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21 aprile 2013 7 21 /04 /aprile /2013 17:49

L’energia eolica è una delle fonti più sostenibili per la produzione di energia elettrica e sebbene le tecnologie relative a questo settore in commercio siano mature e affidabili, le pale delle turbine convenzionali richiedono una manutenzione regolare e necessitano di grandi spazi per essere installate. Così alcuni ricercatori olandesi dell’Università di Delft hanno creato un sistema nuovo per estrarre energia dal vento, privo di turbine e in grado di produrre energia elettrica utilizzando gocce d’acqua con carica.

 

Il prototipo di Ewicon di fronte alla facoltà di ingegneria elettronica dell'Università di Delft (ewi.tudelft.nl)Il prototipo di Ewicon di fronte alla facoltà di ingegneria elettronica dell'Università di Delft (ewi.tudelft.nl)
EWICON - Ewicon, questo il nome del dispositivo, è infatti un convertitore elettrostatico di energia eolica: per ora si tratta di un prototipo sperimentale ed è presto per pensare a uno sfruttamento commerciale di questa tecnologia, ma mentre la maggior parte delle turbine eoliche produce energia elettrica convertendo quella cinetica in meccanica, Ewicon – che sta per Electrostatic Wind Energy Converter – crea energia elettrica direttamente da quella del vento.

 

ELECTROSPRAYING - Il sistema produce energia mediante lo spostamento di goccioline d'acqua cariche in direzione opposta a quella di un campo elettrico esistente che si compone di due conduttori elettrici posti a 42 cm di distanza uno dall'altro. Il dispositivo, formato da un telaio in acciaio, contiene tubi orizzontali ognuno dei quali dispone di diversi elettrodi con carica negativa, e ugelli che rilasciano nell’aria particelle di acqua carica positivamente. Spostate dal vento, le particelle cambiano la tensione negli elettrodi del dispositivo e creano una differenza di campo elettrico. Questo processo si chiama electrospraying ed è stato studiato nel 1975 da Geoffrey Ingram Taylor: quella dei ricercatori dell'Università di Delft è una sua applicazione nel campo delle rinnovabili.

SENZA TURBINE - Secondo gli sviluppatori Johan Smit e Dhiradi Djairam il sistema può essere facilmente installato a terra e in mare aperto – proprio come le turbine tradizionali. Ma i vantaggi di Ewicon includono la possibilità di costruire unità di forme e dimensioni diverse e una minore manutenzione. Infatti non avendo parti in movimento è totalmente assente il problema dell'usura delle parti meccaniche. La possibilità di sfruttare l’energia presente nell’atmosfera attraverso questo tipo di apparecchiature avrebbe poi anche il grande vantaggio di eliminare uno degli effetti collaterali delle pale eoliche più contestato, ossia il rumore, aprendo la strada quindi alle installazioni in centri abitati. Un'altra considerazione di tipo ecologico è che si calcolano in centinaia di migliaia le perdite di uccelli e pipistrelli dovute all’impatto dei volatili con le pale delle turbine eoliche.

PROBLEMA - Rimangono da risolvere ancora alcuni problemi. Ad esempio, per caricare positivamente le particelle d'acqua ci vuole un'energia di partenza, per questo motivo le unità sono datate di una batteria. Un altro limite potrebbero essere i Paesi dove l’umidità dell’aria non è tanto elevata da poter azionare il processo di electrospraying; infine la miscela che ha prodotto i migliori risultati per ora è in realtà composta da 30% di etanolo e 70% di acqua demineralizzata.

PROTOTIPI - Il primo modello di Ewicon è stato realizzato dallo studio Mecanoo Architects ed è stato posto di fronte alla facoltà di ingegneria elettronica della Delft University of Technology e altri due unità sono state posizionate sul tetto dell’edificio Stadstimmerhuis 010 di Rotterdam. Ma la squadra di ricercatori sta cercando finanziamenti per costruire un modello più grande, che fornisca una maggiore quantità di energia elettrica.

 

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