Chi beve spesso il caffè al bar si sarà sicuramente accorto che nella tazzina appena appoggiata sul banco è presente una "cremina" marrone che si forma sulla superficia del caffè e sembra dare al contenuto un sapore particolare che non si ritrova in quello fatto in casa con la moka. Questa è una piccola guida per spiegare le varie differenze nei modi di fare il caffè.
Il mistero è facilmente spiegabile in quanto è tutta una questione di pressione. Infatti le macchine professionali che hanno i bar esercitano una pressione pari a 9 atmosfere sul caffè in uscita nella tazzina, inoltre i chicchi di caffè nelle torrefazioni e degustazioni sono di miscele nobili come l'Arabica, la Robusta ecc. e vengono macinati poco prima di essere impiegati.
Poi dette macchine professionali mantengono la temperatura dell'acqua costantemente a 90 gradi centigradi. Il risultato è influenzato dalla miscela utilizzata la cui "spremitura" produce la classica cremina che risulta altamente gradevole per il consumatore.
Ma non tutti i bar usano quelle miscele ottime che sono impiegate nelle torrefazioni, e quando notiamo che nella nostra tazzina invece della crema troviamo una schiumetta con bollicine che assomiglia di più a un detersivo, ci rendiamo conto che non era la miscela migliore.
Oggi assistiamo a una forma di guerra tra i vari produttori di macchine da caffè che cercano di accaparrarsi il mercato sempre più disorientato dalle produzioni più disparate, sempre a scapito della qualità, il cui punto di riferimento è sempre quella partenopea che ha fatto la storia delle moka.
Poi è stata l'epoca della Bialetti che ancora oggi domina la maggioranza delle case degli italiani che ogni giorno consumano 200 milioni di tazzine di caffè, tra cialde, capsule e macchine automatiche che fanno tutto da sole ma senza crema.
Ma se si vuole bere un caffè con la cremina non è solo una questione di macchine ma è fondamentalmente e semplicemente una questione di qualità di miscela, di tostatura, di macinatura, ecc. Si entra poi nella questione di gusti personali, assistiamo sempre di più a variazioni sul tema del caffè che assume aspetti sempre più stravaganti, marocchino, nocino, schiumino, ecc.
Addirittura esistono veri e propri menù di caffè nei moderni bar, con dentro le cose più disparate, che assomigliano molto di più a quelli di un ristorantante.
Con tutte queste contaminazioni, si cerca sempre di più di far dimenticare le qualità naturali del caffè e della sua crema.