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14 agosto 2011 7 14 /08 /agosto /2011 23:07

3869931242_8f722a8e4c.jpgSiamo abituati a sentire suoni, motivi e canzoni che ci allietano la vita per un poco di tempo, poi improvvisamente spariscono e finiscono nell'oblio. Questo fenomeno non colpisce alcuni motivi o canzoni che rimangono indelebili nella nostra memoria come la canzone napoletana. Questa è una piccola guida per spiegare questo fenomeno.

Perché la canzone napoletana travalica l'espressione regionale, folkloristica e antropologica e diventa messaggio mondiale. Di lei hanno scritto note grandi poeti, scrittori eccellenti, e grandi pensatori, da D'annunzio a Benedetto Croce, da Salvatore Di Giacomo a Ernesto Murolo, da Raffaele Viviani a Eduardo Nicolardi, e chi più ne ha più ne metta.

Sono pagine scritte di vero lirismo con una passione che solo la "lingua" napoletana può dare. Sono poesie dialettali che vengono musicate da generazioni di grandi musicisti.

La canzone napoletana non può essere accostata a canti locali per quanto celebri sono sempre canti etnici come il blues o il soul, encomiabili sotto ogni aspetto. Ma la canzone napoletana ha dei connotati diversi, essa è cantata in tutto il mondo come "O sole mio" che rappresenta Napoli nel mondo.

Essa è stata cantata dai più grandi artisti di fama mondiale e ognuno di loro ha la sua versione strettamente personale che lo caratterizza di più come artista.

Non credo ci sia qualcuno che possa spiegare questo fenomeno culturale senza ricorrere a delle banalità. Quando concorrono elementi di eccellenza di vari settori si arriva alla sublimazione di quella che è vera arte.

Succede in tanti settori e succederà sempre. La genialità di Napoli, la gestualità, la generosità che contraddistingue la napoletanità nelle sue canzoni non può fermarsi a fenomeno locale, è patrimonio del mondo e chi possiede questi valori è destinato a sacrificarsi a favore della comunità mondiale, come un inventore o uno scienziato.

Bisogna ricordare che a Tokio in Giappone esiste il museo della canzone napoletana. Nel medioevo durante la dominazione degli Svevi sotto il re Manfredi nacque "Jesce sole" resa famosa dalle lavandaie dell'Arenella.

Nel 1600 Salvator Rosa compose la celebre "Michelemmà" che fu l'anticipazione della "tarantella" celebre ballata napoletana a coppie. Molte canzoni antiche avevano motivi ironici scritte da personaggi come Cimarosa, Paisiello, Pergolesi, ecc.

Molte pagine sono state scritte sulla canzone napoletana e la sua sublimazione e molte se ne scriveranno ancora. Le loro parole e note allieteranno ancora le orecchie di moltissime generazioni come quelle già passate, continueranno a far parte della vita di molti.

Massimo Ranieri Concert Taormina - Creative Commons by gnuckxNapoli ed il Vesuvio.

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