Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
La bicicletta come il motorino? La bici tax proposta dal PD è un’eventualità che agli amanti delle due ruote non è proprio piaciuta. Marco Filippi ha presentato l’emendamento di modifica al Codice della Strada lo scorso 25 novembre e l’hastag #labicinonsitocca è ancora trend topic su tutti i social network. Il senatore di Livorno non ha parlato di bollo e targa, ma il riferimento è apparso piuttosto evidente.
Per Filippi è necessaria una definizione dei veicoli con una tariffa idonea per la bicicletta e per tutti quei veicoli a pedali adibiti al trasporto pubblico e privato, con successiva identificazione degli stessi presso il sistema informativo del Dipartimento per i trasporti. La terminologia utilizzata da Filippi “idonea tariffa” è un richiamo al bollo, mentre “identificazione” si può associare appunto alla targa.
Se il Codice della Strada venisse davvero modificato, ci sarebbero una serie di complicazioni a livello burocratico, ma non solo, la mobilità sostenibile inizia a diffondersi timidamente nel nostro paese e con un provvedimento di questo tipo i cittadini potrebbero lasciare definitivamente la bicicletta in garage. Mentre in Francia c’è un incentivo di 0,20 cent per chi va a lavoro in bicicletta, qui si propone la bici tax. Non ci resta che attendere che le scuole guida si attrezzino per il rilascio del patentino per guidare il triciclo a pedali.