Non sarà particolarmente bello da vedere, ma è più ricco di proprietà nutritive e più resistente alle malattie dei "cugini" dalla buccia rossa. Stiamo parlando del pomodoro nero, studiato dal PlantLab dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Il frutto, ottenuto con tecniche di incrocio, riesce a sintetizzare due diverse molecole antiossidanti: i carotenoidi (presenti anche negli altri pomodori) e gli antociani (generalmente assenti, a cui si deve la colorazione viola/nera della buccia di questa varietà).
Gli antociani sono in grado di apportare numerosi benefici all'uomo, incrementando il valore nutraceutico del pomodoro, ma anche di rendere l'ortaggio più resistente ad alcune malattie fungine, come dimostrato dai ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna, in collaborazione con il "John Innes Centre" (Norwich, Gran Bretagna). Per leggere l'abstract dello studio pubblicato sulla rivista "New Phytologist", clicca qui!
Abbiamo approfondito l'argomento con Pierdomenico Perata,Rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore della ricerca.