Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
La proposta di una tariffa unica nazionale dell’Rc auto per gli automobilisti “virtuosi” torna ciclicamente all’attenzione dei funzionari di governo incaricati di rilanciare il processo di riforme nel nostro Paese. Ne avevamo parlato, qui su Tuttomotoriweb, già un anno fa, ma di fatto la “rivoluzione” annunciata non si è mai messa in moto. Ora, però, l’iter fa un altro passo avanti. Tra i provvedimenti del ddl concorrenza che verranno discussi in Parlamento, infatti, c’è quello che prevede un premio assicurativo standard per chi non ha fatto incidenti negli ultimi 5 anni e ha installato la scatola nera.
La proposta di una tariffa unica nazionale approderà in Aula (assieme ad altre novità in materia di Rc auto) la prossima settimana. La norma prevede sostanzialmente che dopo cinque anni senza incidenti e con la scatola nera installata, gli assicurati possano usufruire della miglior tariffa media Rc auto d’Italia, indipendentemente dalla provincia di residenza.
L’On. Leonardo Impegno (Pd), principale promotore del provvedimento in questione che porta la firma anche di Luigi Di Maio del M5S, ha spiegato che sarà l’IVASS, dopo un’attenta verifica trimestrale sui dati relativi ai sinistri, ad applicare ai residenti nelle regioni con costo medio del premio superiore alla media nazionale (e che, oltre a non aver avuto incidenti stradali per un periodo pari ad almeno cinque anni, abbiano installato una scatola nera) una percentuale di sconto minima tale da allineare la tariffa loro applicata a quella delle regioni dove il costo medio del premio è inferiore.
Per andare sul concreto, gli automobilisti campani “virtuosi”, che oggi sborsano loro malgrado un premio annuo triplicato rispetto ai colleghi valdostani o trentini, pagheranno quanto questi ultimi, eliminando di fatto la netta discriminazione territoriale ed economica tra le varie province italiane.
Per il momento, tuttavia, è bene non farsi troppe illusioni: il cammino è ancora lungo e, nonostante la norma sia stata votata all’unanimità in Commissione Attività Produttive, in Aula potrebbe ancora succedere di tutto.
Le lobby delle assicurazioni sono già sulle barricate per affossare il provvedimento puntando su alcuni aspetti controversi della tariffa unica: il pericolo di aumento delle frodi, il problema della copertura economica (anche se le minore entrate, a detta dell’On. Impegno, sarebbero compensate dal maggior numero di assicurati) e l’effettiva applicabilità di una norma che interviene sul modo in cui società private devono stabilire un prezzo in un libero mercato.
I promotori del Ddl però non hanno dubbi: “Tutte le forze politiche hanno dato il loro ok, il provvedimento è stato votato all’unanimità e verrà votato anche alla Camera. Difficile che venga messo in discussione”, affermano. Una cosa è certa: si vuole ottenere approvazione definitiva del Parlamento, tutti i nodi andranno sciolti in tempo.
La proposta di una tariffa unica nazionale dell’Rc auto per gli automobilisti “virtuosi” torna ciclicamente all’attenzione dei funzionari di governo incaricati di rilanciare il processo di riforme nel nostro Paese. Ne avevamo parlato, qui su Tuttomotoriweb, già un anno fa, ma di fatto la “rivoluzione” annunciata non si è mai messa in moto. Ora, però, l’iter fa un altro passo avanti. Tra i provvedimenti del ddl concorrenza che verranno discussi in Parlamento, infatti, c’è quello che prevede un premio assicurativo standard per chi non ha fatto incidenti negli ultimi 5 anni e ha installato la scatola nera.
La proposta di una tariffa unica nazionale approderà in Aula (assieme ad altre novità in materia di Rc auto) la prossima settimana. La norma prevede sostanzialmente che dopo cinque anni senza incidenti e con la scatola nera installata, gli assicurati possano usufruire della miglior tariffa media Rc auto d’Italia, indipendentemente dalla provincia di residenza.
L’On. Leonardo Impegno (Pd), principale promotore del provvedimento in questione che porta la firma anche di Luigi Di Maio del M5S, ha spiegato che sarà l’IVASS, dopo un’attenta verifica trimestrale sui dati relativi ai sinistri, ad applicare ai residenti nelle regioni con costo medio del premio superiore alla media nazionale (e che, oltre a non aver avuto incidenti stradali per un periodo pari ad almeno cinque anni, abbiano installato una scatola nera) una percentuale di sconto minima tale da allineare la tariffa loro applicata a quella delle regioni dove il costo medio del premio è inferiore.
Per andare sul concreto, gli automobilisti campani “virtuosi”, che oggi sborsano loro malgrado un premio annuo triplicato rispetto ai colleghi valdostani o trentini, pagheranno quanto questi ultimi, eliminando di fatto la netta discriminazione territoriale ed economica tra le varie province italiane.
Per il momento, tuttavia, è bene non farsi troppe illusioni: il cammino è ancora lungo e, nonostante la norma sia stata votata all’unanimità in Commissione Attività Produttive, in Aula potrebbe ancora succedere di tutto.
Le lobby delle assicurazioni sono già sulle barricate per affossare il provvedimento puntando su alcuni aspetti controversi della tariffa unica: il pericolo di aumento delle frodi, il problema della copertura economica (anche se le minore entrate, a detta dell’On. Impegno, sarebbero compensate dal maggior numero di assicurati) e l’effettiva applicabilità di una norma che interviene sul modo in cui società private devono stabilire un prezzo in un libero mercato.
I promotori del Ddl però non hanno dubbi: “Tutte le forze politiche hanno dato il loro ok, il provvedimento è stato votato all’unanimità e verrà votato anche alla Camera. Difficile che venga messo in discussione”, affermano. Una cosa è certa: si vuole ottenere approvazione definitiva del Parlamento, tutti i nodi andranno sciolti in tempo.