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12 maggio 2012 6 12 /05 /maggio /2012 10:16

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I benefici provenienti dalla pianta cactacea del  fico d'india sono conosciuti sin da tempio antichissimi e Colombo lo importò in Europa. La ricerca scientifica di oggi conferma questa tesi consacrandone queste proprietà che la tradizione popolare conosce bene. Infatti tutti i popoli dell'America Latina sanno benissimi che gli estratti e gli enzimi del fico d'india abbassano i livelli di pressione arteriosa e di glicemia, per l'azione dimagrante che essi esercitano sul corpo umano.

 

Da uno studio recente e approfondito condotto da alcuni ricercatori francesi dell’Istituto ETAP (Ethologie Appliquée, Centre de Recherche en Pharmacologie) e pubblicato sulla rivista scientifica Phytotherapy Research, hanno accertato che effettivamente le proprietà benefiche del fico d'india siano una solida realtà.

 

I risultati dellla ricerca coordinata dal dottor Jean-Francois Bisson, in collaborazione con l’azienda  BioSerae specializzata nella produzione di integratori alimentari ,  ha dimostrato come l’assunzione di Cacti-Nea, un enzima estratto secco e poi in soluzione acquosa ricavato dalla pianta, sperimentato sia su animali che esseri umani, abbia effettivamente causato una consistente perdita di peso

 

In particolari gli studiosi hanno osservato che i contenuti proteici del fico d'india hanno un grosso potere energetico e i suoi valori nutritivi lo rendono un frutto ideale nelle diete lipide, per il grosso contenuto di vitamine C , calcio, fosforo, ferro, ecc. che favoriscono la diuresi ed eliminano i calcoli renali.  Abbassa anche il livello di colesterolemia con l'eliminazione di liquidi in eccesso.

 

Gli estratti di fico d'india, trasformati in succhi e consumati  nelle prime colazioni, hanno fatto registrare un considerevole aumento del volume dell’esecrezione urinaria di sodio, potassio e acido urico. Risultato che il dottor Bisson conferma nei suoi studi, l’effetto diuretico e antiossidante dell’estratto di fico d’india.  La sua infiorescenza seccata è un ottimo infuso  dissetante e per il trattamento del diabete, se bevuto dopo bollito  in acqua e raffreddato. 

 

Egli ha poi analizzato gli effetti della Cacti-Nea sul corpo umano, eseguendo esperimenti su 49 donne con un indice di massa corporea regolare. Esse sono state suddivise in due gruppi: quelle del primo gruppo hanno bevuto due grammi di estratto di fico d'india al giorno, per 28 giorni, mentre alle altre del secondo gruppo, è stata somministrata una sostanza placebo.

 

Dopo quattro settimane circa, tutte le donne cui era stato dato l'estratto di fico d’India, gli studiosi hanno constatato effettive perdite di peso. Inoltre dalla sua infiorescenza raccolta ed essiccata, si ottengono degli infusi che sciolti nell'acqua e somministrati, hanno un effetto depurativo facilitando la filtrazione renale in modo da contrastare efficacemente eventuali formazioni calcaree. Ulteriori ricerche scientifiche, hanno accertato che i sali minerali del frutto contrastano la formazione di radicali liberi.

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