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19 giugno 2013 3 19 /06 /giugno /2013 11:16

 

4767222841_43243736fe.jpgMolto tempo fa, Marte ospitava le condizioni e gli ingredienti necessari a sostenere la vita. È la prima volta che possiamo trarre una conclusione del genere riguardo a un altro corpo celeste. L'annuncio è stato fatto dal team di Curiosity, il rover della NASA, dopo una campagna di perforazione di grande successo in quello che potrebbe essere stato, un tempo, il letto di un lago marziano.

"Abbiamo trovato un ambiente abitabile", ha dichiarato John Grotzinger, ricercatore della missione. "Se un essere umano si fosse ritrovato sul pianeta, all'epoca, avrebbe potuto tranquillamente bere l'acqua che era lì".

La scoperta si basa, in parte, sul rinvenimento di minerali argillosi e solfati nel campione estratto durante lo scavo del terreno roccioso nel sito che ha preso il nome del defunto project manager della missione, John Klein. Entrambi i materiali si formano infatti esclusivamente in presenza di acqua, e per di più solo in ambienti non acidi - laddove gli ambienti acidi sono invece potenzialmente pericolosi per la vita.

In una conferenza stampa al quartier generale della NASA a Washington D.C., il team di ricerca ha anche annunciato che semplici sostanze organiche sono state rilevate dal 

Sample Analysis at Mars (SAM). Paul Mahaffy, responsabile scientifico di SAM, ha però specificato che non è ancora chiaro se le sostanze organiche sono di origine puramente marziana o se si sono formate dall'interazione con sostanze organiche inavvertitamente portate dalla Terra dal rover.

Tombola

La depressione del terreno dove Curiosity sta lavorando da diversi mesi è stata ribattezzata Yellowknife Bay, e Grotzinger e altri l'hanno descritta come la "tombola" della loro missione. Curiosity praticherà un altro foro nel sito John Klein a maggio, quando le comunicazioni tra Terra e Marte verranno ripristinate e assicurate dopo il passaggio del Sole tra i due pianeti.

John Grunsfeld, amministratore associato per la Science Mission Directorate dellla NASA, ha raccontato di aver avuto le vertigini davanti ai risultati della missione e alla possibilità che Curiosity stia effettivamente operando nell'antico letto di un lago.

"Questo è stato sempre un grande punto interrogativo per la scienza: Marte ha mai avuto un ambiente abitabile?", spiega Grunsfeld, che prosegue: "Ora abbiamo una risposta".

Anche se aver determinato l'abitabilità è già considerato un enorme passo avanti, questo non significa necessariamente che Marte abbia mai ospitato microbi o qualsiasi altra forma di vita.

Ma avendo già stabilito in passato che Marte è stato molto più umido e caldo di adesso, e avendo ora scoperto che ospitava quei minerali che si formano solo grazie al tipo di acqua presente in ambienti in grado di sostenere la vita, la possibilità che ci sia stata vita sul pianeta è sempre più grande.

Grigio è buono

La prima svolta è arrivata quando lo strumento Chemistry and Mineralogy (CheMin) ha rilevato in grandi concentrazioni una serie minerali argillosi, come quelli della smectite, nel terreno prelevato al sito John Klein. È il tipo di argilla che, sulla Terra, si forma in presenza di acqua, in ambienti non acidi.

Non solo. Questi minerali hanno la capacità di preservare antichi composti organici, che sono i mattoni della vita - spiega David Blake, responsabile scientifico di CheMin.

L'entusiasmo è cresciuto nel team di Curiosity non appena la perforazione del terreno ha mostrato che l'interno della roccia marziana non era di colore rosso, ma grigio. Il rosso di Marte è infatti segno della presenza di ossido di ferro, che può distruggere tracce di sostanze organiche. "Un Marte grigio, invece, suggerisce abitabilità", spiega Grotzinger.

Deviazione produttiva

Lo strumento SAM ha anche trovato tracce di carbonio sotto forma di anidride carbonica. La presenza di composti a base di carbonio potrebbe essere un ulteriore prova a sostegno dell'abitabilità dell'antico Marte. 

Secondo Grotzinger, il periodo di abitabilità del pianeta rosso sembrerebbe essersi sovrapposto almeno per un certo periodo con l'abitabilità della Terra, dove si crede che la vita sia iniziata circa 3,8 miliardi di anni di anni fa.

Marte oggi è freddo, secco e ostile, e la possibilità di trovare la vita sulla sua superficie sono considerate infinitamente sottili. Ma con i suoi laboratori portatili di chimica e mineralogia, una novità assoluta per i rover marziani, Curiosity sta finalmente trovando le tanto attese prove dell'esistenza di un Marte più caldo e umido. Tutto questo è stato possibile grazie all'uso del trapano del robot, altra importante novità introdotta da Curiosity.

Il rover è atterrato a Gale Crater in agosto e ci si aspettava che procedesse rapidamente verso la grande montagna al centro del cratere, il monte Sharp. Ma la deviazione nella regione della Yellowknife Bay è stata così produttiva che non è ancora chiaro quando proseguirà il suo viaggio verso la montagna

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