Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
Quella dei lupini, nome scientifico Lupinus albus, è una pianta annuale che può raggiungere un’altezza di 1,5 metri appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
Si seminano in autunno, da ottobre a novembre e giungono a maturazione generalmente a luglio.
I lupini crescono in modo spontaneo nelle zone incolte lungo le coste del mediterraneo ed hanno la particolarità di crescere e prosperare anche in terreni acidi.
Le prime coltivazioni di questo interessante legume si fanno risalire fino a 4.000 anni fa ed anche greci e romani lo conoscevano tanto che se ne trova menzione in alcune opere di Orazio e di Ippocrate.
Come è successo per il kamut anche i lupini sono stati riscoperti e rivalutati, questo grazie ai recenti studi che ne hanno confermato le buone proprietàsalutari ed i benefici per l’organismo.
I lupini sono composti per il 10% circa da acqua, da carboidrati, il 36% da proteine, il 3,2% da ceneri ed il 9,5 % da grassi.
Questi i minerali presenti: calcio, fosforo, potassio, zinco, manganese, rame, sodio, selenio, magnesio e ferro.
Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e vitamina C.
Gli aminoacidi sono l’acido glutammico e l’acido aspartico, arginina, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, leucina, lisina, isoleucina, metionina, prolina, treonina, tirosina, valina, triptofano, istidina e serina.
Il lupino ricopre un ruolo interessante anche nell’alimentazione dei celiaci in quanto questo legume non contiene glutine e può quindi essere utilizzato da chi ha problemi di intolleranza.
Attualmente la farina prodotta con i lupini viene già utilizzata per produrre pane, biscotti e pasta, mentre, in tempi antichi il lupino veniva impiegato dalla medicina per curare la scabbia e l’eczema.
Probabilmente in un futuro molto prossimo i lupini si potranno utilizzare per la preparazione di prodotti sostitutivi di latte, yogurt e gelati, un po’ come avviene già oggi per la soia ed il riso i cui derivati vengono utilizzati dagli individui allergici al latte ed ai suoi derivati.
100 grammi di lupini hanno una resa calorica pari a 371 calorie.
I lupini potrebbero scatenare reazioni allergiche negli individui allergici alle arachidi. In questo caso si sconsiglia di consumarli.
Uno studio condotto all’istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano ha scoperto le proprietà di una proteina vegetale, la conglutina gamma, che è presente in buona quantità nei lupini e che pare avere gli stessi effetti dell’insulina.
Non tutti sanno che gli antichi romani li utilizzavano al posto della carne, soprattutto nei lunghi spostamenti fatti a piedi dagli eserciti del tempo.
La varietà più antica di lupini è quella bianca a cui fecero poi seguito quella blu e quella gialla negli anni ’30.
Ecco alcune varietà di lupino: lupino selvatico, lupino delle sabbie, lupino spagnolo, lupino giallo, lupino irsuto e lupino di Gredos.
Vista l’alta percentuale di proteine si consiglia di consumarli in momenti di particolare spossatezza e debolezza muscolare tenendo conto che, a differenza della carne, non aumentano i livelli di colesterolo.
In passato venivano coltivati in quanto, oltre ad essere impiegati per l’alimentazione umana, contribuivano a rendere migliore il suolo in cui venivano piantati.