Da sempre la produzione di tappeti caucasici affascina i collezionisti e gli amanti di questa arte di tutto il mondo. In particolare, i tappeti ceceni sono le perle della manifattura caucasica.
Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
Da sempre la produzione di tappeti caucasici affascina i collezionisti e gli amanti di questa arte di tutto il mondo. In particolare, i tappeti ceceni sono le perle della manifattura caucasica.
Il Caucaso è una regione montuosa che si estende tra due mari, il mar Caspio e il mar Nero, le sue popolazioni autoctone sono una eterogenea suddivisione di gruppi emigrati dalla Turchia, Russia, Persia, di etnia araba, curda, ecc.
Portatrici di patrimoni culturali, religiosi e tribali, tali etnie trasmettevano tutta la loro conoscenza nei tappeti che annodavano e annodano ancora oggi. A volte è molto difficile distinguere quale etnia abbia prodotto un certo tappeto, e la catalogazione diventa quindi impossibile. L'unico dato certo è il disegno geometrico, che usano tutte, e l'uso inveterato di lane prodotte localmente.
Tuttavia esistono alcune produzioni più identificabili di altre, come i manufatti ceceni, perché seguono una iconografia ripetuta e ormai celebre, come ad esempio i famosi "chi-chi": una produzione eccellente, ma sempre più rarefatta, perciò ricercatissima.
Solitamente i tappeti caucasici sono affascinanti per l'armonia di colori naturali e le lane seriche, ma non hanno il nodo particolarmente serrato, bensì quello tipico dei contadini e (più rustico e un po"naif"). Invece i tappeti chi-chi hanno anche questa caratteristica oltre a quelle citate.
Bisogna ricordare che tutti i tappeti del Caucaso sono annodati lana su lana e col nodo asimmetrico ghiordes, ma i mastri ceceni riescono ad ottenere una concentrazione di nodi molto alta con i loro manufatti. Oggetto del desiderio dei collezionisti è il cosiddetto "chi-chi bianco", leggendario tappeto fatto in pochi esemplari e ormai scomparso dal mercato e chi lo detiene non lo rimette in commercio. Per citare un esempio è come il "Gronchi rosa" della filatelia.
Durante il controllo dell'Unione Sovietica la produzione rallentò vistosamente a causa della pressione esercitata dai soviet che volevano una manifattura pilotata su gusto francese per sfruttare l'esportazione in tutta Europa.
Comunque tutti tappeti caucasici hanno un loro fascino perché creati "a mente" da contadini montanari poveri e senza seguire alcuno schema. Ognuno di essi rappresenta uno "spaccato" di vita di queste popolazioni che vi trasmettono tutta la conoscenza del mondo in cui vivono, per questo i loro manufatti sono unici e irripetibili.
Tappeti come i chi-chi, karabagh, shirvan, perpedil, baku, kuba, talish tanto per citare i più noti, sono sicuri acquisti garantiti e chi ne possiede uno, gli si affeziona sempre di più, logicamente se autentico.