Sono poeta,scrittore e saggista,esperto in tappetologia,quindi questo spazio sarà dedicato a queste mie passioni,chi ama la paesia o i tappeti orientali troverà tanti consigli utili e la consulenza gratuita per i vostri tappeti perchè sono convinto che chi è in possesso di conoscenze tecnico-scientifiche le deve mettere a disposizione di tutti,altrimenti è come se non fossi mai vissuto una volta morto. Sono reperibile su flyngcarpet@hotmail.it
Liberator è il nome della prima pistola funzionante stampata in 3D. Dietro a questo progetto c’è Cody Wilson, fondatore e dirigente della Defense Distributed, dallo scorso marzo produttore di armi autorizzato.
La Liberator è composta da 16 pezzi diversi quasi totalmente in plastica. 15 pezzi sono stati creati in quattro ore, con una stampante 3D. Il pezzo numero 16 è il percussore, costituito da una comune vite d’acciaio. La pistola funziona senza problemi con proiettili calibro 9mm commerciali.
Wilson dichiara «Ovunque ci sia un computer, Internet ed una stampante 3D, c’è la possibilità di creare una pistola in meno di 4 ore. L’obiettivo è quello di mettere chiunque nelle condizioni di prodursi in proprio un’arma funzionante. Il progetto della Liberator, sarà scaricabile dal sito web di Defense Distributed. Riconosco che questo strumento si potrebbe usare per far male a qualcuno. È una pistola. Ma non credo che per questo non vada messa in circolazione».
Ci sono leggi contro le armi non rilevabili dai metal detector, e non mancano politici statunitensi pronti a bloccare la Liberator basandosi su tali norme. Wilson ha inserito 170 grammi di acciaio nella Liberator, il che rende il progetto legalmente accettabile. Queste mosse sono valse alla Defense Distributed la licenza di produttore di armi.
Il deputato Steve Israel dichiara «I controlli di sicurezza e le leggi sulle armi serviranno a ben poco se i criminali si potranno stampare a casa armi da fuoco e farle passare attraverso i metal detector. Un terrorista o una persona malata di mente potrebbe aprire una fabbrica di armi in casa».
Per molti Wilson è un folle che istiga alla violenza, uno che suggerisce di tenere pronte le armi per eliminare i rappresentanti del governo. Per lui invece l’obiettivo è solo dimostrare come la tecnologia possa aggirare le leggi. Wired l’ha inserito tra le 15 persone più pericolose del mondo.