaneamente presso la sede Regionale del Consiglio della Calabria, in attesa dell'adeguamento della sala del Museo, per riaccoglierle.
In loro onore sono stati perfino emessi dei francobolli dallo stato Italiano.