Quali parametri bisogna conoscere per dare un valore economico a un tappeto orientale che si possiede oppure si vuole acquistare, senza cadere nelle mani di commercianti con pochi scrupoli?
Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
Quali parametri bisogna conoscere per dare un valore economico a un tappeto orientale che si possiede oppure si vuole acquistare, senza cadere nelle mani di commercianti con pochi scrupoli?
Per dare un valore al tappeto bisogna prima sapere che la produzione di tappeti orientali segue tre grandi linee guida. Antichi, vecchi e nuovi.
Quindi per determinarne il valore di ognuno la prima cosa è appurare a quale di queste citate categorie appartiene. Logicamente per chi non ha un occhio esercitato ciò risulta difficile, tuttavia seguendo questa guida sarà abbastanza facile individuarli.
1) Sono considerati antichi e vera è propria arte, tutti quelli annodati nel secolo XIX sino al 1920 circa, data in cui comparve, importata dall'Inghilterra, l'anilina elemento chimico per la colorazione dei filati, tinti sino ad allora sempre con colori vegetali e animali derivati da bacche, semi, erbe, insetti come la cocciniglia ecc. anche in considerazione dell'effetto smorzante del tempo. Questi esemplari hanno alte valutazioni economiche in rapporto allo stato di conservazione che deve essere ottimale. Un metodo per accertarne la vetustà consiste nello strofinare energicamente un angolo con un panno umido di alcool,se non lascia colore è un ottimo segnale.
2) Sono considerati vecchi sono quelli eseguiti dopo l'avvento dell'anilina e sino alla 2^ guerra mondiale circa, ma ormai complementi di arredo, cioè artigianato,la cui produzione si incrementò per soddisfare la crescente domanda dell'occidente.
3) Quelli nuovi appartengono alla produzione ormai seriale con qualche punta di eccellenza, sino ai giorni nostri. Sono venduti al mq in funzione della densità di annodatura e del materiale impiegato. Quelli in seta naturale spuntano un prezzo più alto. Si va da un minimo di € 50 al mq fino a 2000 e anche oltre per quelli finissimi, alcuni impreziositi persino con filigrana d'oro, come gli Herekè.
È opportuno tenere a mente questi parametri, artistici e rari sono quelli antichi, richiestissimi da collezionisti e amatori, per la loro unicità, sia per i disegni inventati a memoria dai maestri annodatori geniali interpreti e portatori di culture, usi, costumi e religione.
Moltissimi di questi sono conservati nei musei di tutto il mondo, come il famoso Tabriz rinascimentale del museo Poldi Pezzoli di Milano, mirabile esemplare di arte persiana.
Per una valutazione gratuita ci si può rivolgere allo scrivente mail flyngcarpet@hotmail.it
oppure a:
Alberto de Reviziis sito http//www.tappetirari.com
Die-Wert rue du Pont 8087 Bertrange Lussemburgo www.tappetiorientali.com