Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
Ma non meno insidiosa è l'omocisteina, una molecola molto meno "famosa" del colesterolo, che dovremmo cominciare a conoscere per prevenire disturbi cardiaci e circolatori in futuro. Si tratta, infatti, di un aminoacido che quando raggiunge concentrazioni troppo elevate nel sangue può aumentare il rischio di infarto e di ictus.
Da cosa deriva questo aminoacido? Dall'alimentazione, proprio come il colesterolo, in particolare dai cibi proteici di origine animale. Ad occuparsi del metabolismo dell'omocisteina sono alcuni enzimi e le vitamine B6 e B12, e il rene è l'organo presposto alla sua assimilazione. Quando il corpo è in carenza di folati e di vitamine del gruppo B, soffre di insufficienza renale oppure quando la dieta introduca quantità eccessive di proteine animali, allora possiamo andare incontro ad una iperomocisteinemia. Naturalmente non è una condizione di cui ci si possa accorgere, ma dobbiamo sapere che "silenziosamente", questo aminoacidodanneggia le pareti dei vasi sanguigni e provoca scompensi a vari livelli, indebolisce le ossa e favorisce la comparsa di malattie degenerative del sistema nervoso centrale come l'Alzheimer.
Ma soprattutto, è uno dei fattori di rischio delle patologie cardiovascolari, che sono anche la prima causa di morte in Italia e in tutto il mondo industrializzato. Ecco perché è importante, quando facciamo le analisi del sangue, controllare anche i livelli dell'omocisteina. Vediamo, a tal proposito, i valori di riferimento: